Il ponte lungo almeno è andato proprio bene. Intanto il nostro hotel era splendido e la camera un vero spettacolo. Eravamo nella torre, con due lati della stanza con 3 finestre per parte:
Avevamo anche la "zona conversazione", molto intima ed accogliente! Davvero di charme.
L'alba del primo giorno lontani dal grigiore di Milano poi ci ha regalato dei colori splendidi..
Poco sotto l'hotel c'era il minuscolo Lago di Lavarone, veramente suggestivo nella luce del mattino.
Da Lavarone siamo poi andati a fare qualche gitarella nei dintorni. Sabato in realtà siamo arrivati distrutti alle otto di sera dopo 5h di traffico, così abbiamo iniziato l'esplorazione Domenica, partendo da Trento. Scendendo a valle la neve s'è fatta piano piano più rada e ci siamo trovati davanti a questa bella apertura
trento come città non è il massimo, ma il Castello del Buonconsiglio vale proprio una visita.
Le sale sono ben conservate, gli affreschi colorati ed in ottimo stato, anche quelli esterni:
In questi giorni si svolge anche una mostra sull'Egitto con molti pezzi dal museo di Torino.
Le mummie da sempre esercitano un certo fascino su di me e l'allestimento era assai azzeccato.
Anche questa statua di un fauno triste mi ha particolarmente colpita, anche perchè se ne stava tutto solo, in cima ad una scala, messo lì quasi per sbaglio, dimenticato in un angolo...
Facciamo poi un giretto nel Duomo e nel mercatino di Natale, ma c'è troppa ressa e finiamo la giornata spaparanzati in camera al calduccio!
Lunedì finalmente il MART di Rovereto.
Erano svariati anni che volevo andarci e non avevo mai trovato qualcuno che avesse voglia di accompagnarmi. Per fortuna che io e Luca su queste cose siamo proprio uguali!!
Così, nonostante la camminata del giorno prima mi avesse resa quasi zoppa (devo decidermi a far vedere il mio ginocchio mi sa!!), abbiamo passato 3 ore all'interno del museo, girandolo in lungo ed in largo visitando due mostre temporanee e le due permanenti.
Davvero bella e varia quella dedicata ai capolavori del Kunstmuseum Winterthur, assolutamente geniale quella su Kendell Geers.
Devo dire che è un bel pugno nello stomaco la sua denuncia al mondo violento in cui ci siamo rinchiusi e le sue opere non possono non scuotere.
Mondo Kane
Geniali le sue installazioni, geniali i titoli dati alle opere, come un colonnato di filo spinato dal titolo "Acropolis Now".
L'ultima installazione in realtà è un video su un linciaggio. Bisogna chiedere al responsabile di accendere la tv perchè non adatto a tutti.
Luca decide di andare sino in fondo, io resto in disparte.
L'immagine della violenza mi disturba da sempre e non solo quella del telegiornale, ma anche quella di finzione. Sono satura di violenza, anche di quella che leggo nella cultura dell'immagine, nel voler VEDERE sempre di più, come se ciò potesse costituire esperienza, mai sazi.
No, io sono davvero a posto, grazie. E non perchè mi rifiuti di essere presente davanti all'orrore, ma perchè aggiungerne altro mi provocherebbe troppa sofferenza e non ne vedo la necessità.
Comprendo la scelta di Luca, di compiere l'intero percorso artistico rispettando l'intento di Geers, ma per me è abbastanza.
Per il resto, vago un po' assente attraverso le permanenti, sopraffatta quasi dall'arte che mi circonda, un po' spaesata forse.
Non siamo alla sindrome di Stendhal, ma comunque è come se sentissi il mio spirito sotto sforzo.
Mi fermo a fissare il piazzale davanti al museo, mentre luca, coi suoi ritmi, termina la visita, e mi ritrovo a piangere: due lacrime che sgorgano dagli occhi senza alcun motivo, ma che mi fanno sentire un po' meglio.
Dopo pranzo ci dirigiamo a Casa Depero: piccolina, ma assolutamente imperdibile. Ci colpiscono i mobili e le Sale Rovereto e new York, piene di disegni e colori.
Dopo averli snobbati per anni ormai sono diventata un'affezionata dei futuristi!
Torniamo in hotel sotto una fastidiosa pioggerella bigia bigia.
Lunedì partiamo presto, memori del traffico dell'andata, e siamo a Milano per pranzo.
Nel complesso veramente 4 giorni di totale relax con sonore mangiate trentine, un albergo da favola e tanta cultura, come piace a noi! ^_^
L'ultima installazione in realtà è un video su un linciaggio. Bisogna chiedere al responsabile di accendere la tv perchè non adatto a tutti.
Luca decide di andare sino in fondo, io resto in disparte.
L'immagine della violenza mi disturba da sempre e non solo quella del telegiornale, ma anche quella di finzione. Sono satura di violenza, anche di quella che leggo nella cultura dell'immagine, nel voler VEDERE sempre di più, come se ciò potesse costituire esperienza, mai sazi.
No, io sono davvero a posto, grazie. E non perchè mi rifiuti di essere presente davanti all'orrore, ma perchè aggiungerne altro mi provocherebbe troppa sofferenza e non ne vedo la necessità.
Comprendo la scelta di Luca, di compiere l'intero percorso artistico rispettando l'intento di Geers, ma per me è abbastanza.
Per il resto, vago un po' assente attraverso le permanenti, sopraffatta quasi dall'arte che mi circonda, un po' spaesata forse.
Non siamo alla sindrome di Stendhal, ma comunque è come se sentissi il mio spirito sotto sforzo.
Mi fermo a fissare il piazzale davanti al museo, mentre luca, coi suoi ritmi, termina la visita, e mi ritrovo a piangere: due lacrime che sgorgano dagli occhi senza alcun motivo, ma che mi fanno sentire un po' meglio.
Dopo pranzo ci dirigiamo a Casa Depero: piccolina, ma assolutamente imperdibile. Ci colpiscono i mobili e le Sale Rovereto e new York, piene di disegni e colori.
Dopo averli snobbati per anni ormai sono diventata un'affezionata dei futuristi!
Torniamo in hotel sotto una fastidiosa pioggerella bigia bigia.
Lunedì partiamo presto, memori del traffico dell'andata, e siamo a Milano per pranzo.
Nel complesso veramente 4 giorni di totale relax con sonore mangiate trentine, un albergo da favola e tanta cultura, come piace a noi! ^_^
1 commento:
Ah bè, almeno tu hai fatto ponte... io invece avevo i corsi all'università e il lavoro anche il 7 Dicembre...
Comunque, mi sono consolata leggendo il tuo post ed immaginandomi lì con te... aiutata dalle fotografie...
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