martedì 30 giugno 2009

Don Paolo Farinella

Vagavo sul web, come al solito inorridendo alla vista di nuove nefandezze di cui parlerò magari domani, quando mi sono imbattuta in Don Paolo Farinella, prete della diocesi di Genova.
Ci sono un po' di suoi articoli sparsi per la rete, ma si è parlato molto di lui recentemente a causa di una lettera da lui indirizzata al suo vescovo e cardinale Angelo Bagnasco.
L'intero testo lo trovate QUI, ma ve ne propongo alcuni stralci:

"Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la "verità" che è la nuda "realtà". Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell'Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi "principi non negoziabili" e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono "per tutti", cioè per nessuno.
(...) Non date forse un'assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi "parlate per tutti"? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l'immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E' forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l'attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l'8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell'inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo."
Genova 31 maggio 2009 Paolo Farinella, prete

Vi invito a leggervela tutta poichè diretta, lucida e piena di un sentimento genuinamente cristiano a mio avviso.
Don Paolo cita anche un bel passaggio di Ilario di Poitiers
"Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro"
(Ilario di Poitiers, Contro l'imperatore Costanzo 5).

Io non sono una cattolica praticante e negli anni in cui ho preso parte alla vita comunitaria della parrocchia in cui cantavo (e parlo di 10 anni della mia vita) ho sempre mantenuto un certo atteggiamento critico nei confronti dei dogmi del cattolicesimo, delle sue imposizioni, perchè non mi è mai piaciuta la pappa pronta, nè il fatto che qualcuno potesse servirmi dei Credo già masticati e digeriti per me.
Non sono forse fatta per QUESTA religione, o ancora non sono pronta, non lo so.
So che incontrerei assai volentieri un uomo come Pietro Farinella (Don) e so che con lui potrei dialogare liberamente in un confronto costruttivo e non coercitivo.
E mi rassicura pensare che esistano persone capaci di alzare la testa e far sentire sempre la propria voce.

So che ho scritto molto, ma voglio lasciarvi con un suo testo del 2004, un Credo/Abiuro assai significativo:
Io, Paolo Farinella, prete cristiano, incardinato nella chiesa cattolica, consapevole della gravità del momento storico per il mondo, le chiese e religioni, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali e spirituali, con il presente duplice atto pubblico di abiura e di fede, voglio deporre un piccolo seme a testimonianza presente e futura. Il silenzio è d’oro, tacere è una colpa e, a volte, un vergognoso scandalo.

1. Abiuro il Dio della «identità nazionale e/o europea».
2. Abiuro il Dio della (in-)civiltà occidentale.
3. Abiuro il Dio che George W. Bush si è annesso come «non-neutrale», schierandolo a suo fianco.
4. Abiuro il Dio (s-)cristiano di Bush William George, guerrafondaio terrorista.
5. Abiuro il Dio dei politicanti italiani connessi alla degradazione morale del P2 Berlusconi Silvio.
6. Abiuro il Dio delle guerre tra religioni.
7. Abiuro il Dio invocato dai cappellani militari prima di ogni azione di guerra.
8. Abiuro il Dio invocato dai militari (s-)cristiani armati per «esportare democrazia» nei paesi altrui.
9. Abiuro il Dio invocato dai vescovi ai funerali di soldati o mercenari di guerre preventive.
10. Abiuro il Dio invocato per benedire navi portaerei militari per uccidere «professionalmente».
11. Abiuro il Dio invocato a Falluja e nelle trentanove guerre sparse nel mondo.
12. Abiuro il Dio dei soldati (s-)cristiani che torturano i figli di un altro Dio o di nessun dio.
13. Abiuro il Dio dei ricchi che fa a pugni con il Dio della cruna dell’ago.
14. Abiuro il Dio dei fondamentalisti di qualunque religione e cultura.
15. Abiuro il Dio usato da uomini sedicenti religiosi per addormentare le coscienze dei popoli.
16. Abiuro il Dio delle gerarchie religiose tacenti perché colluse con il potere di satana.
17. Abiuro il Dio delle liturgie pagane con porpora e bisso che rinnega il Dio della Storia.
18. Abiuro il Dio di chi si asside alla mensa dei potenti, rinnegando il desco dei poveri.
19. Abiuro il Dio delle diplomazie, convenienze e compiacenze negazione del Dio di Gesù Cristo.
20. Abiuro il Dio in qualunque modo invocato e da chiunque per giustificare guerra e violenza.

21. Credo il Dio di Gesù Cristo, Figlio di Dio e figlio dell’Uomo, Ultimo tra gli ultimi.
22. Credo il Dio povero, nudo, forestiero e crocifisso, Dio dei poveri, dei nudi e dei crocifissi.
23. Credo il Dio degli oppressi di qualunque longitudine e latitudine.
24. Credo il Dio dei non violenti che subiscono violenza, piuttosto che darla.
25. Credo il Dio che abiura il tempio, la religione, il potere come strumenti oppressivi.
26. Credo il Dio vittima sacrificata nelle vittime innocenti della guerra in Iraq.
27. Credo il Dio palestinese segregato dietro il muro della vergogna israelita.
28. Credo il Dio ebreo che offre la sua vita per i suoi fratelli palestinesi e greci stranieri.
29. Credo il Dio cristiano torturato a Grantánamo, Abu Ghraib e Falluja da militari cristiani.
30. Credo il Dio assente dall’America della guerra preventiva.
31. Credo il Dio del cielo e della terra senza patria e senza nazione.
32. Credo il Dio degli uomini di buona volontà poeti/facitori di pace e di ponti.
33. Credo il Dio che condanna gli eserciti e coloro che li benedicono.
34. Credo il Dio che perdona i suoi crocifissori mentre lo crocifiggono.
35. Credo il Dio che parla alle donne e agli uomini, senza distinzione.
36. Credo il Dio che tace nel mutismo improfetico delle gerarchie svolazzanti e pagane.
37. Credo il Dio consola gli afflitti, ama gli stranieri, predilige gli esclusi.
38. Credo il Dio bambino violato in ogni violato bambino o bambina.
39. Credo il Dio che nasce e rinasce in ogni cuore che ama.
40. Credo il Dio della misericordia che verrà a giudicare solo sull’Amore.

Paolo Farinella, prete
ateo per grazia di Dio,
credente per amore di ragione

lunedì 29 giugno 2009

Karma

Week end strano.
Sabato passato nel completo relax: un po' di shopping, un po' di scrittura, un po' di visione ossessiva di telefilm, soprattutto In Treatment e un accenno di Lost, oltre all'inizio del promettente Lie To Me. - Sì, sono una vera drogata di telefilm!! -
La sera visione de Le Iene, esordio di Tarantino che non avevo mai visto e mi è abbastanza piaciuto, molto più di quanto sperassi.
Domenica invece il tempo si mette al bello e decidiamo di dirigerci verso il Lago Maggiore. L'idea di Luca è di andare ad Arona, ma, dato che non ha mai visto le isole Borromee, gli propongo di salire sino a Stresa e poi da lì andare sull'Isola Bella.
C'ero già stata a 19 anni, mi pare, e mi aveva incantata, insieme all'Isola Madre, così siamo andati all'imbarcadero di Stresa e da lì sull'isola.
I giardini sono splendidi e l'intera isola pare una gigantesca nave con il palazzo a poppa ed il giardino all'italiana a prua!
Prego notare, oltre al giardino, la mia favolosa parure madreperlosa ^_^
Ci sono poi splendide fontane...
Insomma: una meraviglia!!
Siamo rimasti sull'isola sino alle cinque e poi ci siamo decisi a rientare.
Chiamo mia mamma per accordarci sull'orario in cui sarei potuta passare a ritirare le mie albicocche ed il formaggio che mi aveva preso al mare, ma...scopro che hanno appena fatto un incidente! Il muso dell'Espace completamente andato, ma per frotuna gli airbag si sono attivati e l'unica ad averci rimesso una brutta botta è mia nonna, che sedeva dietro senza le cinture allacciate.
Qualche centimetro più in là e si sarebbero portati via la fiancata insieme a mia madre.
Appurato che stanno bene e sono solo molto scossi, mi calmo un pochino, ma le due ore di coda che ci separano di Milano le vivo un po' in ansia.
Finalmente raggiungo nonna a casa sua, già rientrata dal controllo all'ospedale: è solo una botta, nulla di serio. Arrivano alla spicciolata anche mio padre e mia mamma con mio fratello.
Papà è abbastanza calmo e ringrazia il cielo che non sia successo nulla di serio. In 30 anni di patente è il suo primo incidente, con l'unica macchina nuova che si sia mai concesso.
Ho una gran voglia di stringerlo forte e mi sento scioccamente in colpa per non essere stata lì nel momento del bisogno.
Per fortuna, a parte i danni materiali che per papà sono ovviamente anche un po' morali, tutti stanno bene.
Insomma, un fine settimana un po' caotico, am tutto è bene quel che finisce abbastanza bene..

venerdì 26 giugno 2009

Sconnessioni

Oggi ho la testa che scoppia.
Tante cose da dire.
La mia mattinata è iniziata pessimamente, con un corto elettrico che ho dovuto fronteggiare aiutata in differita dal boss ancora a casa. Alla fine abbiamo riprestinato tutto, ma mi è volata via un'ora di sali-e-scendi in cantina e non stando ancora benissimo non mi sono particolarmente divertita.
Sono morti Michael Jackson e Farrah Fawcett, 2 miti, seppur per epoche e generi diversi, per milioni di persone. Io personalmente ho sentito molto più dolore e partecipazione per la scomparsa di Biagi, anche perchè "Jacko" non l'ho mai ascoltato, ma ammetto che fa sempre un po' impressione scoprire la fragilità del mito.

Non ho ancora parlato dell'Iran. Non l'ho fatto, seppur mi inorridisca tutto ciò che sta accadendo, perchè non trovo parole che non siano banali/disperate/inutili. Non mi capacito della violenza, mi terrorizza la repressione, la censura. Sono, cinicamente, "affascinata" dalla potenza dei nuovi mezzi di comunicazione che aprono una finestra su ciò che sta realmente accadendo, e che sono così fragili al contempo.
Penso ad una popolazione giovanissima che sta tentando di alzare la testa e quella testa gliela stanno schiacciando.
Mi sono anche rivista Persepolis, perchè dell'Iran so poco e nulla e, meglio di niente, questo splendido film mi aiuta a comprendere qualcosa in più.
E non riesco a scansare una paura atavica che, nel guardare certe immagini, nel leggere certe notizie, mi riporta alle parole di Levi: "voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case (...) meditate che QUESTO E' STATO"...e che può toccare anche a voi.
Ieri intravedevo una conferenza stampa del nostro Silvio in cui, scovato un giornalista col telefonino, esortava ad utilizzare liberamente in sua presenza i nuovi cellulari per farlgi foto e video perchè in sua presenza "capitano solo cose normali".
Sì, certo. Poi mi spiega come mai, se capitano solo cose normali in sua presenza, fa sequestrare le foto delle sue festicciole in Sardegna? Capiamoci: un Capo di Stato non dovrebbe avere nulla da nascondere. Tutti abbiamo i nostri viziucci, io non posso fare a meno del salame o della cotoletta per esempio, ma i suoi mi paiono un tantino esagerati per il ruolo che ricopre.
Avrei voluto postare anche qualche mio ultimo lavoro, ma ho dei problemi con le foto che non mi spiego.. Spero di risolvere più avanti.
Come avrete capito oggi mi sento sconnessa, forse a causa degli ultimi giorni un po' debilitanti. Mi auguro che almeno il week end trascorra sereno!
E lo auguro a tutti..

giovedì 25 giugno 2009

In bocca al lupo

Sembra più piccola della sua età. Porta i capelli tirati dietro le orecchie ed ha gli occhi un po' lucidi. E' visibilmente nervosa.
Un enorme dizionario Garzanti le pesa fra le braccia: una maturanda insomma.
Estrae il cellulare, chiama un'amica. Non risponde col canonico "Pronto", ma con un conciso "Eh!", come se le parole le si fossero seccate in gola.
"Dove sei? Già in calsse??! Ma...sono l'ultima????? Ok ok. Arrivo."
Guarda impaziente le porte della metro chiuse sull'oscurità del tunnel.
La osservo nel riflesso del vetro, chiude gli occhi, li strizza.
Finalmente arriviamo alla stazione, le porte si aprono, scendo e mi dirigo sulle scale mobili. Accanto a me passa correndo la ragazzina e sussuro "in bocca al lupo".

Ripesco un articolo dell'8 Giugno di un giornale tedesco.
"Cosa ci sarebbe di così scandaloso nelle immagini della residenza estiva di Berlusconi in Sardegna? Nessuno che abbia avuto l’occasione di osservare questo uomo d’affari e personaggio politico, anche solo da lontano, può avere dubbi sul fatto che, nel tempo libero, ami trattarsi bene anche dal punto di vista erotico.
Che anche il suo gusto non abbia nulla di speciale è sempre emerso piuttosto chiaramente da tutti gli aspetti della sua vita. Disinvoltura, apprezzamento per le battute esplicite, la costante infrazione delle regole della decenza borghese, una certa sguaiata grossolanità: tutto questo non è mancato a Berlusconi nel corso degli anni.
Tutto questo è sempre stato connaturato alla natura del suo comportamento pubblico, che è costituito da senso pratico e desublimazione caratteriale - Berlusconi è l’incarnazione stessa della demagogia, senza il benché minimo timore di una volgare invadenza, tanto che, ad ogni piè sospinto, ripete la tiritera: “non vi impicciate degli affari miei”.
A chi ha tutti i soldi del mondo, il mondo non costa nulla - questo è il suo motto. Il contrasto rispetto alla precedente casta di politici della Repubblica italiana - spenti nel vestire, rigidi nell’aspetto, abbottonati nel parlare - era ed è intenzionale.
Questa desublimazione si è sempre espressa in ben altri aspetti oltre a quello erotico, anzi: questo è l’aspetto meno interessante, nella sua rozza volgarità. Più ricche di conseguenze politiche sono state la sua personale sete di vendetta e la pretesa ostentata di non separare gli interessi privati da quelli pubblici.
Nel paese che ha scoperto
la ragion di stato* come concetto e come codice comportamentale, la figura di Berlusconi rappresenta una notevole regressione culturale. Di contro, si rileva la vasta attitudine morale e la raffinata forza distintiva che sono tipici del machiavellismo; nel Nord Europa si è abituati da secoli a guardare al machiavellismo come alla quintessenza dell’immoralità.
Il trattato di Machiavelli “Il Principe” fu scritto per una generazione di potenti abituati all’idea che per loro non esistessero voglie che non potessero essere soddisfatte - così il sobrio prosatore fiorentino intendeva l’obiezione del classicismo in contrapposizione al manierismo dominante nelle sfrenate corti italiane. La morale di Machiavelli consisteva nel limitare l’immoralità alle sole esigenze dettate dalla ragion di stato.
Alla fine del ventesimo secolo questa opposizione è riemersa sotto forma di una volgare farsa: dopo che Giulio Andreotti ha governato secondo il motto “comandare è meglio che fottere” [in italiano nel testo] e “il potere logora chi non ce l’ha”, il suo successore Berlusconi minaccia di ribaltare l’ordine gerarchico: il potere dovrebbe servire soprattutto ad assicurare quella ricchezza esagerata che garantisce, non da ultimo, di fottere indisturbati. La politica di Berlusconi non ha mai lasciato intendere di avere altri obiettivi diversi da quello di assicurare al suo impero economico le condizioni necessarie per prosperare.
La vergogna dell’Italia di oggi consiste nel fatto che a questo non politico è stato legalmente concesso di salire al potere per tre volte. Che in questo modo la più antica nazione culturale dell’Europa dopo l’antichità si presenti al mondo sempre in modo ridicolo, fa parte dei danni collaterali trascurati di un sistema che da lungo tempo vive una crisi costituzionale.
Davanti alle immagini di ragazze in bikini invece si possono solo scrollare le spalle"
Von Gustav Seibt lunedì 8 giugno 2009 (QUI l'intero articolo tradotto)

*La Teoria della ragion di Stato è una teoria filosofica e politica secondo la quale ogni azione dello Stato, se necessaria per il bene dello Stato stesso, è legittima, indipendentemente dalla sua moralità.

mercoledì 24 giugno 2009

Anzittutto devo ringraziare Giulia che ha pubblicato la mia foto coi Giulielli sul suo blog: vado molto orgogliosa dei miei acquisti!
"Finalmente" torno al lavoro e mi sono trovata giustamente la scrivania invasa dalle scartoffie dopo 2 giorni di assenteismo.
Poco tempo dunque ancora, da dedicare al blog.
Stamattina sono incappata in questa notiziola "di colore" che mi ha fatto sorridere e condivido con voi:
"È un vecchio cane lupo ma ancora vigoroso e per questo è stato battezzato Berluscane dal suo proprietario, Imerio Mariotto di Verona, noto in città per la sua eccentricità. Una circostanza poco gradita da qualche vicino di casa che ha informato della cosa i vigili urbani, ai quali non è rimasto che fare una contravvenzione a Mariotto, proprietario di altri tre cani, di cui uno battezzato Noemi, perchè sul cancello manca il cartello "Attenti al cane". Per la verità il cartello c’è, ma è stato storpiato in "Attenti al Berluscane". La vicenda, di cui riferisce oggi L’Arena, non si è fermata alla sola sanzione (55,60 euro) perchè Mariotto, assistito dal suo legale, l’avv. Guariente Guarienti, ha deciso di presentare ricorso al giudice di pace, motivando la scelta del cartello e del nome. Nella memoria difensiva, Mariotto sostiene che Berluscane è stato chiamato così per una «vivacità amorosa inversamente proporzionale all’età», ma in realta è un animale tranquillo, che «i cani femmina che si presentassero al cancello, soprattutto se cagnette giovani e ambiziose», potrebbero avvicinare senza timore di avance. Questo perchè «a differenza degli esseri umani, sempre teoricamente disponibili, cagne e cagnette, per suscitare interesse, devono essere in calore»."

In Italia succede anche questo.. ^_^

lunedì 22 giugno 2009

Quando c'è la salute...

Ecco: la salute qui non c'è.
Dopo un'allucinante settimana lavorativa stavo già pregustando la mia Domenica in agriturismo. Ciccia.
Mi ritrovo a casa e sotto antibiotici sicuramente sino a mercoledì.
Poi arriverà anche il ciclo.
Diciamo che ultimamente non sono propriamente fortunata in fatto di salute fisica.
Mi concedo qualche minuto su internet a casa di mamma, ma domani me ne rimarrò nel mio appartamento, senza pc, senza internet quindi, senza satallite e..senza qualcuno che mi sfami!!!
Se sopravvivo ci risentiamo mercoledì.
Scusate l'assenteismo e pazientate..
e.

domenica 21 giugno 2009

Coraline e la porta magica

Ieri sera ho visto il mio primo film in 3D.
Quando il cassiere mi ha detto di arrivare 10 minuti prima per ritirare gli occhiali ho subito, ingenuamente, pensato:
1) ma come fa a sapere che porto gli occhiali;
2) perchè dovrebbe avere i miei occhiali?!
Dopo questa serie di domande incredibilmente stupide per fortuna formuulate solo nella mia mente, ho capito che si riferiva agli occhiali per la visione in 3 dimensioni.
Così io ed il freghino siamo andati a vedere Coraline e la porta magica.
Son morta dal ridere a pensare che l'ultimo film visto in 3D da Luca era stato Lo squalo 3, quando io avevo circa 1 o 2 anni! Che roba! ^_^
Invece laEli si vede il suo primo film girato con questa tecnica alla veneranda età di 27 anni.
Non credo che sia stato concepito per questa tecnica - lo stop-motion dà già una bella idea di profondità - ma risulta comunque ulteriormente coinvolgente.
Neil Gaiman è l'autore di molti racconti fantasy, tra cui Stardust, già riprosto al cinema, e questa fiaba per bimbi. Il regista invece è Henry Selick, e penso che pochi sappiano che lo stupendo Nightmare Before Christmas è stato girato da lui e solo il soggetto è dell'immenso Tim Burton.
Comunque Coraline è un BEL film per bambini e un gustoso spettacolo per i grandi.
Luca ha lamentato una certa mancanza di ritmo, ma io l'ho trovato come sempre ben fatto, istruttivo senza essere moralista, cupo senza spaventare (beh, i più piccoli intendo).
Lo consiglio vivamente insomma per una serata disimpegnata e piacevole.

venerdì 19 giugno 2009

Fine di un' Era

Le prime puntate le ho viste in differita, qualche anno più tardi.
Ricordo che la mia insegnante di scienze delle medie ci suggerì di vedere questo nuovo telefilm, "fatto tanto bene".
In Italia è arrivato nel 1996, con 2 anni di ritardo rispetto agli USA, e fu subito rivoluzione. C'era chi si ricordava del Dott. Kildare, ma nessuno aveva mai immaginato di raccontare COSI' un ospedale.
E.R. - Emergency Room è stato ben tradotto in italiano con "medici in prima linea" perchè la sensazione di trovarsi in trincea è sempre forte. E' un telefilm che ha fatto scuola, che ha riscritto il linguaggio del "medical drama", che gli ha ridato linfa.
Lo seguo da 13 anni, da quando mi sono innamorata di John Carter

A dirla tutta mi sono innamorata a ripetizione!! Non tanto di Clooney, che, concedetemelo, all'epoca non era così sexy con quella faccia spaurita...
....voglio dire...volete mettere com'è oggi?? (e non è il mio amore per gli uomini maturi, eh!!)

Poi è arrivato Kovač e ricordo ancora la puntata in cui s'è messo a recitare l'Amleto in croato: non ci capivo 'na mazza, ma lui era tremendamente sexy!!!
Negli ultimi anni sono diminuiti i "belloni", ma mi sono affezionata al solito chirurgo rude ed un po' fuori, Dubenko... ...ma soprattutto lui, Archie Morris, che in questa foto, col giubbino quasi motociclistico mi piace ancora di più, nonostante la mia avversione per i rossi:
A parte i miei ormoni impazziti, E.R. mi ha regalato emozioni per più di un decennio. Apprezzavo il fatto che non si potesse mai dare per scontato che uno dei protagonisti in occasionale pericolo di vita potesse sfangarla sempre. Ricordo ancora le lacrime versate alla morte di Mark "ciccio" Greene (tra l'altro: lo sapevate che l'appellativo è opera dei nostri doppiatori?), lo sgomento quando sono stati accoltellati Carter e Lucy, lo shock all'inaspettata amputazione del braccio di Robert "Missile" Romano da parte delle pale di un elicottero(ricordo che son saltata in piedi sul letto)...niente o quasi era prevedibile in E.R. .
Nelle ultime serie l'attenzione per gli amorazzi da corsia era un po' troppa, lo ammetto, ed il ritmo rimaneva serrato, ma il gioco era meno "puro", e più da telenovela per certi versi.
Ho amato quasi tutti i personaggi (tranne Neela che secondo me oltre ad essere inutile era pure dannosa), anche quelli meno simpatici a pelle, come la coriacea Weaver.
Stasera tutto finisce e, siccome sono ormai una spoilerista incallita, so già il finalone non sarà poi tanto coi fuochi artificiali.
Provo un po' di tristezza però, mi sa tanto di fine di un epoca, come quando ho salutato i miei amatissimi X-Files e Buffy.
Dei nuovi camici avrei salvato solo House, ma alla seconda stagione mi aveva già un po' rotto data la rigidità dell'impianto narrativo (caso inspiegabile - milioni di esami inutili - carognate di House - intuizione geniale alla Jessica Fletcher - fine): non si può basare un'intera serie solo sul carisma del protagonista.
Oggi non vedo insomma eredi di E.R. all'orizzonte, e forse è meglio così.
Ci sono ancora ottimi prodotti in giro, da Lost e Desperate Housewives e magari Fringe se mai arriverà in Italia, ma di medical drama decenti nessuna notizia.
Stasera mi gusterò ogni secondo degli ultimi minuti di uno dei prodotti meglio riusciti degli ultimi anni: so già che mi commuoverò un po'...

giovedì 18 giugno 2009

Poltiglie

In questi giorni purtroppo non ho molto tempo da dedicare al blog: in ufficio è un bagno di sangue causa collega assente per convegno e la sottoscritta deve sciropparsi anche i suoi lavori.
Ieri poi, me ne vado tutta contenta all'ultima seduta dal dentista per il definitivo incapsulamento convinta che fosse l'ultima volta, dopo 2 mesi di avanti ed indietro, che mettevo piede nel suo studio quando, a fine "operazione", giulivo mi guarda e mi fa: "allora, quando li leviamo sti denti del giudizio?"
Morale: devo estrarre gli ultimi 2 denti del giudizio rimasti che hanno pensato bene di crescere tutti storti, praticamente in orizzontale.
Ho declinato gentilmente a settembre. E che cavolo: non ne posso più di stare su quella poltrona!!!
E poi, con il bonifico che dovrò fargli oggi ho calcolato che, in pratica, mi sottrae un mese e mezzo di stipendio!! Sì sì, ci vediamo fra qualche mese, và!!

Quindi, dato che mi mancano le risorse mentali, posterò solo un paio di pensieri.
Intanto mi son comprata questo libro:

che penso possa essere interessante e poi magari vi farò una bella scheda-libro come si faceva a scuola.
Ieri invece leggevo quanto segue su City:
"Sniffare cocaina, vendere il proprio corpo per fare carriera, ubriacarsi ogni sabato sera: tutto normale. Per i ragazzi non c’è nulla di scandaloso.“La poltiglia valoriale e comportamentale - commenta il Censis - sembra sempre più accettata dal corpo sociale, sulla scia di una malintesa retorica della ‘libertà di essere se stessi’”."
L'idea che "essere sè stessi" significhi darsi agli eccessi pensando che questo sia non solo giustificabile, ma addirittura normale mi pare abbastanza preoccupante.
Il punto è sempre lo stesso: siamo cresciuti in una società vorace e consumistica e pensiamo spesso che tutto ci sia dovuto, e che ci sia dovuto SUBITO.
Avere il diritto di fare ciò che si vuole, semplicemente perchè si può, perchè è tollerato e concesso, incapaci di darsi delle regole e dei limiti (e qui però bisognerebbe avere dei VALORI di riferimento) è diventata la forma mentis dei ragazzi.
E questo si riflette in qualsiasi campo della vita.
Tempo fa sono rimasta colpita dal ragionamento di una ragazza che pensava di iscriversi allo IULM, università privata piuttosto costosa, perchè convinta che "tanto poi me lo trovano loro il lavoro, magari in qualche giornale o programma".
E la scelta di tale scuola era dettata proprio da quest'idea di avere, appena laureata, il posto di lavoro assicurato.
Quest'ingenuità è frutto di quanto detto sopra però, ed è proprio di un modo di ragionare che si aspetta di avere tutto facile e pronto.
Ma prima o poi i conti con la realtà bisogna farli purtroppo e le scorciatoie a questo mondo esistono, ma il più delle volte o non sono legali o ti rovinano in fretta...

mercoledì 17 giugno 2009

Stamattina mi è successa una cosa che mi ha un po' rincuorata.
Allora, premesse: mi son svegliata un po' tardi, ho perso tempo per stendere i panni ed ho quindi tardato, mi sono accorta che gli UNICI pantaloni leggeri che avevo sono bucati ed ho dovuto cambiarmi in fretta e furia indossando dei pinocchietti che ODIO, ho perso metro e tram al volo e devo andare dal dentista.
Per fortuna sul tram sono incappata in 3 ragazzi incazzati. O meglio, INDIGNATI. Scorrevano le notizie in prima pagina sulla free press e commentavano ogni articoletto, ogni accento posto o non posto sui fatti accaduti in questi giorni. La battuta migliore?
"Sono proprio tutti uguali...Ormai bisogna cercare sul web la controinformazione...o meglio, l'informazione!"
Ma allora non siamo soli!!!! ^_^
Fa sempre bene scoprire di non essere l'unica persona capace di provare sentimenti forti - disgusto, preoccupazione, indignazione - nei riguardi della nostra deriva italica.

Ma veniamo all'angolo cinema, và, visto che lo prometto da 2 giorni.
Sabato sera siamo andati a vedere I love Radio Rock, una commedia di poche pretese all'insegna del disimpegno. Luca si aspettava qualcosa di più, io , conoscendo il regista, sono rimasta soddisfatta direi.
Curtis in realtà è uno sceneggiatore dal tocco lieve e un po' british; fra i suoi film si annoverano Notting Hill e Quattro Matrimoni e un funerale. Come regista aveva girato e scritto Love Actually , un film corale con alcune buone battute, un po' di romanticismo e qualche estemporanea colata di melassa che, lo ammetto, ho visto almeno un paio di volte nei miei periodi neri. Detto ciò, non mi aspettavo certo il film dell'anno, ma l'idea è carina, gli attori fantastici (sono una fan sfegatata di Phillip Seymour Hoffman) e le musiche decisamente FAVOLOSE!
Non riuscivo a trattenermi su classici come A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum o Father and Son dell'allora Cat Stevens e canticchiavo sommessamente anch'io.
La trama è sottile: vita, miracoli e morte di Radio Rock, una radio pirata di fine anni sessanta.
In realtà ho scoperto che non tutti sanno che negli anni '60 molte radio (quelle che oggi sono le radio private), trasmettevano eludendo esplicitamente la legge, in modo un po' temerario, semi-legale, fuori dai confini e dalle acque territoriali, secondo il concetto che le onde radio non conoscono i confini.
Io ne avevo memoria dai mie studi post universitari, Luca non ne sapeva nulla, ed in realtà, a mio avviso, il bello del film è proprio il fatto di ricordare quello spirito un po' folle che animava queste realtà, il senso di libertà e l'amore spassionato per la musica.
Un film quindi senza pretese, leggero e simpatico. Magari senza andare al cinema, recuperatelo poi in DVD per passare una bella serata disimpegnata. Ma soprattutto: comprate la strepitosa colonna sonora!

martedì 16 giugno 2009

Senso civico

Spero VIVAMENTE sia solo una sterile provocazione.
Questo è esattamente ciò che temo. C'è chi crede che il senso civico si misuri in questo modo, improvvisandosi vigilante, girando per le strade in modo che la gente si senta più sicura. Questa visione, a mio avviso, distorta del senso civico però non porta a nulla di buono.
"(..) un atteggiamento di fiducia negli altri porta senso civico, definito qui come disponibilità a cooperare con gli altri per il miglioramento della società in cui si vive. Indicatori di senso civico sono ad esempio la partecipazione alle elezioni, la donazione dle sangue, la partecipazione in associazioni sportive o culturali.(...)
A livello individuale il senso civico è maggiore quanto più una persona:
1) ritiene di poter soddisfare i propri bisogni di vita (lavoro, abitazione, assistenza sanitaria etc.) attraverso l'iniziativa personale e/o la collaborazione con gli altri
2) è oggetto di atteggiamenti di rispetto e cooperazione da parte degli altri e verifica che chi viola le regole paga pegno
3) ritiene di poter influire sulla gestione della cosa pubblica o che la cosa pubblica sia bene amministrata"
"Si è affermata una tipica espressione del volontariato civico lombardo: la ronda! Gente che mette a disposizione il proprio tempo e la propria sicurezza e che finalmente viene premiata da questa legge"
Mario Borghezio
Davvero quel simpatico signore là in alto se ne va in giro agghindato così per senso civico?
Davvero non abbiamo i soldi per dare maggiori risorse e migliori stipendi alla Polizia?
Davvero la nostra Classe Politica (o Casta che dir si voglia) non potrebbe ridursi bonus e stipendi per rimettere in sesto quest'Italia alla deriva?
Gli italiani sono un popolo strano: o sono molto collaborativi (nel momento del tracollo) o pensano solo a salvarsi le chiappe e credo manchino spesso dell'atteggiamento di fiducia nel prossimo di cui parla Evangelista. Anzi, negli ultimi anni, si è lavorato per minare questa fiducia, per creare mostri (immigrati, stranieri..il "diverso" in generale) e per convincerci che la minaccia è costantemente dietro l'angolo.
Sinceramente chi andrà a comporre queste ronde non penso lo farà per SANO senso civico e non mi sentirei più sicura a veder sfilare questi personaggi.
Le ronde, le "squadre", non fanno parte, nella mia mentalità, di un Paese civile e democratico, ma hanno il sapore del regime. E quest'idea, magari chiamiamolo pure preconcetto, non me lo toglie nessuno.
Mi dicono che vivo di illusioni, che il mondo è quel che è e ci si può aspettare solo il peggio dagli "altri". Eppure, come in ogni cosa, basterebbe che ognuno facesse il suo, che, per esempio, tutti facessimo la raccolta differenziata, che tutti andassimo a votare, che rispettassimo la legge anche nelle piccole cose, sempre, che non provassimo, ad ogni occasione, a fregare la società.
C'è un detto che recita "fatta la legge, trovato l'imbroglio".
L'ho trovato tempo fa in un articolo su un giornale canadese. Era in italiano nel testo. Perchè è un detto NOSTRO, che ci inquadra.
Tiriamo fuori il vero senso civico allora e non queste sue forme ridicole e potenzialmente dannose.
PS: scusate..volevo parlare di cinema, ma come sempre mi son lasciata trasportare..magari domani, eh? ;-)

lunedì 15 giugno 2009

I Giulielli!!!

Sabato finalmente sono andata al Panpepato. Inutile dire che io e la Babs ci siamo rimaste dentro per più di un'ora. Ho provato davvero di tutto e alla fine mi sono aggiudicata questi splendidi pantaloncini...
..questo DELIZIOSO abitino che luca sta ancora ringraziando il cielo del mio acquisto e persino la compagna di suo papà c'è rimasta a vedermi in gonna..

..e soprattutto LORO, i Giulielli!!!! Li lumavo da lontano ormai da un bel po', li sognavo, li bramavo..ed eccoli qui, subito sfoggiati col mio abitino nuovo per andare al cinema:
Mi ritengo MOLTO soddisfatta! Ora per qualche mese posso anche non fare shopping! ^_^
A parte tutto, sono talmente belle le cose, rigorosamente hand made che vendono al Panpepato che mi sarei portata via il negozio!! E la soddisfazione di capire e sentire che ciò che indossi è frutto di un lavoro UMANO, non da catena di montaggio, che è frutto di una passione, di una cura ed un amore per ciò che si fa che raramente si "respira" in ciò che si compra, penso sia un valore aggiunto inestimabile.
Beh, sul trend dell'hand made ecco i miei ultimi lavoretti:
Questi sempre per le assistenti di poltrona del mio dentista: mercoledì le sommergerò di roba!
Collana per me penso, ma è ancora da decidere il suo destino.
E questo è quanto. Un bel week end devo dire, fra spese folli, cinema ("I love Radio Rock", ma ne parlerò domani magari) e il compleanno del quasi-cognato ieri sera.
Speriamo che questa settimana ricalchi la piacevolezza del week end!!!

venerdì 12 giugno 2009

Post con tante foto

Bene: oggi è venerdì, mi sparo una cotoletta di sei chili con le patatine in pausa pranzo e quindi non ho alcuna voglia di ammorbarvi coi miei pensieri e le mie riflessioni! meglio un po' di foto..TAAAANTE foto!!
Cominciamo col concerto dei The Killers a Verona di lunedì: ecco il massimo dello zoom sperimentabile con la mia compattina:
I LOVE BRANDON!!!
Io ed il Riccio attendiamo l'apertura delle porte..
L'inquietantissimo segnale di allarme nel nostro bagno... Allarme de che??!
Veniamo invece alla mia ultima produzione bijouttosa.
Dopo aver appreso il prezzo della capsula che mi applicheranno mercoledì ho deciso di partire all'attacco con le assistenti di poltrona ed ecco gli orecchini commissionati che tenterò di piazzare:
Questi li ho fatti in serie..piacevano molto, spero me li prendano tutti!
Questi li indosso oggi...
Infine una collanina per me

E con questo vi lascio e vi auguro un ottimo week end! Il mio sarà temo di shopping..ne riparliamo lunedì!

giovedì 11 giugno 2009

Bene, ieri sera la sorpresa è abbastanza riuscita! L'acuto freghino aveva più o meno intuito il menù, ma non il luogo, nè il tipo di cucina etnica che volevo fargli provare.
Da qualche settimana si lamentava che non trovava nessuno con cui andare a mangiarsi uno dei suoi piatti di mare preferiti, dato che la sottoscritta aborra TUTTO il pesce e così era facile capire che l'avrei portato in qualche posto dove lo cucinassero. Certo, non è facile trovare un locale dove facciano bene queste:

e anche qualcosina che mangi anch'io.. Per fortuna c'è un posticino a Milano che vi consiglio, un piccolo angolo di Belgio dove si mangia tanto, bene e a prezzi ragionevoli: Le Vent du Nord.
Così mentre Luca attaccava i suoi molluschi io mi son sbafata la Gaufre salata e un meraviglioso filetto di maiale in salsa alla birra...OTTIMI!! Splendida serata insomma, finalmente un po' rilassato anche l'uomo. ^_^

Veniamo alle cose serie. Intanto scopro che fra i vari eletti alle Europee c'è, oltre alla Zanicchi, De Mita, Mastella, quel genio di Salvini e qualche letteronza, anche uno dei giornalisti per me più affascinanti, David Sassoli:

Non è che non voglia parlare di queste elezioni, ma come ho detto nel post precedente ho davvero TROPPO l'amaro in bocca e ci sono cose che proprio non mi vanno giù e farò fatica a digerire. Per cui preferisco postare solo questo bel faccino, sperare in gente come la Serracchiani, che non sia un fuoco di paglia ed occuparmi di un'altra questone spinosa.

Con 325 si', 246 no e due astensioni, il governo ha ottenuto la fiducia sul maxiemendamento al ddl sulle intercettazioni. Il via libera definitivo al provvedimento, che poi passera' al Senato, e' atteso per domani. Il maxiemendamento riprende interamente il testo del ddl uscito dalla commissione Giustizia della Camera (..) tranne che per una modifica "tecnica" che consiste nell'aver reso esplicita la possibilita' per il pm, in caso di urgenza, di acquisire i tabulati telefonici.
QUI trovate i punti sommari del ddl, ma trovo più importante rimandare al commento (QUI il pdf completo) dell'Associazione Nazionale Magistrati:

"(...) Le intercettazioni sono uno strumento di indagine finalizzato alla individuazione dei colpevoli di gravi reati ed è semplicemente assurdo pensare che si possano fare intercettazioni nei confronti del complevole già individuato.
E' del tutto irragionevole prevedere che le intercettazioni debbano sempre essere interrotte dopo 60 giorni, anche nei casi, come un sequestro di persona, un traffico di stupefacenti o di armi, in cui il reato sia in corso di esecuzione.
La equiparazione delle riprese visive alle attività di intercettazione rappresenta un grave danno per la lotta al crimine. Con queste norme non saranno possibili riprese visive per identificare gli autori di rapine in banca, spaccio di stupefacenti nelle piazze, violenza negli stadi, assenteismo nei pubblici uffici.
(...) L'intervento sulle intercettazioni preoccupa ulteriormente se lo si legge insieme al disegno di legge sulla riforma del processo penali in discussione in Senato.
Si tratta di una proposta che non introduce le riforme necessarie ad assicurare l'efficienza del processo e la sua ragionevole durata, ma addirittura inserisce nuovi, inutili formalismi, che determineranno un ulteriore allungamento dei tempi del processo. Il sacrosanto spirito garantista della nostra cultura giuridica viene tradito e trasformato in un "formalismo fine a sè stesso", che spesso oscura le questioni da giudicare. La conseguente non ragionevole durata di troppi processi si traduce di fatto nella negazione dei diritti fondamentali ed in nuove forme di giustizia privata. Ciò contrasta con l'obiettivo di accrescere il livello di efficienza del processo e di assicurare ai cittadini "decisioni nel merito" in tempi ragionevoli, nel rispetto dell'atricolo 111 Cost. e senza rinunciare alle garanzie costituzionali ("dal contraddittorio all'imparzialità del giudice; dal diritto alla difesa alla presunzione di non colpevolezza").
E' questa, nei fatti, la morte della giustizia penale in Italia."

Direi che non c'è molto da aggiungere.

mercoledì 10 giugno 2009

Oggi ho bisogno di cose belle.
Mi sento triste come lo può essere una milanese sotto il cielo bigio della sua città.
Ho letto a destra e a manca blog, articoli, opinioni su queste elezioni. Dovrei parlarne, ma mi vien proprio il mal di stomaco e mi sento, come ho letto in un qualche commento in un qualche blog, "come una farfalla imprigionata in un barattolo, che sbatte furiosamente contro le pareti di vetro".
E allora mi rifugio nel mondo incantato di Laura, nei suoi pastelli colorati, nel suo spirito animistico. Perchè c'è bisogno di qualcosa di bello, c'è bisogno di un po' di colore, ogni tanto, par spazzar via i cattivi pensieri...
E sempre per la campagna del sorriso, stasera porto fuori l'uomo, o meglio, quel-che-resta-del-freghino. Ovviamente, essendo una sorpresa e leggendo lui il mio blog non posso ancora dire DOVE e COSA mangeremo, ma vi dò uno spunto...
Non si tratta di cucina italica ovviamente...ma sono certa (lo spero!!) che gli piacerà!
Spero solo sia in grado di intendere e di volere.

...e va bene, non resisto, ma vi lascio solo uno spunto di riflessione tratto dall'Osservatorio sulla Legalità:
"(...) Cambiare i volti della politica significa scegliere persone significative, che rappresentano e concretizzano nella propria vita gli ideali che il partito dice di professare. Persone delle quali si puo' attendibilmente pensare che agiranno in modo coerente anche in occasioni non contemplate dal programma elettorale, come nel caso di alluvioni o terremoti. Persone, quindi, che devono ispirare fiducia all'elettorato. E' il caso (...) di Debora Serracchiani, la giovane candidata del PD che Franceschini e' stato praticamente costretto a mettere in lista, visto il tam tam in rete, e che ha ottenuto piu' preferenze del sovraesposto Berlusconi."
Rita Guma
E pongo l'accento proprio su "persone significative, che rappresentano e concretizzano nella propria vita gli ideali che il partito dice di professare"...spero TANTO ce ne siano ancora, ma sono certa che, se esistono, non stanno certo "ai piani alti". Purtroppo.

martedì 9 giugno 2009

Eccomi di ritorno.
Qualche ora di sonno alle spalle, quasi 2h di treno, preso al volo stamattina alle 6.45, e già in ufficio a lavurà. Arrivare alle sei di stasera sarà una VERA impresa!!
Ieri a Verona si moriva dal caldo. Io e il Riccio ci siamo subito fiondati in gelateria infatti, poi quattro passi per la città, delusione per aver trovato la mia terrazza degli Innamorati chiusa e non aver potuto mostrare la nostra "Mattonella dell'Ammmmmore" a mio fratello, e infine stazionamento perpetuo davanti all'Arena in attesa dell'apertura dei cancelli.
Poco prima di raggiungere la postazione "appena-aprite-le-porte-scateneremo-l'inferno", siamo anche andati a farci una the freddo (io) e un montenegro (il riccio) in un pub carinissimo che vi consiglio, il Re Carlo. Uno di quei locali dove ti senti subito a tuo agio, col soffitto pieno di sciarpe di varie squadre di calcio (presumo!!) e la giusta atmosfera, oltre ad un sottofondo musicale favoloso (nella fattispecie una versione di Turn The Page dei Metallica che sembrava quasi cantata da Bruce Springsteen).
I cancelli hanno aperto alle 19.30 e in circa 10 minuti eravamo dentro. Altro che San Siro! Qui la calca c'è, ma è proprio pochina ed abbastanza ordinata.
Gli spalti però son già abbastanza pieni. Siamo nella platea plebea, quella non numerata, ma abbiamo una buona visuale; certo, non potrò guardare Brandon negli occhi, ammiccare sorniona cercando d'abbordarlo, ma mi posso anche accontentare.
Nota a margine x il Freghino: amore...scherzoooo!! Lo sai che voglioa mmiccare solo a teee!! :-P
Prima dei The Killers sale sul palco una pazza scatenata con degli improbabili pantaloni luccicanti che continua a dimenarsi sul palco accolta però un po' freddamente dal pubblico.
Mah, ha una bella voce, ma non mi convince del tutto, tranne l'ultima canzone.
Scopro solo stamattina che la personcina di cui sopra era in realtà questa ragazza qui:
Riconosciuta?? Beh, mi son vista un concerto di Juliette Lewis a quanto pare! Tutto sommato devo dire che la ragazza ci sa fare, anche se non mi ha entusiasmata con alcuni gorgheggi ripetuti sino alla nausea. Anyway: brava!
Purtroppo noto subito che canta sino alle 9 meno 5, il che significa che Brandon e soci si faranno attendere. Difatti le luci si abbassano solo 50 minuti più tardi!
Parte subito - me lo sapettavo - "Human" e l'Arena esplode in un boato.
Da lì in avanti io e il Riccio cantiamo poco (ehm..non ci siamo applicati molto, lo ammetto, nella memorizzazione dei testi), ma saltiamo e applaudiamo molto. Su "A Dustland Fairytale" sono pronta a riprendere ogni singola nota, ma..TRAGEDIA: memory card esaurita!!!! Ho iniziato disperatamente a cancellare foto del tipo "laEli e Luca sorrido insieme", "Luca davanti ad un campo" ed altre amenità pasquali, per creare un po' di spazio, ma non era mai abbastanza. Risultato? Penso di avere sì e no 40 secondi di canzone. A pezzi, fra l'altro.
GRRRRR!!!!
Per il resto il concerto vola. Non suonano molto, giusto 1 oretta e un quarto con brevissimo intervallo. Sul finalone partono anche gli effetti pirotecnici, ma il tutto viene un po' sminuito da un pazzo che invade il palco, se lo fa tutto correndo in modo assai scomposto, finchè non viene placcato dall'altro lato...chissà che fine ha fatto...
Con questo fuori programma un po' ridicolo si conclude la performance.
Che dire? I The Killers sono veramente degli ottimi musicisti, capaci di fare un buon rock indie con contaminazioni anni 80 assai piacevoli. Il caro Flowers oltre ad essere incontestabilmente GNOCCO (madooo, quanto sono adolescenziale??!) ha una voce che fa venire i brividi: limpida, potente, senza mai un cedimento.
Photo by Kevin Borland
Rientramo nel nostro albergo alle 23.40 circa e crolliamo a letto. Stamattina sveglia alle 6 ed ora una bella giornata lavorativa.
Ad ogni modo, se vi capita di trovare i biglietti per l'evento di Roma (con i Franz Ferdinand, tra l'altro!), fiondatevi perchè ne vale davvero la pena!

lunedì 8 giugno 2009

2night


+

=
ELI



Yes: stasera concertone dei The Killers all'Arena di Verona.
Il che significa anche un lunedì lavorativo di sole 4h!
A domani gli aggiornamenti..e speriamo che non piova!!!

venerdì 5 giugno 2009

Libertà è partecipazione

Quella di ieri è stata una serata intensa.
Uscita dall'ufficio ho rinunciato ad incontrare il mio amato Matteo Becucci (scopro che ha pure una pagina su Wikipedia..apperò!!) e mi son fiondata alle Colonne per la manifestazione di "protesta cosciente" organizzata da Piero Ricca.
Sono arrivata che Piero già parlava e ho notato che eravamo pochini. Poi, piano piano è arrivata altra gente: ragazzi, impiegati freschi d'ufficio, qualche signora over 50. Una folla eterogenea e, diciamolo, civilmente incazzata e stanca della situazione.
Le cose dette non sono nuove, ovviamente: siamo lì non tanto per raccontarcela, su, quanto per SENTIRCI, guardarci in faccia, ESSERCI.
Uscire dai blog, dalla Rete, scendere in piazza insomma.
Mi tornava in mente la vecchia canzone del Signor G.:

"Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura

e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura,
sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale,
incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia,
che ha il diritto di votare (...)"
Gaber - Da "Dialogo tra un impegnato e un non so"

Si mette l'accento sulla partecipazione individuale, sul bisogno urgente di farsi sentire, di sucotere chi ci sta accanto. Forse anch'io, nel mio piccolo, ho iniziato a farlo: mando mail ai genitori con cui non ho mai parlato di politica, mi infiammo con l'uomo in discussioni che mi appassionano, cerco (vanamente, lo ammetto) di smuovere i colleghi.
Non basta, certo, ma è già qualcosa.
Sento che il mio cammino è lungo, che la mia coscienza politica e sociale dev'essere ancora costruita. Ma c'è, cazzo! E questo mi piace, mi fa sentire viva.
Ieri sera ha preso la parola anche Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. Quando quest'uomo dice che preferisce sapere che suo fratello è morto a causa del tritolo e non per una lenta, inesorabile cancellazione della sua figura istituzionale, del suo impegno, della sua credibilità, come è successo a De Magistris, per esempio..sono parole che scuotono, che non possono lasciare indifferenti. Perchè qui sta il punto: tutto scompare, fagocitato dal nulla, dall'anestesia che ci inoculano giornalmente, agitando sonaglietti colorati davanti agli occhi per distrarci dai VERI problemi.
Ieri sera eravamo pochi, un centinaio circa, e ciò che ci dicevamo non ci era nuovo, ma lo SDEGNO che ci accomuna va urlato. Io voglio urlarlo, non voglio stare zitta.
Non voglio pensare che non abbia importanza ciò che penso, che non possa cambiare qualcosa.
Non so cosa farò domani. Non so se questa mia presa di coscienza lenta, difficile, mi porterà a qualcosa "di più", ma è un cammino che vorrei seguire.
Ero ferma, da sola, in mezzo a quella folla e non mi sentivo sola. E lo dice una che immancabilmente, ad ogni aperitivo, ad ogni uscita del sabatos era con la compagnia, soffriva la solitudine in mezzo alla gente. Lì no. Ed è BELLO.
Vi rimando infine, per chi volesse, al volantino di Piero distribuito ieri (formato pdf).

Volevo spendere due parole anche sul film che siamo andati a vedere sempre ieri sera, "Respiro", ma mi sa che vi ho già sfrantegato i maroni ed è meglio che smetta di scrivere.
Stasera penultimo appuntamento dal dentista con riduzione del mio dentino e calco per la capsula. Spero sia cosa relativamente veloce e, salvo l'anestesia, indolore!
Buon week end a tutti!

giovedì 4 giugno 2009

Partecipazione

Stamattina mi sono imbattuta in un nuovo blog: Qui Milano Libera di Piero Ricca.
Ho seguito il link ad una manifestazione che si terrà oggi a Milano contro il solito Mr B. e alla quale sto meditando di andare dopo il lavoro.
Perchè, come dicevo qualche post fa, bisogna anche far qualcosa oltre che scrivere, per far sentire la propria voce.
Intanto, grazie e Piero, ho trovato quest'articolo di Repubblica del 27 Maggio che mi ero persa e che porta interessanti riflessioni di 2 autorevoli giornali esteri, il Financial Times ("il quotidiano della City, considerato l'organo di informazione più autorevole d'Europa") e l'Indipendent.
Vi propongo, come sempre, qualche stralcio, sia da Repubblica, che dagli articoli in questione:
Dal Financial Times
"Silvio Berlusconi "non è chiaramente un altro Mussolini" e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, "ma è un pericolo per l'Italia e un maligno esempio", afferma l'editoriale non firmato, dunque espressione dell'opinione della direzione del giornale, collocato al primo posto fra i tre commenti del giorno nella pagina "Op-Ed" (opinioni ed editoriali) del Financial Times, subito al di sotto del motto del Ft, "Without fear and without favor", ossia senza timori reverenziali e senza fare favori a nessuno.
"Mr Berlusconi is clearly no Mussolini: he has squads of starlets, not of Blackshirts.
The real dangers lie elsewhere. Over the 15 years of his political career – always as prime minister, or as leader of the opposition – he has had a largely untrammelled opportunity to shift the national mood rightwards. This he has done not by crude propaganda but by a steady concentration on glitz, glitter and girls and a hyperbolic style of media-geared rhetoric that sees all opposition as communist and himself as a victim."*
"(...) Il pericolo rappresentato da Berlusconi, prosegue l'editoriale del quotidiano finanziario, è di "svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l'intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente". Il pericolo è "mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo". Che Berlusconi sia così dominante è "in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio maligno per tutti".

Dall'Indipendent invece:
"Living in Italy now is like being trapped in a field of lava slowly but irreversibly sliding down a mountainside"**

Trad.:
* "Berlusconi chiaramente non è Mussolini: ha squadroni di starlets, non di camice nere. I veri pericoli si trovano altrove. Nel corso dei 15 anni della sua carriera politica - sempre come primo ministro, o come leader del partito di opposizione - ha avuto un'ampia e libera possibilità di spostare l'umore nazionale a destra. Ciò è stato fatto non con mera propaganda, ma da una concentrazione costante su ostentazione, fascino e ragazze ed uno stile iperbolico dei mezzi di comunicazione orientati alla retorica che vede tutta l'opposizione come comunisti e se stesso come una vittima."

** "Vivere in Italia oggi è come essere intrappolati in un campo di lava che scorre lentamente ma inesorabilmenteuna giù dalla montagna"

PS: la traduzione è opera mia

mercoledì 3 giugno 2009

Ponte bagnato ponte sfortunato (non ci sono cazzi)

C'è da dire che me lo aspettavo, eh, un ponte un po' sfigato, ma mica così!
Intanto partenza prevista alle 5 e i miei si presentano alle 4.35. Nella fretta ho dimenticato a casa di tutto, ma soprattutto gli occhiali. Inutile dire che per tutta la vacanza ho avuto mal di testa, occhi che lacrimavano e una faccia da sbattere via.
Arriviamo ed il tempo è quel che è. Decido di starmene a casa a dormire. Ovviamente dopo un'ora sono in piedi a perlinare:





Sabato sera procediamo con la grigliata per festeggiare la laurea di Sara, ma poi me ne torno a casa e non seguo gli amici che vanno in trasferta in paese. Tutto sommato faccio bene, dato che uno di loro si sente male e rientrano dopo un'oretta.
Domenica grandina e diluvia tutta la mattina. Gli amici tornano a Genova tranne Laura (GRAZIE!!) e così la mattina le mostro qualche trucco perlinoso e nel pomeriggio scendiamo in paese sperando in un miglioramento. E proprio domenica mi becco l'unica mezz'ora di sole della vacanza. Ci sistemiamo in spiaggia e mi metto a prendere il sole in reggiseno pur di non sprecare l'occasione.
Lunedì dovrebbe arrivare Luca, il quale, in astinenza acuta da due ruote, mi si presenta con Tia alle 11.30. Ovviamente la Eli se lo sarebbe mangiato vivo perchè, non pago, non aveva nemmeno portato gli agognati occhiali, ma poi, piano piano mi sciolgo e me lo godo mezza giornata. Mi fa anche piacere rivedere la nostra moto, su cui non salgo da quasi un anno ed un po' di voglia -lo dico sottovoce - ce l'ho anch'io in effetti.
Solito pomeriggio al bar del paese coi nostri caffè shakerati "alla vaniglia" (mortacci loro: chiesti 2 volte, mai ottenuti aromatizzati!!) e il the caldo per Luca, quattro chiacchiere pregando per il sole che non vuol saperne di uscire.
Martedì il mio centauro parte alle 5.30. il cielo è terso, con simpatiche nuvolette rosa. GRRRR!!!
Sentendomi un po' in colpa, mentre i miei raccolgono la frutta da portare a Milano, mi siedo sul terrazzo e per mezz'ora assorbo più sole possibile. Poi, un po' per i rimorsi da fankazzista, un po' perchè la mia massima resistenza sotto i raggi UV senza Laura che mi placca è di 20 minuti, mi sono rivestita e sono andata a dare il mio contributo.
Seguono saluti a Laura, che si godrà la giornata in spiaggia ed è già abbronzatissima perchè se sei di Zena tipicamente inizi a far lavorare la melanina ad Aprile, e poi si parte.
Per strada tanti motociclisti ed inizio ad immaginarmi ancora nel mio ruolo di zavorrina: devo risalire su Tia prima possibile.
Ed eccomi qui in questo "mercolunedì" di lavoro e con il solito rognoso appuntamento dal dentista alle 17.
Almeno la settimana è corta e lunedì prossimo conta solo mezza giornata e poi concertone dei The Killers a Verona!!! Chissà se riuscirà a venire Luca o ci porterò il mio fratellino..
Intanto buona giornata a tutti!
..e spero che il vostro ponte sia andato melgio del mio!!
Related Posts with Thumbnails