martedì 3 gennaio 2012

Fine anno ligure - PARTE I

Non passavo un capodanno in casa da parecchi anni, ma soprattutto, non trascorrevo un 31 Dicembre in famiglia, nella sperduta località ligure dove i miei nonni hanno preso casa, da quand'ero un'adolescente senza soldi né mezzi di locomozione.
C'è da dire che non ne sentivo la mancanza. Complici le spese per il matrimonio ed il progetto di una viaggetto on the road ad Agosto, il 2011 l'ho chiuso proprio in Liguria, coi miei genitori, mia nonna e mio marito. A mezzanotte ci sono arrivata sdraiata sul divano con un occhio chiuso ed uno aperto a vedere Il Castello errante di Howl mentre la family giocava a carte.
L'ho un po' accusata, lo ammetto, ma non c'erano grandi alternative.
Per fortuna, però il 30 ci siamo concessi una visita a Genova, dove finalmente ho potuto visitare una piccolissima parte del cimitero di Staglieno e la mostra, a palazzo Ducale, "Van Gogh e il viaggio di Gauguin", 80 capolavori della pittura europea e americana del XIX e del XX secolo e una decina di lettere originali di Van Gogh. Il tema della mostra era il viaggio, inteso anche come avventura interiore e fra i bellissimi quadri esposti trovano posto 40 opere di Van Gogh, un quadro di Hopper, che io adoro, e molti paesaggisti sino ad arrivare addirittura a Rothko in un parallelismo veramente inaspettato con...Turner!
Mostra assai ricca e ben congegnata, con alcuni coup de théâtre come la ricostruzione della camera di Vincent ad Arles, ben presente nel nostro immaginario, e un superbo modellino della casa di Monet a Giverny.
Insomma, davvero tempo ben speso!

La mattina invece avrei voluto visitare per bene il Cimitero Monumentale di Staglieno, ma purtroppo siamo partiti tardi ed avevamo a disposizione solo un'ora. Se contate che si estende su una superficie di  330.000 mcapirete che non era proprio possibile vederlo tutto.
Da sempre i cimiteri esercitano grande fascino su di me, non so dire perché, mi danno pace, forse perchè comprendo il senso di consolazione per i vivi che danno. Del resto il carme Dei Sepolcri di Foscolo è stata una delle mie letture preferite al liceo.
Ad ogni modo Staglieno è un vero e proprio museo a cielo aperto. Di ispirazioni molteplici, dal neoclassico a Liberty, ce n'è per tutti i gusti.
Angelo di Monteverde



Alcune tombe, come questa, paiono delle rappresentazioni teatrali. 
Qui il verismo  la fa da padrone ed io lo trovo meraviglioso...


Esistono vari campi, ovviamente, alcuni sono dedicati agli ebrei, altri ai protestanti, altri ancora agli ortodossi. Abbiamo trovato anche una costruzione recente dedicata agli atei, e scopriamo che a Zena è possibile anche spargere le ceneri in mare: idea meravigliosa a mio avviso...



Una capatina anche sulla tomba di Fabrizio era d'obbligo, oltre ad un mio piccolo omaggio silenzioso a Sanguineti, sepolto invece nel pantheon del cimitero.
Ci ha accompagnati lungo il percorso un simpatico e preparatissimo vecchietto, guida improvvisata, ma davvero bravo che ci ha fatto notare molti particolari che avremmo perso, come la tomba della moglie di Oscar Wilde..
Alcuni monumenti poi sono un tantino inquietanti, come questo Cristo dedicato a tutti i morti senza Croce.

C'è ancora così tanto da vedere però, in questo posto meraviglioso che dovremo di sicuro tornarci!
Chiudiamo il 30 con una toccata e fuga a Moneglia, sempre bellissima al tramonto.


Alla prossima per il racconto della nostra gitarella del 31 ;-)

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