giovedì 31 gennaio 2008

Posso dirlo? Secondo me la gente esce con lo stomaco ribaltato da Cloverfield non tanto per la paura, ma per quelle maledette camere a mano!
Se l'uscita forzata con vomitino da "L'esorcista" era per una violenza anche psicologica ai nostri poveri stomaci, stavolta a mio avviso tutto è giocato sulla sensazione di disagio e vertigine indotta dalle riprese stile videoclip youtube di uno schizofrenico.
Io sto male solo a vedere il trailer!!!!

mercoledì 30 gennaio 2008

W LA CICCIA! ;-)

Allora..è giunto il momento di urlarlo al mondo:
IO SONO PIGRA!
Sì, lo so, è deplorevole e incrina l'aura di perfezione che mi circondava, ma non potevo nascondermi oltre!
Vabbeh, ora scherzo (il Chipmunk obeso in cui mi identificavo pochi post più in giù poteva avervi già fatto intuire l'arcano), il fatto è che invece mi sono andata a mettere con un uomo ipercinetico ed ora mi tocca di andare in piscina e forse, orrore degli orrori, fare pure un minimo di dieta!!
Dovete sapere che da piccola sono sempre stata la classica cicciabomba; avete presente quelle bambine che sembrano dei maiali con la parrucca (nella fattispecie un caschetto alla Carrà inguardabile)? Ecco!! Per cui quando andavo in piscina ero sempre quella che:
- non riusciva a fare gli addominali (e i compagnucci di corso ridevano)
- non riusciva a fare i tuffi e prendeva sonore panciate (e i compagnucci se stavano a sbellicà)
- aveva la ciccia che usciva da tutte le parti (e i compagnucci mi schernivano)
- non aveva un minimo di resistenza (e i compagnucci mi affogavano quasi mentre mi sorpassavano)
Insomma, il mio ricordo del tempo speso in piscina è un tantinello angosciante.
Oggi non sono più cicciabomba, ma solo..come dire? Cicciotta? Morbida ai lati? Vabbeh, insomma, non penso che avrò compagnucci che mi sfotteranno, ma in ogni caso il senso acuto di disagio già mi ha presa alla gola.
Che strani che sono i piccoli traumi che ci tiriamo dietro dall'infanzia...
In ogni caso, siccome sono cocciuta e non voglio mandare l'uomo da solo, dovrò vincere queste seghe mentali e lavorare un po' per me e su di me.


....ma....NON NE HO VOGLIAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!

martedì 29 gennaio 2008

sterile citazionismo

"Non leggiamo e scriviamo poesie perché è divertente. Leggiamo e scriviamo poesie perché apparteniamo alla razza umana. E la razza umana è piena di passione. La medicina, il diritto, l'economia e l'ingegneria sono nobili occupazioni, necessarie alla sopravvivenza. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, queste sono le cose per cui vale davvero la pena vivere.
"(Dead Poet Society)

Mal di testa allucinante che non mi lascia libera di scrivere alcunchè.

lunedì 28 gennaio 2008

Ieri c'era Schindler's List.
"Il termine“Giusti tra le nazioni” indica i non-ebrei che hanno rischiato la propria vita per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista, dalla Shoah."
Mi piace l'idea di riconoscere un uomo come "giusto". Nessuna beatificazione, nessun santo in più in paradiso, semplicemente l'umanità nella sua veste più pura, capace di miracoli silenziosi e necessari.

venerdì 25 gennaio 2008

"(...) So while the world watches the turmoil in financial markets, Italians are consumed by yet another political crisis that is likely to produce real little change. Rest assured though, a solution will be found and soon we'll all have forgotten that there was a political crisis in Italy."
Ecco come si chiude l'articolo della CNN sulla nostra (ennesima) "crisi" di governo.
Non mi sento d'aggiungere altro.


Ieri una serie di notizie shock: il mio primo amore, quello dei vent'anni, quello che mi ha fatta penare per 4 anni della mia vita..mi ha detto che si è sposato sabato!
Al telefono, col suo solito fare da grand'uomo un po' scazzato, mi comunica che è convolato, che a luglio gli nascerà il primo figlio e che ha deciso di smettere di fare il camionista per aprire un agriturismo in toscana e dedicarsi alla sua famiglia lontano dalla città!
Così ti ritrovi un po' commossa a ripensare a quando avevi 17 anni e per la prima volta riuscivi a dire un ti amo che avesse davvero un senso ed un peso.
Pensi a quel ragazzo che per te rimarrà sempre un ventenne un po' sbruffone che ti portava a Montevecchia e che ti ha insegnato a guidare; a quel ragazzo che poi ti ha anche ferita, ma che sei riuscita a non odiare.
Pensi che anche tu, in realtà, hai quasi 26 anni, da quasi un mese convivi, lavori, ogni tanto ti spingi a fare progetti su una famiglia.. e allora ti rendi conto che la vita ti ha presa nel suo giro, che sei in corsa ormai e non ci sono più scuse, pochissime zone di sosta. Capisci che d' ora in poi puoi solo andare avanti, puoi solo crescere ed accettare ogni sfida.
Allora un po' mi son commossa, felicissima per il suo progetto, emozionata per quel bambino in arrivo, figlio di una persona che è stata importante, che ho amato e a cui auguro tutto il bene possibile.
E allora mi son sentita felice anche per me, perchè sono in piedi sulle mie gambe, perchè ogni tanto vacillo, eppure muovo i miei primi passi da "adulta", da chi inizia a plasmare la SUA vita.
e allora, semplicemente, in quel momento, sono stata pura gioia.

mercoledì 23 gennaio 2008

Mi si spacca in mano, in mezzo, senza esequie.
Osservo cercando il dolore ed ho troppe incertezze per non stringere i cocci.


Una volta, la notte, quando piangevo forte e non riuscivo a dormire, iniziavo a carezzarmi la testa ripetendomi che sarebbe andato tutto meglio...

martedì 22 gennaio 2008

E finalmente, dopo più di un anno, è uscita l'antologia di Apostrofo contenente la mia poesia..
http://www.terresommerse.it/shop/index.php?productID=82
Mi fa un po' impressione oggi perchè ormai non scrivo più da svariati mesi e mi domando se ha ancora un senso la mia presenza su quelle pagine.
Una poesia, qulla scelta, che non annovero fra le mie preferite, ma che aveva riscosso un certo consenso fra i miei affezionati lettori (i famosi 3 lettori, no? Beh, sì, anch'io li avevo!!).
Mah, ora devo solo decidermi ad ordinarlo giusto per avere nella mia biblioteca personale un piccolo riconoscimento del mio valore.
Sono così brava a buttarmi giù che ogni tanto mi farebbe bene anche ammettere di avere qualche qualità, quel famoso talento, dono più o meno divino, che andrebbe coltivato e che io, anche e soprattutto per sopravvivenza, ho lasciato avvizzire. Si tratterebbe ora, di dargli nuova struttura, nuove prospettive ed intenti..si tratterebbe di crescere, come sempre..

lunedì 21 gennaio 2008

Vi dirò..secondo me in un'altra vita ero una chipmunk!!
Sabato sera al cinema a vedere Alvin Superstar. La battuta memorabile di Theodore, mentre cerca di saltare nel cesto dove si sono già agilmente gettati i suoi fratelli: "aspettatemi.. io ho la ciccetta molle dei bambini!!!"..come non sentirmi chiamata in causa?!
A parte tutto, un film per bambini che mi ha intenerita non poco e che, lo ammetto, mi è piaciuto. A volte anch'io lascio da parte i polpettoni. O forse sto perdendo colpi?
Lunedì..modalità sopravvivenza..

venerdì 18 gennaio 2008

REGRESSIONE ADOLESCENZIALE



"(...) Hey, look at me. I'm not asking you for anything, when I say I love you it’s not because I want you or because I can’t have you. It has nothing to do with me. I love what you are, what you do…how you try. I’ve seen your kindness and your strength. I've seen the best and the worst of you, and I understand with perfect clarity exactly what you are. You’re a hell of a woman. You’re the one, Buffy."

Apologia di Spike.
Perchè amo Buffy The Vampire Slayer?
1) Perchè è un telefilm fondamentalmente pessimista che continua a mostrarci (seppur attraverso ingenue metafore di mostri, vampiri e quant'altro) quanto il mondo sia spaventoso, cattivo ed ingiusto. E non indora la pillola, non ti dice che poi tutti vivranno comunque felici e contenti. Bisogna sacrificare l'amore, accettare la perdita, crescere in fretta. Pochissime certezze, solo gli amici, ma anche quelli possono addirittura divenire nemesi.
2) Buffy non è perfetta, anzi: non è particolarmente intelligente e non accetta subito il suo ruolo. Buffy si innamora del suo lato oscuro, ha bisogno di specchiarsi nel suo doppio malvagio, in chi, in realtà, dovrebbe combattere. Ecco allora le sue storie con Angel, il vampiro con l'anima, e Spike, il vampiro col cuore; eccola che scivola, nelle ultime stagioni, verso quel buio affascinante..Si perde e si ritrova, soffre, si immola, e resta sempre in piedi.

3) Spike. Sì, lo ammetto, l'adolescente che è in me ancora gli sbava dietro.E se già me ne ero un po' innamorata nelle prime serie, quando ho iniziato a guardarmi le puntate in lingua originale, quando ho sentito la sua splendida voce..beh: persa! Spike è vittima di sè stesso, è il vampiro che SCEGLIE di amare. Vive l'ossessione d'amore e sa trasformarla in un sentimento che quasi lo distrugge. Resta accanto a Buffy sino alla morte, la ama e la odia. E' puro desiderio.

Perchè ho voluto tediarvi con sta pippa su Buffy? Non lo so..ma è il mio blog e ci scrivo ciò che mi pare! ;-P

giovedì 17 gennaio 2008

EQ

L'equilibrio è difficile da raggiungere.
In ogni cosa.
Stamattina facevo un confronto fra il film di Mizoguchi visto ieri sera, "Gli amanti crocifissi", e "Dolls" di Kitano.
Il primo mi ha infastidita col suo essere tremendamente didascalico, il secondo, che pur giudico un capolavoro, risulta a tratti ciò che può diventare l'Arte dopo un po' : un esercizio di stile.
Dove sta dunque il mezzo che decreta un equilibrio felice fra la metafora estetica e la fedeltà al verosimile?
Nei film amo la poesia e forse solo il Realismo riusciva a coniugare felicemente questi due aspetti così importanti.
C'è anche da dire che certe tematiche, ormai viste in ogni salsa, acquistano nuova luce e rinnovati colori proprio nel momento in cui ci si distacca dal contingente reale per giungere ad un piano più elevato. Allora il quotidiano si trasfigura e diventa altro.
Non che ce l'abbia con la realtà e con la sua rappresentazione, solo non mi esaltano le soluzioni semplici.
Del resto tutto è già stato scritto no? Forse è ancora la forma l'unico campo dove cercare la novità, lo spazio personale entro cui muovere le proprie idee.

Salvo un concetto che la mia anima romantica fa suo: la decisione di non morire, la scelta per la vita nel momento in cui ci si scopre amati. Un repentino eppure dolcissimo cambiamento nell'intento, nel modo di affrontare la vita e la morte. L'Amore può tutto, o quasi.

mercoledì 16 gennaio 2008

Buone abitudini

Iniziare la mattina con una poesia ed un piccolo commento mi mette di buon umore.
Nello specifico mi riferisco alle pillole che si trovano su City scritte da Lisa Corva
http://www.autori.diablogando.it/blog/corva/index.php
Da qualche giorno ho in mente di ritagliarmele e conservarle per i momenti bui.

Sto cercando di smettere di fumare. Qualcuno avrà forse notato il nuovo contatore inserito a piè di pagina: l'ho messo lì anche per spronarmi a non mollare. In realtà fumavo veramente poco, non più di 5 sigarette al giorno, ma ammetto che mi manca molto la pausa sizza la mattina e a metà pomeriggio per spezzare un po' il lavoro. In ogni caso il mio uomo non pensa possa davvero farcela perchè mi manca un po' la voglia..verissimo. Eppure sono cocciuta come un mulo a volte e, soprattutto, sono sicura di essere abbastanza forte per levarmi sto viziaccio di dosso.
Per ora resisto ed è da quando sono tornata da Lisbona che non tocco tabacco. Speriamo di farcela!!

mercoledì in attesa di scollettamento...

lunedì 14 gennaio 2008

" (...)
Così i bambini giocano
a non ridere per primi
guardandosi negli occhi
e alcuni sono così bravi
che diventano tristi per la vita intera"
(M. Mari)

Vorrei una poesia del corpo a volte, che rimescoli il sangue, mi prenda per i capelli e mi strattoni forte sino a farmi ballare il cervello dentro la scatola cranica.
Vorrei che la tristezza non fosse che uno stato innaturale da rigettare e non quel mantello stranamente caldo e familare con cui a volte amiamo coprirci per nasconderci al presente delle
nostre responsabilità.
L'imperativo di vivere che mi prende alla gola e mi affama di gioia mi spinge a credere sempre in qualcosa che verrà.
Fiduciosa attesa che mi premia, a volte, con la speranza.

E' la tua carne a dirmi chi sono, è il tuo amore la coperta che mi copre ora. Perchè la poesia, la leggo nei tuoi occhi ed è viva ed è vera..parole che si creano nuove, dal nulla, per me, spazio colmo di Noi.

Stamattina mi è mancato il suo abbraccio, il suo calore che mi ridà forma e vita, la mattina, che mi traghetta dal mondo dei sogni, dolcemente, nella realtà.

venerdì 11 gennaio 2008


Finalmente Venerdì!
Scollettamento avanzato, ma assolutamente non percepito! La voglia di starmene rintanata a casa è ai massimi storici e non vedo l'ora che siano le 18! Programmi per la pausa pranzo: andare da Salvo, l'untissimo bar dietro l'ufficio, e farmi una bella pasta al pomodoro mentre mi leggo in santa pace Harry Potter! Nonostante l'avessi praticamente finito in inglese, me lo sto rileggendo tutto anche in italiano per essere certa di non aver perso nulla..e anche perchè mi diverte sempre.

Mezza discussione con un vecchio amico che si lamenta per la mia misantropia..

Te ne stai lì, in mezzo alla gente, in mezzo alle parole che si susseguono rimbalzando spesso senza un vero senso.. te ne stai lì e pensi a tutt'altro, ma sorridi...Quanto odio il divertimento comandato.

giovedì 10 gennaio 2008

La sottile linea rossa



La malattia clinica, la p a z z i a, il diverso, ciò che viene rifiutato, ciò di cui si ha paura, il buio, uno sguardo vacuo...sono tutte cose che da qualche anno mi affascinano.Non che sia sempre stato così, essendo io la regina della norma e del lecito limite invalicabile.
Poi si cambia perchè la vita ti sporca e si sporca.
Chi conosce Artaud? Io no. Non posso dire di aver letto molto di lui e la mia memoria a capienza ridotta non aiuta. Però.
Però ho visto i suoi occhi, occhi d'animale in gabbia, occhi un attimo prima lucidi, teneri ed un attimo dopo folli tanto che paiono urlare.
Ho visto i suoi disegni, ho avvicinato il naso alle teche contenenti i suoi scritti sino ad appannare il vetro, cercando i segni della malattia, da brava aspirante grafologa.
Poi tutto implode in quella devastante trasformazione fisica subita con l'elettroshock ed il suo corpo - quel corpo posta a centro della sua teoria teatrale - si rinsecchisce, si perde. E muore.
Muore con una scarpa in mano.

Ieri sera, all'Arsenale, l'ennesimo splendido spettacolo. 4 donne dominano la scena e diventano, a coppie, specchio della mente di due geni, Artaud e Van Gogh, e della società muro che giudica ed etichetta.
La contestazione è antica: chi è il pazzo? Chi può dare un nome alla sua condizione?
Lasciando da parte le solite accuse alla psichiatria, i soliti luoghi comuni, ciò che mi resta è la sensazione di una sorta di dialogo a posteriori fra due anime gemelle.
Artaud SA Van Gogh, percepisce in lui una grandezza così semplice nel modo più genuino, come se fluisse dalla stessa mente del pittore, come se i suoi quadri gli parlassero.
Van Gogh, il suicidato dalla società. E così probabilmente si sentiva anche Antonin e il suo saggio è così lucido e profondo che non puoi non pensare che il pazzo non sia chi non riesce ad ascoltare le sue parole, chi non riesce ad intuirne la potenza.
Tutti siamo intrappolati in una rete di giudizi e pregiudizi, di nomi e categorie, di paure e conformismi. Ma dimentichiamo troppo spesso che noi tutti, come diceva Gandhi, non vediamo le cose come SONO, ma vediamo le cose come SIAMO, e la realtà è un assoluto relativo..

..e la pazzia è la sottile linea rossa che non vediamo finchè non ci disturba.

martedì 8 gennaio 2008

Una
nessuna
e
centomila
mi confondo
con il cielo
e con il fango...

A volte ci si domanda ancora chi siamo. Non ho mai capito cosa significhi, se è un passaggio obbligato di punti d'esistenza che vogliono essere svolte o soste, nel cammino quotidiano.
Mi trovo ancora confusa nelle parole, al pensiero, ma non riesco più a perdermi del tutto nella mia incertezza.
Ci sono risposte che non hanno senso eppure ci attirano come fossero essenziali. Eppure - forse -l'essenziale non visibile sta nell'inespresso dentro noi.


lunedì 7 gennaio 2008

2008

All'inizio di ogni nuovo anno ho sempre l'imprssione di avere parti già scritte di un copione davanti a me, sorta di canovaccio cui dare forma.
Tornata al lavoro con una fastidiosa influenzetta senza febbre, ma con tante rogne, che si traduce in una assoluta mancanza di voglia di lavorare.
Il 2008 mi ha vista già alla punta estrema del continente europeo, Cabo de Roca, con le sue scogliere a 140 metri a picco sull'Oceano Atlantico.. FAVOLOSO!!
Non ho sogni nel cassetto, perchè non mendico più la felicità..in un qualche modo sono andata a prendermela.

La notizia felice del giorno è invece che pare sia stata scelta come testimone di nozze di mio cugino assieme a mio fratello. Questo, tra le altre cose, comporta la ricerca di un vestito quanto meno carino per non far la solita figura da ciofeca: sarà un'impresa ardua, ma ce la farò!
In ogni caso sono proprio contenta!!

Rinnovo i miei auguri di BUON 2008 a tutti!
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