Torno da un week end in girotrottola in cui mi sono fermata praticamente solo ieri sera.
Sabato mattina, dopo la solita spesa settimanale, sono andata a trovare la Giuliella al Fashion Camp e come al solito non sono riuscita a trattenermi dal comprare un paio dei suoi meravigliosi orecchini. Non contenta, subito dopo son passata pure dalle panpepate e, dopo aver con orgoglio appreso che avevano venduto altre 4 paia di miei orecchini, mi sono aggiudicata un abitino Skunkfunk, tanto per gradire.
Il pomeriggio per fortuna l'ho passato per un'oretta in casa a preparare altre cosine matrimoniose (leggi: scrostare le bolle di sapone su cui attaccare l'adesivo con la nostra grafica) e poi a far visita alla direttrice del coro dove cantavo per portarle i confetti.
Serata pizza e visione di American Life che ho trovato delizioso sino a metà più o meno, quando mi sono miseramente arresa al sonno.
Ieri mattina invece prendiamo armi e bagagli e ci fiondiamo in Emilia, a ritirare il vestito da sposo di Luca. Faccio un giretto sul mercato del paesino mentre lui ritira il tutto e poi ce ne andiamo a Mamiano per la mostra su Antonio Ligabue alla Fondazione Magnani Rocca. La mostra è molto bella e ricca, coi colori di Ligabue che dominano le sale color panna e la sua amata Moto Guzzi che troneggia in una delle ultime.
Non avevo mai visto i suoi quadri dal vivo e devo dire che sono veramente vibranti e potenti, pur se un po' monotoni nei soggetti.
Uno dei quadri che più mi colpiscono è "La vedova nera" perchè se non lo si osserva attentamente o non si legge il titolo, è ben difficile scorgere, sulla schiena della tigre, il vero protagonista di questo dipinto!
La Villa poi è meravigliosa, soprattutto il parco esterno, ricco di alberi secolari e popolato da pavoni rumorosi e sempre pronti a mostrare la loro spettacolare ruota.
All'interno della villa poi sono custoditi anche quadri di Goya e Van Dyck e devo dire che, soprattutto quest'ultimo, imponente dipinto equestre, mi lascia senza fiato.
Purtroppo manca, in trasferta presso un altro Museo, uno dei mie quadri preferiti di Fussli, dedicato alla tragedia dell'Amleto (si sa, io sono una patetica romantica):
Dopo questa botta di cultura bisognava per forza di cose ritornare a più prosaici livelli d'esistenza, così siamo andati a rifocillarci in una trattoria dei dintorni dove la sottoscritta s'è sbatafata, nell'ordine: torta fritta con salumi misti, tomino in crosta con crema di tartufo, tagliatelle al ragù di cinghiale e gran finale con tortino al cioccolato fondente e crema di vaniglia. Il freghino s'è invece preso lo stinco con patate al posto del primo e non ha osato prendere il dolce.
In ogni caso, ragazzi, l'Emilia dà sempre grande soddisfazione culinaria!!! Ci credo che mi piace mangiare: le mie origini sono di sicuro goderecce! ^_^
Siamo rincasati che erano ormai le cinque e dopo aver votato e stirato quanto rimasto indietro mi sono finalmente seduta sul divano e buona notte!!!
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