lunedì 7 novembre 2011

05 Agosto
Oggi vogliamo dedicarci alla Chicago dei piani alti: i grattacieli insomma!
Prendiamo il Magnificent Mile e, cominciamo l'esplorazione urbana.
Passiamo davanti al miglio zero della mitica Route 66 e continuiamo su Michigan Avenue. Ci imbattiamo anche in  un bizzarro banchetto per appassionati scacchisti che possono qui scegliersi un avversario e giocare le loro partite
La nostra prima meta è il John Hancock Center, grattacielo di "soli" 100 piani. Certo, anche tutti quelli che incontriamo lungo la strada non sono meno scenografici...

L'ascensore che porta all'Osservatorio del 96° piano è davvero veloce e in men che non si dica siamo in cima: la vista è notevole!



La città si estende ai nostri piedi, immensa.
Passiamo un'oretta lassù ascoltando l'audioguida che ci racconta la storia di Chicago e dei suoi personaggi più noti.
Mi impressiona molto soprattutto pensare al Grande Incendio del 1871 che bruciò kmdi città.
Dev'essere stato veramente agghiacchiante.
Scesi di nuovo a livello strada mi son fatta un giretto da Best Buy dove ho comprato però solo un paio di CD della bravissima Adele e dei Jimmy Eat World. Il costo? Sette Euro ^_^
Decidiamo che per pranzo saremmo andati verso il Navy Pier una sorta di centro commerciale e Luna Park insieme, sul Lago Michigan. Mooolto ammmerigano! ;-)



Trovare un posto dove mangiare è come sempre un po' complicato, ma alla fine ce la facciamo e,  nonostante la delusione di Luca che non può bersi la sua agognata birra, riusciamo a riempirci comunque la pancia.
Rientriamo in hotel per una veloce riassettata attraversando canali che nulla hanno a che fare con la nostra magnifica Venezia, ma hanno ugualmente il proprio fascino...
La sera decidiamo di visitare il grattacielo più alto degli States, la Willis Tower, meglio conosciuta come Sears Tower. Al 103° piano è possibile accedere allo Skydeck e decidiamo di andarci quando ormai è buio per goderci il panorama notturno della città.
Ci passiamo prima sotto, in cerca di un ristorante dove cenare e già..come dire? Fa una discreta impressione!





















Gironzoliamo un po' nei dintorni e dopo un pasto piuttosto frugale ci mettiamo in coda per salire.
Anche qui la salita è davvero rapida e la vista che si dipana sotto i nostri occhi meravigliosa

La particolarità dello skydeck è però una balconata costruita completamente in vetro e sospesa nel vuoto...
mi spiego?
Ed ecco cosa si vedeva sotto i nostri piedi..
Davvero impressionante! Mio marito soffre un po' di vertigini e ci ha messo un attimo a convincersi prima di salire sul balcone, ma poi devo dire che ci ha preso gusto!!!
Siamo quindi scesi in fretta perchè temevamo un po' il termine del concertone al Loollapalooza: già mi vedevo orde di americani caricati a molla da musica ed alcool che si riversavano nella strada del nostro hotel.
Erano solo le 22 però, quindi ho pensato che tanto prima di mezzanotte non sarebbero usciti dall'area concerti e ci siamo incamminati tranquilli.
Sbagliavamo.
Alle 22 e qualcosa orde di americani hanno effettivamente lasciato il Festival. Sì, peccato che fossero orde disciplinate con in mano al massimo una Red Bull. Ho visto gite delle superiori trasformarsi in gironi infernali ben peggiori insomma.
A vederli ci son proprio rimasta: noi italiani al confronto sembriamo dei veri barbari...


I nostri due giorni a Chicago sono finiti. Portiamo nel cuore una città affascinante, dal cuore grande e frenetico, ma anche ordinata e a misura d'uomo, nonostante tutto.
Una vera sorpresa, una grande oasi in cui ci piacerebbe sicuramente tornare!

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