mercoledì 27 maggio 2009

Scossa

Come sempre vado in tilt.
Ci vado perchè leggo, a casaccio, senza sosta, in un percorso da neurone impazzito senza punti fermi.
Leggo perchè sono ignorante, perchè ciò di cui parlo lo "conosco" come si conoscono le materie scolastiche: le ricordi sino al giorno dell'interrogazione e poi, il vuoto, più o meno. Finchè non incampi in qualcosa che ti interessa davvero. Ma di solito son cazzate purtroppo. Un'inesauribile capienza del cervello per l'inconsistenza.
Una canzone di Bersani diceva "sei solo la copia di mille riassunti" ed è la mia più grande paura, essere solo questo.
Leggevo, stamattina, tra l'altro, un posto di Natalino:
"Nessuna meraviglia se l' Italia e' in queste condizioni, se la P2 sta' tranquillamente chiudendo il cerchio del suo progetto, se la sicurezza diventa il primo problema, l'italiano medio si perde dietro alle stronzate. Soprattutto noi di sinistra, la sinistra ad ore, basta fare il post su Travaglio, o Silvio ed abbiamo fatto la rivoluzione. Possiamo andare al mare, il contributo l'abbiamo dato."
E forse sono anch'io a questo punto, sono QUESTA persona qui, quest'italiana media (di "sinistra").
E forse è proprio per questo che il governo che c'è mi fa schifo, pena, mi spaventa, eppure C'E', ed è lì da tanto, troppo tempo; rieletto, ancora ed ancora.
Leggevo ieri la tesi di laurea di un mio carissimo amico sulla relazione fra politica e mass media e la correlazione fra agenda politica, agenda dei media e del pubblico, i 3 soggetti coinvolti nella trattazione insomma. Colpisce pensare ai rapporti che li legano ed ancora più al potere che esrcitano l'uno sull'altro nella determinazione di ciò che deve essere comunicato (prima ancora di COME deve essere comunicato).
Negli ultimi giorni imperversano la questione Berlusoni-e-le-donne scatenata dal fenomeno Noemi. E ancora una volta mi trovo d'accordo con Natalino:
"(...) Le notizie piu' lette nei siti, piu' dibattute nei forum, piu' pubblicate sui giornali sono delle boiate pazzesche. Il processo Mills e' gia' passato in secondo piano, il terremoto sembra cosa di due secoli fa, la crisi che avanza, la disoccupazione, la cassa integrazione non viene nemmeno presa in considerazione ed i problemi ci sono, di questo passo il confronto con la realta' sara' come una coltellata, improvvisa. Nei siti impazzano le solite notizie, Berlusconi, Fede, Noemi, veline, letteronze, Brunetta, tutte le stronzate possibili purche' non si parli di problemi reali, non fanno notizia.Se nella scheda elettorale delle elezioni europee ci fosse questo quesito: secondo te si e' scopato la Noemi o no? Due quadratini uno con il si e l'altro con il no.Partecipazione record alla elezioni, intorno al 99%, risposte al quesito 100%, voti ai partiti 45%."
Amen?
Non sono dunque diversa da chi guarda il suo orticello, alza la testa al cielo e mugugna "piove, governo ladro".
E lo dico qui, e lo scrivo QUI perchè il mio urlo, la mia indignazione, la mia (auto)critica, dovrebbe essere quella di tutti, dovrebbe scuotere chiunque legga.
Dovrebbe portare a porsi delle domande.
Ciò che posso fare è spronare ad informarsi.
Per esempio: qualcuno sa DAVVERO a cosa serve il Parlamento Europeo?
Perchè a mio avviso la maggioranza degli italiani lo percepisce come qualcosa di lontano, vago ed indistinto. E va bene, può anche essere, ma, caspita!, esiste internet, esistono mille modi per informarsi: fatelo!

"Il Parlamento europeo è l'unico organo dell'Unione europea eletto direttamente dai cittadini. I suoi 785 deputati sono i vostri rappresentanti, scelti ogni cinque anni dagli elettori dei 27 Stati membri dell'Unione europea quali portavoce di 492 milioni di cittadini.(...) Il Parlamento svolge un ruolo attivo nell'elaborazione di provvedimenti legislativi che hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini, ad esempio in materia di protezione dell'ambiente, diritti dei consumatori, pari opportunità, trasporti e libera circolazione dei lavoratori, dei capitali, dei servizi e delle merci. Inoltre il Parlamento condivide con il Consiglio il potere di adottare il bilancio annuale dell'Unione europea."

Pensateci almeno.

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