ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere
(De André)
Questi due signori - o dovrei scrivere Signori, con la maiuscola, come se ne vedono pochi in giro ultimamente - sono Roberto Denti e Don Andrea Gallo e sono mancati entrambi nei giorni scorsi.
Forse il Gallo è più conosciuto, più "mediaticamente appetibile" di Denti che rimane però un'istituzione per una milanese innamorata dei libri come me.
Fondatore della storica Libreria dei Ragazzi dove ho passato tanti pomeriggi girando colma di eccitazione fra gli scaffali, indecisa su quale libri arraffare, su quali mondi visitare, in quali storie perdermi.
La Libreria era un luogo magico che ancora oggi, a distanza di tanti anni ricordo con commozione.
Roberto Denti era amico di Rodari, era uno scrittore prolifico ed aveva a cuore la cultura, anzi, la Cultura che doveva partire dall'infanzia, in uno scambio fecondo senza limiti.
Del Gallo che si può dire? Sono stata fortunata, sono riuscita ad andarlo a sentire qualche anno fa a teatro nel suo spettacolo sul Savonarola ed ero rimasta colpita dalla sua forza dirompente.
Un vero combattente, un animo sospeso fra cielo e fango. Uomo raro, soprattutto all'interno della gerarchia ecclesiastica.
Domani ci saranno i funerali ed avevo anche pensato di scendere a Genova per parteciparvi, ma ho un impegno già programmato e non riesco purtroppo.
Il mio pensiero oggi va a loro due. Che la terra gli sia lieve.
1 commento:
Mi unisco al tuo pensiero per questi due Grandi Uomini.
La canzone di De Andrè gli cade a pennello.
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