venerdì 30 novembre 2007

Oggi saluto Lisbon.. Lo saluto qui, nella Rete, perchè è qui che l'ho incontrato, che l'ho conosciuto.
Lo saluto postando la prima sua poesia che ho letto e che mi era arrivata come un pugno nello stomaco..

Metamorfosi
14/09/2003

Ho schiacciato il mio grillo parlante,
stuprato la fatina buona,
distrutta a calci e sputi di schegge
la falegnameria di mio padre.
Nel paese dei balocchi ho trovato l’inganno,
ho tradito i miei peggiori amici,
fracassato la testa all’ultimo estraneo.
Ho ridotto a niente la vita di un bimbo
e cavalcato distese di malvagità.
Ho mangiato l’ultima mela dell’affamato
e bevuto l’ultimo sorso del fiume degli assetati,
non sono più di legno:
finalmente... sono un uomo.

Lisbon

Alessandro, questo il suo nome, aveva un'anima fragile e tormentata, bellissima.
Alessandro scriveva:
"Non è il padre che ci ha creato a sua immagine e somiglianza, ma suo figlio Gesù: siamo tutti in croce."
Dopo due anni, ancora, ti rendo omaggio.

Sono giorni durissimi in ufficio, giorni senza respiro.
Oggi i colleghi dell'agenzia pubblicitaria mi hanno chiesto se potevo domandare all'uomo di posare come modello per una campagna pubblicitaria.
E' ufficiale: sto con un bell'uomo. Non che non me ne rendessi conto, ma è strano quando te lo fanno notare anche gli altri. Un po' ti inorgoglisci pure...per cosa poi? Manco fosse un tuo merito!
In ogni caso l'offerta è stata declinata cordialmente..e non potrò vantarmi dicendo che il mio amore sta sui cartelloni pubblicitari o affisso sui tram che girano per la città
Sopravviverò! ;-)

venerdì 23 novembre 2007

Esterni

Questo forse è per pochi eletti...magari giorgino si fà due risate se legge!
Mi arriva la newsletter di Esterni coi risultati del sondaggio fatto di recente:
"Il partecipante medio è donna, sui 25 anni, vede esterni come movimento di pensiero, non ancora molto parte del sistema, e vorrebbe che si occupasse di ambiente, di periferie e di teatro e per fortuna non di sicurezza..." Praticamente mi hanno fotografata!!
Da qualche anno seguo le iniziative di questo gruppo che tenta in vari modi di riqualificare la grigia Milano con coloratissimi eventi quali il Milano Film Festival o i progetti di riarredo urbano, di ridistibuzione cinematografica e molto altro. Non è così facile creare un'atmosfera di collaborazione intelligente e partecipata fra sconosciuti, soprattutto in una cità dove la gente a fatica si parla ed esce dal suo giro, dalle sue solite amicizie..
Ho patrecipato a 2 Film Festival, all'inaugurazione della Cascina Cuccagna e ad uno sciopero dei telespettatori e ogni volta ciò che mi ha colpita è la forza, la voglia di fare INSIEME, di agire.
A volte la forza di volontà colletiva è capace di smuovere montagne e in quest'epoca di pigrizia e disinteresse credo sia importante ricordarselo.

giovedì 22 novembre 2007

Lo Spaccacuori

Ebbene sì: sto per fare una recensione su un film dei Farrelly.
Sarebbe stato troppo facile sparare sulla croce rossa e dire che si tratta dell'ennesimo film idiota e scurrile dei fratelli tanto osannati per lo stra-sopravvalutato "tutti pazzi per Mary". In realtà è anche questo, un filmettino senza pretese che gioca quasi tutto sulla mimica di Ben Stiller (lo ammetto: a me fa morire!) e su qualche battuta davvero di dubbio gusto. Stavolta però non calcano mai la mano sino in fondo e la cattiveria (che c'è) è più sottile.Ti trovi a parteggiare per il protagonista, ma allo stesso tempo a pensare che è proprio uno stronzo. Ti trovi a pensare che la mogliettina, indubbiamente molto sopra le righe, che si rivela diversa dalla donna dei sogni idealizzata, è in realtà una ragazza che crede nell'amore e nel matrimonio, una pronta a rinunciare ai suoi sogni, volare a Rotterdam, pur di stare accanto al suo uomo.
Lo Spaccacuori, sin dal titolo, dà un giudizio sull'eroe delle storia e non lascia dubbi sul fatto che sia in realtà un uomo incapace di gestire i suoi rapporti con l'altro sesso in modo maturo e responsabile. Lascia che sia il proprietario dell'hotel, con una semplicità disarmante, a mostrarcelo in tutta la sua mediocrità. E tutto sommato sto film mi ha fatta anche riflettere. Sarà che sto per andare a convivere e certe domande te le poni, ti chiedi se lui potrà sopportarti OGNI giorno con le tue piccole pazzie, con le tue abitudini, così diverse dalle sue magari... Il punto è che non arriviamo mai a conoscere davvero nemmeno noi stessi sino in fondo, figuriamoci gli altri.
Lo so, sono banalità che prima o poi tutti pensiamo/diciamo, ma rendersi davvero conto dei limiti della persona amata, riuscire a trovare il giusto equilibrio, nutrire sempre l'amore..non è cosa facile.
Insomma, i Farrelly stavolta mi sono piaciuti. Perchè mostrano un'umanità fragile ed imperfetta senza la retorica dei cosiddetti film impegnati e lo fanno quindi senza supponenza riuscendo persino ad evitare un certo buonismo sornione.
Magari non al cinema, ma in DVD una visione la potrebbe anche meritare ;-)

martedì 20 novembre 2007



Non so voi, ma...avreste mai chiamato un panno per la pulizia "Scracchio"???! io personalmente no!!

Devo ammettere: nessuna grande novità a parte la casa che diventa ogni week end più bella e che non vedo l'ora di vedere finita! Ormai ci manca solo la camera da letto da pitturare e poi possiamo concentrarci su nuovi eventuali acquisti (una libreria per esempio...).
Sono molto soddisfatta e sto cercando di immaginarmi anche il pannello che dovrò preparare da appendere in camera. Penso farò una cosa molto revival, una specie di collage con stralci dei miei ricordi, qualcosa che parli di me, che mi rappresenti. Lo voglio un po' cupo e stracolmo di cose. Vedremo cosa verrà fuori..si sa che la mia manualità è disastrosa!

Non so dirvi bene come mi sento..quando torno a casa mia (dei miei..?) è come se fossi nel posto sbagliato, fuori luogo..mi domando sempre perchè non sono a casa "nostra". Ed è ancora più strano notare come mi manca tanto l'uomo quando sono lontana da lui e senta molto meno la mancanza della mia famiglia quando sono da lui..
Una volta ci avrei ricamato sopra per intere settimane cercando il bandolo della matassa di questi sentimenti. Oggi vivo il presente e vado avanti, semplicemente.
E' così bello vivere.

venerdì 16 novembre 2007

A te...

E' più forte di me..la memoria va sempre a quel Dicembre 2003 quando organizzammo il NOSTRO viaggio a Barcellona.
L'avevamo a lungo sognato, ci avevamo sperato senza troppa convinzione, ma con immensa fiducia e alla fine ecco tutti i voli prenotati, l'ostello che ci aspetta.
Le incognite erano molteplici, le difficoltà riscontrate nell'organizzazione logistica notevoli, ma alla fine anche rolly era dei nostri.
Io e te giravamo per le librerie rubando indirizzi alle guide turistiche troppo care per poterle comprare. Come l'anno prima, per Firenze, stessa storia, con te emozionata che chiamavi gli hotel dalla cabina telefonica in metropolitana.
E poi "L'appartamento spagnolo" che non siamo mai riuscite a vedere insieme e doveva prepararci al nostro viaggio...e quel pomeriggio sedute per terra, in camera dei tuoi, perchè la Vero doveva studiare e non volevamo farci disturbare da tua madre..
Abbiamo imparato a memoria la piantina della città, ogni monumento e museo. Abbiamo sognato di camminare per la rambla, abbiamo riso come matte cercando di decidere cosa portarci per la notte del 31 - tu e la tua teoria "basta che ci siano i brillantini, ely, non l'hai capito??!! Così vai sul sicuro!!" - io e te che giravamo solo in jeans e meglioni sformati...
Io e Te.
Avevamo quest'entusiasmo comune che mi commuoveva sempre..la voglia di scoprire ed andare.
E' stata la vacanza più memorabile della mia vita. E' stata una delle poche che abbiamo vissuto insieme, ognuno speciale e preziosa, ognuna indimenticabile a suo modo.
Io e Te che cambiammo insieme.
Io e Te che ormai non ci siamo più.

Si va a Lisbona per capodanno e io mi sto già preoccupando di come farci saltar fuori la puntatina a Cabo de Roca.
Una vita che sogno questo viaggio..una meta che dovevamo vedere insieme.
Senza nulla togliere all'uomo meraviglioso che ho accanto, ci sono volte che mentre organizzo i nostri viaggi, non posso far altro che pensare a chi, per prima, mi ha accompagnata nei miei sogni ad occhi aperti...

...ciao gnuccia...

venerdì 9 novembre 2007

Contemporanei

Sarò una sentimentale, ma quando ho sentito "Oh bella ciao" ai funerali di Biagi, con quel direttore del coro barbuto, le seconde e terze voci..un po' mi sono commossa.
Mi sento indegna di un commento qualsiasi su un uomo che mi colpiva sempre per la pacata fermezza delle sue affermazioni, per l'oculata e sempre azzeccata scelta delle parole nella definizione di un'epoca.
Nella nostra "solita" Italia, "al subito sparir di tanto raggio" ecco che si invoca una sorta di beatificazione per il Biagi martire del Berlusca, il Biagi che non è stato difeso da nessuno.
Tutto vero: ci si domanda dove fossero i personaggi che oggi lo piangono a così calde lacrime.
Travaglio da Santoro ieri sera ha detto una cosa molto giusta secondo me: il nuovo governo anzichè rendere giustizia ad un uomo allontanato senza un motivo degno di tale nome dal suo lavoro, ha deciso vigliaccamente di continuare il lavoro sporco iniziato dal governo di destra.
E ora tutti a piangere, tutti a dire quant'è stato ingiusto l'editto bulgaro.
Come al solito fiumi di parole che presto si spegneranno, le polemiche verranno stancamente alimentate per un altro po', sbiadite fotocopie di un originale che doveva subito essere gridato a gran voce. Poi il nulla.
A me resta nella memoria una risposta fulminante data a Fabio Fazio che lo intervistò all'indomani della "liberazione" dall'ingerenza berlusconiana sulla televisione pubblica:
F.F.: "allora dottore, come si sente?"
E.B.:"Da suo contemporaneo"

Io rispetterò e ricorderò sempre, oltre alla sua figura pubblica di giornalista, la sua intelligenza ed il rispetto profondo che aveva per noi lettori/telespettatori.

giovedì 8 novembre 2007

Tempi Moderni

Facevo due calcoli sulla mia giornata tipo: 9 ore di ufficio (se va bene) + 2 ore di spostamenti coi mezzi pubblici. Sto fuori casa dalle 7 alle 19:30.
Il lavoro insomma si succhia l'80% o più del mio tempo giornaliero.
Già questo ha dell'assurdo, ma tant'è, bisogna pur campare, no?
Ciò che davvero mi sconcerta è come lo stress sia diventato la nuova malattia del secolo.
Mio nonno si alzava alle 4:30 del mattino e stava nei campi , d'estate, anche sino alle 20. Si spaccava la schiena, eppure la sera era calmo e tranquillo. Il lavoro faceva parte integrante della sua vita, lo circondava letteralmente, eppure non lo schiacciava.
La natura impone ritmi duri, ma a livello umano.
Le macchine, le tempistiche frenetiche della produzione, ci hanno incatenati in situazioni al limite che ci succhiano linfa vitale.
Riesco ancora, per il lavoro che faccio, a staccare la spina a casa, ma vedo troppa gente cui voglio bene letteralmente distruggersi per il lavoro. Mia mamma qualche tempo fa restava in uffico sino alle nove e tornava a casa completamente annientata.
Mi domando se ha senso tutto ciò, se non esistano alternative, altri equilibri, altre scelte.
Qual è la linea di confine prima della patologia?

Sì: giornate dure in ufficio...ma si resiste!

martedì 6 novembre 2007

Enzo Biagi

Vorrei trovare parole adatte ad omaggiarlo, ma non le ho.
Se n'è andato un grande giornalista ed un uomo che stimavo moltissimo.
Ne sentiremo certamente la mancanza, soprattutto in quest'epoca sguaiata e convulsa.
Meglio è amare
e perdere
che vincere
e non amare mai…
C. Baglioni

Sarò anche una patetica romantica; sarà anche banale e scontanto, eppure non posso non essere d'accordo.
Perchè forse sono solo una debole, ma di vincere non me n'è mai fregato un cazzo.
L'impegno, la corsa, ciò che sta intorno e dentro noi: questo ha sapore e consistenza.
Il traguardo è ciò che sprona, ma non è la vita.
E in amore..cosa c'è da vincere? Un trofeo? La felicità? No, l'amore è musica che va ascoltata, l'amore è anima che va lasciata libera, è un cielo da riempire, è una frase banale ma così vera..
Un film che amo molto ha questa splendida battuta: "parlare d'amore è come ballare sull'architettura".
IO vivo e respiro amore.
Ho perso pezzi di me, ho sofferto, eppure, ciecamente e senza riserve credo fermamente nell'amore.
E penso sia la migliore forma di pazzia.

lunedì 5 novembre 2007

Progettualità

La mia coccinellina a piè di pagina ormai è quasi arrivata al traguardo...
Visto che ancora non è stato ufficializzato sul blog, nonostante il "velato" riferimento del mio countdown, appunto, bisognerà dire che da gennaio la eli si trasferisce finalmente dall'uomo.
Il ponte è stato dunque dedicato quasi interamente alla riqualificazione cromatica delle mura domestiche. Ciò siginifica, giusto per capirci, che ho passato 4 giorni a pitturare le pareti di casa coi seguenti colori:
- cucina con soffitto e due pareti color arancio aragosta + una parete turchese e una verde ancora da realizzare;
- bagno con soffitto e 3 pareti turchesi..le restanti parti saranno passate in lilla quanto prima.
Manca la camera da letto che in teoria spetta a me decidere, ma ammetto che sono ancora un po' indecisa.
Incredibile quanto possa risultare in fin dei conti piacevole lavorare durante le vacanze quando si è 'nnamorati persi!!!

Ovviamente il lunedì invece mi sta risultando oltremodo devastante. Fortuna che stasera la passo allo svago (si spera!): si va negli studi di Mtv per la registrazione di Very Victoria e potrò "conoscere" il grandissimo Monicelli e l'idolo di papà, Patty Pravo. :-)
Buona settimana a tout le monde!
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