tag:blogger.com,1999:blog-3744063683524380342.post2347180480912820470..comments2023-09-01T11:35:19.489+02:00Comments on Mente Bianca: DefinendoLa Elyhttp://www.blogger.com/profile/17598871400722718797noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-3744063683524380342.post-74342437239039257942009-05-23T17:21:28.290+02:002009-05-23T17:21:28.290+02:00E' difficile parlare di religione. E' difficile pe...E' difficile parlare di religione. E' difficile perchè, in questo caso, tutto si basa su illazioni, su speculazoini, su fede, senza però poi poter avere una risposta definitiva e univoca alla domanda sull'esistenza/non esistenza di una divinità. Perchè qui c'è qualcosa che manca. Manca il contenitore di certezze dove molti navigano e sopravvivono. Io non mi sono mai sentita contenuta da nessuno e da nessuna cosa, ogni pensiero - soprattutto quelli in ambito religioso - l’ho messo in discussione, l’ho ribaltato, l’ho disintegrato e capovolto, facendo sì che mai nulla mi rassicurasse. Faccio karate ed ho un compagno di squadra che è credente. Io, da atea, ho tentato di demolire la sua idea di dio un milione di volte, ma la sua risposta è stata: "Ma io lo so che forse non c’è, però per me deve esserci altrimenti crolla un pezzo del mio mondo e non saprei che pesci prendere." Una frase così mi lascia senza fiato: la consapevolezza che il proprio mondo è costruito su basi soggettive mi ha sempre portata a non darmi credito, come mi volto vedo che c’è chi ama gongolarsi nel suo mondo e stare con gli occhi aperti unicamente su ciò che conferma quel personale universo… Sento dire “ho tutto”. Percepisco dietro questa frase (e questo mi manda in bestia) “ho tutto giusto”. E io magari dico “non ho niente, e il niente è sbagliato”. Però… però. C’è un però. Antropocentrismo, direi. o che non credo. Io che mi definisco "atea". Io sono presuntuosa. Tanto presuntuosa, forse quasi più di chi dice “ho tutto giusto”. Sono presuntuosa perché mi sento di gridare a questa entità con un occhio solo e milioni di volti (che chiamo “gli altri”) che sono un branco di illusi, che sono loro i pazzi, che io riesco a riflettere razionalmente sull'irrazionale e a sfatare ogni possibile credenza... Però, in fin dei conti, invidio la loro fede, la loro capacità di aggraparti a qualcosa, come a un legno anche in mezzo alla tempesta... Forse loro hanno visto qualcosa che la mia retina non codifica...Veggiehttps://www.blogger.com/profile/11990381810503033018noreply@blogger.com