mercoledì 5 dicembre 2012

Neverending Story


Quando le giornate cominciano male e proseguono peggio...
Quando inizia quel freddo tagliente che ti vien solo voglia di piumone morbido e cioccolata calda...
Quando sei stanca da morire e hai bisogno di coccole...
...quando sto così io faccio una cosa sola: vado in libreria!
Ieri sera io&mamma stavamo rincasando, ciascuna rabbuiata da pensieri tristi e preoccupanti, quando mi folgora l'intuizione: "dai, mamuska, scendiamo e fiondiamoci in libreria!"
Detto fatto. Di corsa ci buttiamo fuori dal tram ed entriamo alla Feltrinelli.
In verità siamo già piene di libri fin sopra ai capelli, ma il richiamo è per noi irresistibile.
Girovaghiamo fra gli scaffali, annusiamo un paio di libri sentendoci vagamente in colpa perchè a Natale i soldi si dovrebbero spendere per gli altri, per i regali, non per se stessi.
Solitamente ovviamo a questo problema morale donandoci a vicenda i libri prescelti.
Ieri sera però, complice la nonnite acuta da cui è ormai affetta mia madre nella sua forma più seria, spendiamo buona parte del tempo nel reparto per ragazzi e bambini.
E' proprio lì che iniziamo ad immaginarci il magico momento in cui il nostro ancora ignaro nipotino, potrà essere bombardato dai nostri libri preferiti.
Non vediamo l'ora di leggergli le fiabe dei fratelli Grimm, di fargli conoscere le avventure del Capitano Nemo, di fargli sognare le corse in Alaska con Buck.
Entrambe abbiamo un ricordo potente e favoloso delle nostre prime letture e speriamo di poter in qualche modo rivivere quei momenti col nipote.
Per me muovermi nella Libreria dei Ragazzi, o nella biblioteca del quartiere, era fonte di gioia immensa.
Tutte quelle storie, quei mondi e quei personaggi pronti ad incontrarmi ed incantarmi.
Salgari, Verne, ma anche l'adattamento de I Miserabili per bambini, Cipì ed il trauma della passerotta ferita dal cacciatore, il terribile Barbablù, con l'immagine della chiave che si macchia del sangue delle precedenti mogli, e ancora i libri della Pitzorno, il mio Michel Ende...
Un mondo incredibile, vibrante, emozionante, che ci portiamo nel cuore ancora oggi.
Dopo il nostro viaggio nei ricordi, lasciamo la Feltrinelli con un solo acquisto: un libro per mia nonna di storie partigiane. E mentre lo sto pagando penso a quanto sono fortunata ad avere una nonna di 85 anni cui posso ancora regalare libri ed una mamma con cui perdermi per ore in una libreria senza comprare nulla, ma uscendone ugualmente rigenerata.
E' come un piccolo regalo di Natale anticipato tutto per me...

lunedì 3 dicembre 2012

La creatività e le gabbie necessarie

Ho sempre amato scrivere. Sin dalle elementari il giorno del Tema era per me una gran festa.
Qualsiasi argomento andava bene, anche il temuto "tema libero": il foglio bianco era come una prateria in cui correre libera, scovare parole, inanellarle, come le ghirlande di margherite che si facevano da piccoli.
Ho sempre ottenuto voti molto alti, alcuni temi sono stati letti in classe, praticamente in ogni ciclo di studi che ho seguito.
E' un dono, lo so, ma l'ho sempre adorato e mi ha anche definita, nel corso del tempo.
Nonostante ciò, però, ammetto una certa insofferenza per la grammatica, materia in cui, con sommo stupore delle mie insegnanti, collezionavo deludenti insufficienze, e i temutissimi schemi dei temi, che andavano pianificati prima di passare alla stesura. Per me erano gabbie inaccettabili entro cui rinchiudere la mia creatività.
Ovviamente questa spiegazione, davanti ad un 5 in analisi grammaticale, non ha mai convinto i miei genitori, ma questa è un'altra storia.
Di recente ho riscoperto un altro mezzo di comunicazione però: la fotografia.
Inizialmente il mio soggetto preferito era...proprio la sottoscritta!





























Amavo (ed amo) i contrasti forti, la luce delle finestre aperte. Decine di scatti un po' autoreferenziali, ma più per timidezza che per vanità vera e propria.
L'anno scorso la svolta: passare da una compatta ad una mirrorless ad ottiche intercambiabili.
Ne ero spaventata perchè sapevo di non avere le basi tecniche.
Ho seguito un corso intensivo di un paio di giorni, ho scoperto nuovi programmi di post produzione e con un po' di pazienza e molti tutorial on line ne ho cavato qualcosa di buono.

































Non solo il mio amato bianco e nero, ma anche i colori dei passanti, ciò che poteva incuriosirmi.

















Poi sì, ci sono le persone, quando non sanno d'essere fotografate, quando io posso immortalarle da lontano, rubando l'attimo...

















Quest'amore per la fotografia lo condivido con mio padre e mio fratello, ma, a differenza loro, esattamente come mi capitava per i temi, io non riesco a farmi entrare in testa la tecnica.
Valori del diaframma, tempi di scatto, lunghezze focali...mi rimbalzano in testa dei numeri che creano solo una confusione infinita.
Una cara amica, che solitamente odia essere immortalata, mi ha chiesto il favore di farle qualche scatto quando inizierà a vedersi la sua panciotta da quasi mamma.
Per me è stato un vero onore, ovviamente, ma è subito scattato anche il dramma: sarò in grado??!
Amo scattare a destra e manca, il più delle volte su 50 foto almeno una decina carine le tiro fuori, ma da qui a sentirmi abbastanza sicura per fare un vero e proprio "servizio" ce ne passa!
Le gabbie della tecnica però in questo caso sono fondamentali, lo so. Le regole del gioco, se si vuole davvero fotografare con criterio vanno conosciute.
Ho ancora tempo e non sarebbe la prima volta che ci provo, ma ho molta paura di fallire ed il senso di inadeguatezza cresce.
So di avere un buon occhio, ma questa è solo la base da cui partire e bisogna lavorare sodo, soprattutto in questi tempi in cui tutti si dicono fotografi.
La creatività è una scintilla, ma l'impegno e la dedizione sono un'altra storia. Magari se avessi più tempo...chissà! Anche se temo che la mia mente refrattaria ai numeri, non sia proprio portata per applicarsi sino in fondo.

venerdì 30 novembre 2012

A Natale siamo tutti più buoni - M.I.A.


Come avevo già avuto modo di scrivere, da qualche mese mio marito s'è dato al volontariato attraverso MIA - Milano in Azione. Qui sopra lo vedete mentre raccoglie coperte ed abiti dismessi qualche week end fa. L'associazione segue persone senza fissa dimora o alla soglia dell'indigenza offrendo la cena la domenica sera in Piazza Affari, ma in questi giorni sempre più freddi si stanno preparando per il piano anti freddo che li coinvolgerà, a rotazione, ogni sera, per dare sostegno e offrire un riparo a chi non ha una casa e rischia la vita all'addiaccio.
Visto che siamo quasi a Natale - e siamo tutti più buoni, no? - chiunque volesse contribuire alla causa può fare una donazione tramite bonifico: UNICREDIT IBAN IT 77 P 02008 01634 000102343569 intestato a M.I.A MILANO IN AZIONE.
Ci sono molti modi per aiutare le persone in difficoltà, per cui vi suggerisco anche di visitare la loro pagina Facebook che trovate linkata sopra.

PS: ai miei pochi lettori che se lo domandano: no, non sono affatto guarita ed ho la febbre ormai da due mesi...ma si avvicinano nuovi esami del sangue ed una probabile visita infettivologica. Speriamo di vedere la luce alla fine del tunnel!

martedì 20 novembre 2012

Il comandante e la cicogna

Soldini è un regista che, fra alti e bassi, ci ha regalato una favola moderna che trovo irresistibile, Pane e Tulipani, e un bel ritratto dei nostri tempi incerti che, poeticamente, titolava Giorni e Nuvole.
Il primo in particolare, oltre a presentare personaggi adorabili, era anche dotato di una leggerezza rara e di idee insolite e vincenti nella riproduzione delle scene oniriche.
Così, sulla scorta di tali precedenti, sono andata a vedere il suo ultimo lavoro, Il Comandante e la Cicogna.
Che delusione!
Sceneggiatura sconclusionata e vuota per una storia inutile che non scade nella noia totale solo grazie a degli attori in stato di grazia.
Si cerca la leggerezza e si trova il vuoto pneumatico.
Si vuol fari riflettere e si sparano improbabili pistolotti proferiti in modo verboso dalle statue degli eroi passati.
Tutto da rifare insomma.
Plauso invece ad ogni singolo attore, ma in particolare a Zingaretti, sull'orlo della macchietta detestabile ed invece capace di non cadere mai nella ridicola gigioneria rendendo credibile l'avvocato azzeccagarbugli del caso.

giovedì 15 novembre 2012

Lupus

Ecco.
Fra le possibili infezioni in corso in quel campo di battaglia che è il mio corpo c'è anche lui, il Lupus!
Non pensavo quasi esistesse davvero...

Come avrete capito no, le cose non migliorano. Ma prima o poi uscirò dalla buca: a 30 anni esser conciati così è davvero uno spreco di tempo!!

lunedì 12 novembre 2012

MyMoviesLive!

Per puro caso, mentre consultavo l'elenco dei film al cinema per decidere cosa vedere, mi sono imbattuta in questo sito, MyMoviesLive!, e, visto che era in programma un film che mi ero persa nel suo fugace passaggio in sala, ho deciso di provare il servizio.
In pratica ci si registra scegliendo fra 3 forme di sottoscrizione: una a consumo e due ad abbonamento.
Dato che volevo prima di tutto testare il sito, ho deciso di provare la formula più semplice che prevede l'acquisto del singolo titolo in streaming a solo 1Euro, pagabile anche tramite sms: comodissimo ed economico.
Anche gli abbonamenti comunque sono a buon mercato: con 3,99 Euro al mese hai accesso all'intera programmazione e 15gg di prova gratuita.
Pur restando una fanatica della visione cinematografica con tutto quel che comporta, ammetto che mi son lasciata sedurre dall'offerta di MyMoviesLive! che include film spesso poco valorizzati o che addirittura non sono mai passati sul grande schermo, relegati, se va bene, alla distribuzione home video, se non addirittura dimenticati dal nostro becero mercato.
Ma l'idea carina del sito è che funziona proprio come un cinema vero e proprio: sotto alla videata dove scorrono le immagini c'è la pianta del cinema, coi nomi di tutti i presenti.
Il film comincia alle 21.30 e se non arrivi per tempo lo becchi già iniziato. Inoltre è possibile, se non si visiona a schermo intero, commentare in tempo reale lo spettacolo.

Il film che avevo adocchiato era "Take Shelter" uscito a giugno e rimasto in cartellone per pochi giorni, così pochi che me l'ero perso.



La trama è semplice: un uomo comincia ad avere delle visioni, sorta di sogni premonitori terrorizzanti, e a scivolare in quella che, per tutti, è pura paranoia, probabilmente ereditata dalla madre schizofrenica.
La scelta di girare in pellicola ci regala una fotografia pulita e perfetta, mentre gli effetti speciali sono precisi, funzionali e credibili.
La trama si basa sull'ossessione e il regista riesce a farci immedesimare tanto nel protagonista, rendendo nostri i suoi tormenti e paure, tanto nella sua famiglia che lo osserva spaventata ed impotente.
Ci domandiamo continuamente se ciò che vede sia reale o solo frutto di una deviazione mentale.
Il finale è aperto, eppure tutt'altro che scontato e chiude un racconto ben scritto e molto ben recitato.
Un film di sottile angoscia, sospeso fra reale e fantastico, senza enfasi inutili, teso e claustrofobico a tratti.
Insomma, se vi capita, andate a recuperarlo!

Veniamo alle note dolenti: purtroppo sul mio schermo la risoluzione dello streaming era pessima. Probabilmente su un monitor più piccolo si sarebbe visto meglio, ma sul mio iMac potevo quasi contare i pixel. Lo streaming è flessibile, si adatta alla velocità disponibile, e può funzionare anche con una connessione minima di 350 Kbps, ma per avere la massima definizione (1280x720) ci vorranno almeno 5000 Kbps. Ho provato anche l'HD, che era perfetto, ma lo streaming procedeva a scatti rendendo impossibile la fruizione.
Un'occasione mancata insomma. Magari il prossimo film proverò a vederlo sul pc di Marito.
Anche perchè la programmazione è ricca ed interessante.

sabato 10 novembre 2012

aggiornamenti

Mi avevate dato per dispersa, vero? Beh, il problema è che purtroppo ho ancora la febbre ed ormai abbiamo superato il mese. C'è un'infezione in corso, ma non si sa ancora di cosa e io continuo a sentirmi piuttosto stanca, nonostante abbia ripreso il lavoro lunedì.
A parte questo "piccolo" problema non ci scoraggiamo e stiamo cercando di organizzare il viaggio saltato a Parigi per capodanno.
Siccome non c'è due senza tre e tre è il numero perfetto, speriamo sia la volta buona!

Intanto mi sto anche preparando psicologicamente all'imminente trasloco della società dove lavoro.
Ogni mattina indugio nelle stanze dell'ufficio, guardo il glicine sopra l'ingresso, consapevole che l'anno prossimo mi perderò la sua incredibile fioritura e quel profumo dolce ed intenso che emanava.
Ci spostiamo da una zona in pieno centro alla periferia Nord della città e, dato che io abito a Sud, mi aspettano spostamenti lunghi e disagevoli che già mi mandano in paranoia.
Rinunciamo alla comodità della metropolitana, ai bei negozi che avevo imparato a conoscere, fra cui la deliziosa Libreria del Mondo Offeso, un posto magico e senza tempo che mi mancherà da morire.



C'est la vie e pure un po' show must go on.
Per adesso la mia priorità è stare bene, poi vedremo cosa accadrà...

mercoledì 31 ottobre 2012

Halloween


Buon Halloween a tutti!!

E' arrivato il freddo e sono ancor tappata in casa, ma lunedì ritornerò al lavoro.
La febbriciattola c'è ancora, ma credo tenderò semplicemente ad ignorarla.
Stamattina, ovviamente, il primo pensiero è andato al mio viaggio annullato, ma devo dire che le previsioni parigine di soli acquazzoni e questo freddo pungente che già si fa sentire qui in Lombardia, aiutano a non pensarci troppo.
In realtà stiamo progettando di rifarci a capodanno, tenendo tutte le dita incrociate!
Domani marito si concederà un giorno di riposo, ma ormai il ponte ce lo siamo giocati, quindi venerdì andrà al lavoro.
Devo dire che dopo un mese a casa ho fatto l'abitudine anche alla solitudine.
Poco fa, vagando sulla rete, ho però trovato un corto troppo carino per non condividerlo:



Qualsiasi milanese sono certa si commuoverà sino alle lacrime guardandolo...

venerdì 26 ottobre 2012

rimettiamoci in pista


Lo ammetto, per qualche giorno ho visto tutto molto nero.
La febbre che non se ne va, le brutte notizie che si accumulano ed ho sbroccato trovandomi a piangere praticamente un giorno intero.
Al momento la febbre c'è ancora, e siamo al 20° giorno di fila, ma pare in calo e sono fiduciosa. Ho trovato un medico che finalmente mi ha dedicato davvero un po' del suo tempo, ho qualche altro esame da fare, ma spero d'essere finalmente sulla via della guarigione.

Dall'ufficio mi è arrivata la notizia del nostro imminente trasloco in una zona della città a circa 12Km da casa mia che, purtroppo, si traducono in 85 minuti di mezzi pubblici fra bus, tram e metropolitana. E' una bella mazzata, anche perchè passeremo da una zona molto centrale, bella e servita dai mezzi, nonché vicina a negozi ed uffici che ci sono utili, ad una zona periferica e bruttarella, lontana da tutto.
Ovviamente anche l'idea del mega trasloco in sé mi spaventa, ma ho deciso che affronterò i problema quando si presenterà.
Ci sono anche ragioni affettive per cui mi spiace lasciare questi uffici dove ormai lavoro da 8 anni: qui ho conosciuto molte persone speciali ed ho passato periodi davvero intensi. Ci sono mattine ancora in cui, quando arrivo presto e sono sola, passeggio per le vecchie postazioni e richiamo alla mente le persone straordinarie che hanno occupato quei posti.
Sono una sentimentale insomma!
Beh, senza contare che ci allontaniamo definitivamente dalla Cotoletteria e dal favoloso ristorante siciliano che aveva appena aperto a due passi dall'ufficio!

Infine Parigi. Che dirvi? Stamattina ho annullato tutto. Ci abbiamo smenato più di 320 Euro, ma non avevamo scelta visto che ancora non sono guarita e comunque non potrei strapazzarmi troppo. Non aveva senso partire.
Ci sono stata davvero molto male, essendo la seconda volta in due anni che dobbiamo rimandare ed avendo rinunciato alle ferie ad agosto per risparmiare.
Ma ormai è fatta e non voglio più pensarci!

Insomma, dopo queste batoste oggi mi sento più positiva, anzi, VOGLIO essere più positiva!
Ma soprattutto, ho capito che mi conviene ricaricare per bene le batterie in questi ultimi giorni a casa, per essere pronta ad affrontare il mondo a Novembre!


martedì 23 ottobre 2012

Effetto Lomo


Ve la ricordate? Era il regalo di compleanno di mio fratello e finalmente ho sviluppato il primo rullino.
Ammettiamolo: una quasi totale disfatta, ma qualcosina si può salvare, soprattutto la foto della Eli-testa-fra-le-nuvole che mi rappresenta così bene!

E che dire di Boccadasse sovrapposta al nostro amico Danilo?

Mentre Marito & Cognata al rebatì di quest'ultima, ossia la festa organizzata dai vicini degli sposi il giorno seguente le nozze, sono veramente incantevoli!


Manca un rullino ancora e chissà se e cosa ne verrà fuori.
In ogni caso, è veramente strano trovarsi in mano stampe su pellicola, dopo anni di dominio digitale, lo ammetto.
I colori saturi, la foto orribili, l'attesa per vedere il risultato...sì, mi mancava questo aspetto della fotografia che mi riporta alla mia infanzia ed al mio primo rullino: 35 foto ad un cavallo.
Dopo tale performance equina mio padre incollò un adesivo sulla mia macchina fotografica: "non sprecare le foto!!!".
Ehm...




Intanto, se ve lo state chiedendo, sì, ho ancora la febbre e siamo al giorno 17.
Inizio DAVVERO a temere che dovrò disdire Parigi e questo pensiero è la cosa più triste, anche più triste che star male fisicamente.
Ho dovuto rinunciare a Berlino a Capodanno - e già avevo le palle che giravano ad elica - e ora anche Parigi, per la seconda volta nel giro di due anni per giunta!
Insomma, vedo tutto un po' nero. Spero di scrivere cosette più allegre nei prossimi giorni!

sabato 20 ottobre 2012

odio star male!!!

Yess, miei cari, sono ancora in malattia. Due belle settimane piene.


NON NE POSSO PIU'!!!!!!!!!!

E' vero, quando sei al lavoro pagheresti oro per restartene a casuccia tranquilla e beata a non fare una benemerita mazza, ma poi, dopo 15 giorni di reclusione forzata, capisci che il troppo stroppia.
Ho lavato, pulito, stirato.
Mi sono fatta le unghie.

Ho pianificato il viaggio a Parigi nei minimi dettagli, preparando 23 pagine di programma da stampare più un'appendice contenente i suggerimenti sui posti dove mangiare.

ho guardato quasi tutta l'ottava stagione di Grey's Anatomy e iniziato a mettermi in pari con Private Practice.

Sto esaurendo le cartucce insomma, anche se l'idea di iniziare a scrivere il romanzo della mia vita mi sta stuzzicando non poco.

Oggi glie sami del sangue che ho ritirato mi confermano che c'è in atto un'infezione, ma non si sa di cosa e quindi dovrò tornare dalla dottoressa e farmi bucare nuovamente. UEPPA.
No perché, nonostante mi ammazzi di telefilm quali i sopracitati e, ai bei tempi andati, E.R., io ho il terrore puro e sconvolgente degli aghi. Ma TANTO.

In ogni caso, lunedì vado al lavoro e chissenefrega: starò lontana dai miei colleghi e cercherò di non strapazzarmi troppo.

Intanto, che ne dite della nuova foto, 160x90, che campeggia nel nostro salotto??


Ed ecco il soggetto della foto che ho scattato personalmente l'anno scorso nel Grand Canyon:















Orgogliona io! ^_^
Beh, spero di aggiornarvi presto con novità positive, ma nel frattempo, buon week end a tutti!

martedì 16 ottobre 2012

malattia

Bene, sono ancora inchiodata a casa, con questa febbriciattola che non se ne va.
La settimana scorsa era influenza secondo la dottoressa. Dato che non è passata dopo 5 giorni di antibiotici, ora potrebbe essere mononucleosi, per cui stamattina ho fatto gli esami del sangue.
Il risultato non cambia: chiusa in casa per due settimane, mentre in ufficio regna il caos.
Sono un tantinello demoralizzata.

Almeno ho sfruttato questi giorni per due cosucce assai importanti:
1) ammazzarmi di puntate dell'ottava stagione di Grey's Anatomy che, non avendo Sky, non avevo ancora visto.
Praticamente 16 puntate in meno di una settimana, 12 ore di streaming. Almeno ho la scusa d'aver fatto un po' d'esercizio d'inglese, avendole viste in lingua originale...
2) preparare, o almeno iniziare a pianificare, il nostro prossimo viaggio a Parigi.

Diciamo che un piano di battaglia ormai c'è:

01 mattina: Centre Pompidou
01 pome: Saint Eustache, Opéra Garnier e Galeries La Fayette

02 mattina: cimitero di Père Lachaise, cimitero di Montmartre con giro a piedi della butte sino alla cima col Sacré Coeur e Saint Etienne
02 pome: Museo d'Orsay e Panthéon

03 mattina: Cité de la Science et de l'industrie con Géode
03 pome: Tour Eiffel o 56° piano della Tour Montparnasse, ancora da decidere

04 mattina: Louvre
04 pome: Notre Dame, Conciergerie e Sainte Chapelle. Magari pranzo e passeggiata anche sull'Ile Saint Louis

05 mattina: visita alla mostra di Hopper al Grand Palais
05 pome: rientro a Milano

Aver scoperto che c'è il mio amatissimo Hopper, ma soprattutto, che sarà esposto anche Nighthawks mi riempie di eccitazione!
A Milano non era presente e per me, che me lo sono messo pure in casa, significa tanto poterlo finalmente vedere dal vero.
Nighthawks a casa de laEli
Al momento sto cercando di capire meglio se tutti gli spostamenti funzionano ed il programma è realmente valido.
Sia io che Marito siamo già stati nella Ville Lumière, ma parecchi anni or sono (io esattamente 12 anni fa), per cui, oltre a rivedere i "grandi classici" abbiamo incluso anche nuove cose, come, per me, il Centre Pompidou e, per Luca, la Cité des Sciences et de l'Industrie.
Non sto più nella pelle e spero proprio di guarire prestissimo e, soprattutto che, dopo 2 settimane d'assenza in ufficio, mi concedano le ferie!!!!!

mercoledì 10 ottobre 2012

Perdonate l'attesa, ma fra il lavoro, un week end giringiro con marito e la febbre che mi ha atterrata da Domenica e non accenna a passare, ho avuto giorni difficili.

Cominciamo dalla lezione di tango: è andata benone!! A parte lo scoramento iniziale, piano piano qualche passo l'ho azzeccato e mi sono anche divertita abbastanza.
Alla notizia che avremmo dovuto cambiare partner e non avrei ballato solo con Luca ho lanciato un lunghissimo sguardo alla porta, soppesando l'idea di fuggire a gambe levate, ma poi sono rimasta!
A parte qualche omino stravagante e un paio di vecchietti sudaticci e dalla fiatella alcolica tutto bene, dai.
Devo dire che i maestri sono molto alla mano e simpatici e sarei tornata volentieri anche ieri per la seconda lezione...se non avessi ancora 37e5 di febbriciattola malefica ed un raffreddore fastidiosissimo.
In ogni caso sì, il tango argentino NON è il male! Olè!

Venerdì ho svelato a Luca dove saremmo andati nel week end: destinazione Torino!
Siamo partiti venerdì sera col frecciarossa e rincasati domenica.
E' stato davvero un viaggio piacevole, ma anche molto stancante (infatti sono ko!).
Venerdì sera siamo andati a cena in un localino carinissimo a pochi passi da Porta Nuova, il Contesto Alimentare. Avrà sì e no 20 coperti, ma propone piatti semplici e curati. Mi sono buttata su un meraviglioso gnocco ripieno di gorgonzola dolce su crema di gorgonzola naturale ed ho concluso con "macaron dal fret" con ragù di salsiccia: tutto buono in un ambiente tranquillo e particolare.
Sabato mattina scarpinata nella Reggia di Venaria Reale.
La prima cosa che colpisce è l'incredibile lavoro di restauro compiuto a partire dalla fine degli anni '90.
Per intenderci, ecco qualche foto della villa prima del restauro prese dal sito di Repubblica:



Il lavoro svolto è mostruoso ed ineccepibile se contate che la Reggia è stata usata anche come caserma ed era ridotta ad un vero e proprio rudere.
La Galleria Grande è sicuramente una delle parti più spettacolari della Reggia...



...insieme alla cappella di Sant'Uberto ed alla splendida Crocifissione del Tintoretto esposta in questi giorni.
Per il resto la Reggia è piuttosto spoglia e funge più da pinacoteca e sede espositiva che altro ,a mio avviso.
Anche i tentativi di rendere alcune aree interattive e "moderne" grazie a videoinstallazioni varie, risultano piuttosto deludenti.
Un palazzo che vale la pena visitare, ma dove di certo non tornerò.
Anche i giardini ci deludono un po'.
Promettono molto...

...ma alla fine non convincono del tutto.


E alcune sculture moderne lasciano il tempo che trovano...



Il borgo in sé mi piace già di più, anche se è molto turistico. Dev'esserci in programma qualche manifestazione, perché sono esposti vecchi automezzi della Polizia ed è pieno di festoni.
In ogni caso lo trovo autentico e piacevole.




Dopo 5 ore di camminata torniamo a Torino e, previo veloce pit stop in hotel, usciamo nuovamente verso le 17.30 per fare quattro passi sotto i portici e dirigerci verso la Mole Antonelliana.
Lo scorso week end erano in programma i "Portici di carta", con varie manifestazioni culturali e letterarie, oltre che numerose bancarelle di svariate case editrici lungo tutta via Roma, sino in Piazza Castello.
Diamo una scorsa alle bancarelle e finalmente siamo sotto la Mole.



Svariati anni fa, credo nel 2004, ero già stata al Museo del Cinema, custodito all'interno della Mole, con un'amica, ma non avevo avuto il coraggio di salire sull'ascensore. Perché, vedete, quest'ultimo è letteralmente sospeso al centro della cupola e, credetemi, salirvi non è affatto un'esperienza per una fifona come me!

Le pareti sono trasparenti e fa veramente impressione! Ma col marito al seguito non ho potuto evitarlo. La vista non è male, ma complice l'imbrunire ed una certa foschia non si vede molto in là. E' comunque un'esperienza da fare.





Tornati a piano terra, cominciamo la visita del Museo vero e proprio. 
Se non ci siete mai stati, per capire, almeno un po', cosa sia visitare questo gioiellino, vi consiglio vivamente di recuperare un delizioso film di Davide Ferrario, "Dopo mezzanotte"




Il film, come il museo, è un inno immaginifico, caotico e affascinante al Cinema, alla sua magia e vitalità.
C'è tutto, dall'archeologia del Cinema sino ai giorni nostri. C'è anche l'arrivo del treno in stazione dei Lumière, uno dei primi fim proiettati.
Ci perdiamo in questo tour pieno di cimeli e Storia, di emozioni e fantasia sino alla grande rampa che corre quasi sino alla cupola ed ospita una mostra su "Metropolis", film del 27 di Lang dalla vicenda travagliata.
Sono ormai le 20.30 quando ci riposiamo esausti sulle poltroncine di velluto nell'atrio. Qualche secondo in più e mi sarei addormentata!
Ci dirigiamo verso il ristorante dove avrei voluto assaggiare finalmente la raclette, ma che, per una serie di incomprensioni con Luca, alla fine non avevo prenotato: errore!
Tutto pieno e io sono stanca ed affamata, oltre che molto delusa. Per fortuna dopo poco troviamo posto in una trattoria molto carina dove mi permettono subito di tappare il buco con qualche ottimo grissino al sesamo e dove gustiamo degli antipasti e dei primi veramente squisiti. Se vi capita, si chiama La Via Del Sale e vale davvero la pena.

Domenica mattina facciamo l'ultima abbondante colazione in hotel, molliamo i bagagli e ci avviamo verso il Parco del Valentino. Passeggiamo pigramente lungo il Po pasando sotto al Castello, sede della facoltà di Architettura, sino alla ricostruzione del borgo medievale. Io sono STANCHISSIMA..





Ci sono anche un sacco di scoiattoli, proprio come in America!


Dopo aver attraversato in lungo ed in largo il Parco ci accorgiamo che è praticamente mezzogiorno. L'idea sarebbe spostarci verso la GAM, ma non sappiamo dove e quando pranzare.
Alla fine decidiamo di incamminarci e poi si vedrà.
Arrivati alla Galleria d'Arte Moderna ci concediamo qualcosa da bere e poi cominciamo la visita.
Lo spazio espositivo è posto su due piani e diviso in 4 aree tematiche precise - Anima, Malinconia, Informazione e Linguaggio - ciascuna che ospita opere di artisti e periodi differenti, accomunati dal fil rouge prescelto. Un'idea interessante ed apprezzatissima.
Le collezioni comprendono artisti come Warhol, Vedova, Dix e molti altri.
Alcuni quadri sono di notevole impatto visivo.

Emilio Vedova, Immagine del Tempo 3V
(immagine tratta dal sito della GAM)

Tranquillo Cremona, L'Edera(immagine tratta dal sito della GAM)

Io e Luca abbiamo un ulteriore conferma del fatto che in effetti siamo più tipi da mostre moderne e contemporanee più che dai grandi classici...
Terminata la visita, per altro in un silenzio quasi perfetto e con pochissimi visitatori, ci dirigiamo verso Via Roma a cercare un po' di cibo, dato che ormai sono le 14.30.
Troviamo un self service ad hoc e verso le 15 ricominciamo la nostra peregrinazione fra le bancarelle dei libri. Intorno una miriade di persone e di saltimbanchi.



















Via Roma


La magia delle marionette...

In Piazza San Carlo ecco le bancarelle dei dolci dove vorrei comprare tutto ed alla fine non compro nulla. Però il cioccokebab mi rimane nel cuore!!

Non so se mi spiego...

Arrivati in Piazza facciamo un giretto nelle chiese gemelle e ci concediamo poi un salto anche in San Lorenzo, in Piazza Castello, dall'ingresso molto sotto tono, ma dagli interni stupendi.

Osservate bene la cupola, non notate nulla di particolare?
Li vedete? Occhi, naso e bocca spalancata in un mascherone quanto meno inquietante...

Lo splendido cinema Lux

Ormai sfatti ci riposiamo un po' in piazza Castello ed infine torniamo verso la stazione dove, puntualissimi, partiamo su di un Frecciarossa praticamente vuoto che ci riporta a Milano.
Da Domenica sera la febbre non mi molla e oggi la dottoressa mi ha affibbiato i soliti antibiotici e messa a casa in malattia sino a venerdì.

In definitiva Torino in sé non mi ha entusiasmata, ma sicuramente vanta alcuni musei eccezionali e va visitata con calma.
Adesso possiamo concentrarci sulla prossima meta: Parigi i primi di Novembre, mais oui! ^_^
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