martedì 31 marzo 2009

Riprendersi dal passaggio all'ora legale mi sembra ancora autopia. Il sonno è pesante e non mi abbandona mai.
Forse è anche il tempo, uggioso, grigio: molto milanese insomma.
Ieri ho fatto il mio primo bracciale col cavetto e devo dire che sono molto soddisfatta. Volevo seguire uno schema, ma poi sono andata molto a caso ed il risultato mi piace assai. Quanto prima spero di potervelo postare insieme al mio nuovissimo porta orecchini (che altro non è che un pannello di siguro con tanti spilli colorati). ^_^
Stasera mi aspetta il solito covone di roba da stirare..'na voja!
Ecco, stirare di solito non mi dà molto fastidio, anzi, tutto sommato mi rilassa pure, ma ammetto che farlo dopo la giornata lavorativa diventa un pochino pesante a volte.
Mancano meno di 2 settimane al mio compleanno e ancora non so come, dove nè con chi lo festeggerò. E poi domani siamo al secondo anniversario...che roba!
Vabbeh, tutto questo per dire che il tempo passa, mannaggia a lui..ed è ora di mettermi a lavorare.
Buon martedì a tout le monde

lunedì 30 marzo 2009

Rassegna(ta) stampa

Sabato mi hanno detto una cosa che mi ha fatta rabbrividire.
Stavo parlando del mio blog e del fatto che mi fossi accorta che la maggior parte delle etichette riporta post politici. La cosa mi stupisce abbastanza poichè non sono mai stata molto ferrata sulla materia, ma ultimamente, in effetti, mi sento molto più coinvolta e cerco di informarmi e, di riflesso, informare con questo strumento i miei 4 lettori.
I miei interlocutori mi hanno ammonita: "attenta a ciò che scrivi..non si sa mai chi legge e chi ti può schedare".
Queste affermazioni mi hanno un po' scossa ed ho ribattuto che mi sento ancora in democrazia e voglio, finchè posso, esprimere liberamente il mio pensiero/sconcerto tutte le volte che posso.
Gli allarmismi non mi sono mai piaciuti, ma che qualcuno si senta così minacciato mi dà da pensare.

Tanto per rimanere in tema vorrei sottoporre alla vostra attenzione una mia piccola rassegna stampa.

Da L'Unità una "bella" riflessione sul popolo italico:
"(...) Gli italiani stanno con chi vince. È una storia antica. Francia o Spagna. Gli italiani - la maggioranza degli italiani - acclama il vincitore: il suo potere, la sua corte, si lascia accarezzare dai tentacoli lunghissimi che tintinnano denaro, occasioni, opportunità, promesse. Cerchi concentrici di benefici a cascata, dalla sorgente fino all’ultimo rivolo. Gli italiani hanno famiglia. Stare al sole conviene, chiunque abbia buon senso capisce che è meglio di rabbrividire all’ombra. Si spostano rapidi, a volte - nella storia - hanno cambiato colore in un giorno. Non tutti certo. Naturalmente non tutti: moltissimi però. «Siamo il 44 per cento», dice ora l’onnipotente dal palco. Se anche fosse il 40 o il 38 non cambierebbe molto. È vero: sono passati 15 anni dalla discesa in campo, non un giorno, ma quel che è successo è questo. Qui non c’è più il partito di plastica della fondazione, i venditori di Publitalia e i dirigenti della Standa. Non c’è più lo scheletro d’acciaio messo su da Scajola con le tessere di quelle che furono i resti della Dc e del Psi. Non c’è solo il Sud degli apparati, il Nord delle fabbriche, la nomenklatura degli aspiranti potenti.
Nel padiglione 8, oggi, c’è un pezzo importante di paese reale - pochi i vecchi, molti i nati e cresciuti nel frattempo - che crede e acclama il profeta della Terza Ricostruzione. «Missionari della libertà» che dalla missione hanno e avranno solo da guadagnare (...)"

In seguito al congresso della Magistratura tenutosi in questi giorni, sullo stesso giornale si legge:
"(...)Il futuro e l’azione di Md vanno quindi ricercate nelle sette pagine del documento che scandiscono le linee guida della corrente. La premessa è un manifesto politico: «Nel nostro paese sono in corso da tempo e in forma sempre più grave attacchi all’assetto costituzionale dello stato repubblicano». Seguono gli esempi: «Il disegno di legge sul testamento biologico è in aperta violazione dei principi universali della libertà personale e dell’autodeterminazione dell’individuo»; il progetto di riforma delle intercettazioni «pregiudica l’efficacia dell’azione investigativa e mette in discussione la libertà dell’informazione»; le norme sui clandestini «espellono dalla moderna concezione di cittadinanza il diritto primario e universale alla salute, ad avere un’identità e ad essere titolare di diritti». Vengono messi in discussione il diritto allo sciopero e il sistema della contrattazione collettiva, «tutela inderogabile delle condizioni del lavoratore». Mentre, si legge ancora, «lo spazio privatissimo del corpo umano viene pubblicizzato, lo spazio pubblico viene all’inverso privatizzato destinandosi la tutela della sicurezza all’opera dei volontari delle ronde». Poi l’accusa, netta, senza ombre, «alla politica di maggioranza che promuove momenti di rottura della legalità costituzionale».
Un manifesto molto chiaro. Politico oltre che giudiziario. Lontanissimo da quello pronunciato da Berlusconi nel giorno in cui è diventato re del suo popolo.
29 marzo 2009"

Allarmanti le dichiarazioni tratte dal discorso del Premier che si leggono sul Corriere della Sera:
"«La Costituzione - continua Berlusconi - assegna al presidente del Consiglio dei poteri quasi inesistenti. In altri Paesi, invece, il premier ha poteri veri: in Italia ahimè ha solo poteri finti e così il governo non può intervenire con prontezza e lo Stato non può funzionare. Il Paese ha bisogno di governabilità"
Dove lo "svecchiamento" della Costituzione auspicato non è altro che un attacco alla democrazia.

L'unico che, e odio dirlo, pare alzare la testa, quanto meno sul testamento biologico, è Fini, sempre dal Corriere:
"(...) Pur riconoscendo di essere «in posizione minoritaria», Fini ha rivolto una domanda precisa ai seimila delegati presenti al padiglione 8: «Siamo proprio sicuri, amici del Pdl, che il ddl sul testamento biologico approvato al Senato sia davvero ispirato alla laicità? Perché una legge che impone un precetto è più da Stato etico che da Stato laico», ha detto il presidente della Camera, invitando il Pdl a discuterne e affermando che per le istituzioni «è un obbligo essere laiche». «La laicità - ha aggiunto - è separazione delle due sfere, dello Stato e della Chiesa»."

E sul testamento biologico è bene ascoltare anche la voce dei preti che non ci stanno e sanno anche loro pensare con la propria testa, per fortuna, firmando una lettera su MicroMega emblematica e assai interessante:
(...)La morte è un appuntamento naturale a cui tutti siamo chiamati; per i credenti poi è il vertice della vita vissuta, la soglia che introduce all’eternità. La decisione di porre fine ad una parvenza di esistenza è di pertinenza esclusiva della persona interessata che ha il diritto di esporla preventivamente in un testamento, oppure alla famiglia di concerto con il medico che agisce in scienza e coscienza. Con la forza della ragione e la serenità della fede ci opponiamo ad un intervento legislativo che mortifichi la libertà di coscienza informata e responsabile in nome di principi che non sono di competenza dello Stato e tanto meno di un governo o di un parlamento che agiscono in modo ideologico sull’onda emotiva e la strumentalizzazione di una dolorosa vicenda (Eluana Englaro). Come credenti riteniamo che chiunque come è stato libero di vivere la propria vita, così possa decidere anche di morire in pace, quando non c’è speranza di migliorare le proprie condizioni di esistenza umana."

Concludo rimandandovi ad un articolo di Eric Arends, corrispondente del Volkskrant a Roma, del 28 Marzo che trovo particolarmente interessante.

E buon lunedì a tutti.

venerdì 27 marzo 2009

Il grido

Volevo parlarvi del Meneghino, il nuovo treno della metro milanese tanto osannato che però parte con le porte aperte, ma stamattina ciò che mi colpisce (e lo fa forte) è la notizia che il il testo del ddl Calabro' sul testamento biologico è stato approvato al Senato ed ora passa alla Camera.
Ne avevo già parlato e potete recuperarvi il testo intero del documento approvato qui, ma ci tengo a sottolineare ancora i seguenti punti:

ART. 1 (Tutela della vita e della salute)
1. La presente legge, tenendo conto dei principi di cui agli articoli 2. 13 e 32 della Costituzione:
a) riconosce e tutela la vita umana, quale diritto inviolabile ed indisponibile (ovvero: la tua vita NON è TUA!), garantito anche nella fase terminale dell'esistenza e nell'ipotesi in cui la persona non sia piu' in grado di intendere e di volere, fino alla morte accertata nei modi di legge
f) garantisce che in casi di pazienti in stato di fine vita o in condizione di morte prevista come imminente, il medico, debba astenersi da trattamenti straordinari non proporzionati, non efficaci o non tecnicamente adeguati rispetto alle condizioni cliniche del paziente o agli obiettivi di cura (è evidente che questo vuol dire tutto e niente e sta a discrezione del medico).

ART. 2 (consenso informato).
1. Salvo i casi previsti dalla legge, ogni trattamento sanitario e' attivato previo consenso informato esplicito ed attuale del paziente (ma se leggete gli altri commi capirete bene che tale consenso non vale in caso di anche solo momentanea incapacità di intendere e volere) prestato in modo libero e consapevole.
8. Qualora il soggetto sia minore o legalmente incapace o incapace di intendere e di volere e l'urgenza della situazione non consenta di acquisire il consenso informato cosi' come indicato nei commi precedenti, il medico agisce in scienza e coscienza, conformemente ai principi della deontologia medica nonche' della presente legge.
9. Il consenso informato al trattamento sanitario non e' richiesto quando la vita della persona incapace di intendere o di volere sia in pericolo per il verificarsi di un evento acuto.

ART. 3 -(Contenuti e limiti delle dichiarazioni anticipate di trattamento)
1. Nella Dichiarazione Anticipata di Trattamento il dichiarante esprime il proprio orientamento in merito ai trattamenti sanitari in previsione di un'eventuale futura perdita della propria capacita' di intendere e di volere.
2. Nella dichiarazione anticipata di trattamento il soggetto, in stato di piena capacita' di intendere e di volere e in situazione di compiuta informazione medico-clinica, dichiara il proprio orientamento circa l'attivazione o non attivazione di trattamenti sanitari, purche' conformi a quanto prescritto dalla legge e dal codice di deontologia medica
3. Nella dichiarazione anticipata di trattamento puo' essere esplicitata la rinuncia da parte del soggetto ad ogni o ad alcune forme particolari di trattamenti sanitari in quanto di carattere sproporzionato o sperimentale (e così escludiamo l'alimentazione forzata).
5. Anche nel rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilita', fatta a New York il 13 dicembre 2006, alimentazione ed idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze fino alla fine della vita. Esse non possono formare oggetto di Dichiarazione Anticipata di Trattamento (evidente legge ad hoc post caso Eluana).

ART. 4 - (Forma e durata della dichiarazione anticipata di trattamento).
1. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non sono obbligatorie. Sono redatte in forma scritta con atto avente data certa e firma del soggetto interessato maggiorenne, in piena capacita' di intendere e di volere dopo una compiuta e puntuale informazione medico clinica, e sono raccolte esclusivamente dal medico di medicina generale che contestualmente le sottoscrive.
3. Salvo che il soggetto sia divenuto incapace, la Dichiarazione anticipata di trattamento ha validita' per cinque anni (spiegatemi che senso ha dare una scadenza?? Non sarebbe più intellegente prevedere semplicemente la possibilità, ovviamente, di cambiare idea e solo in quel caso apportare modifiche?), che decorrono dalla formulazione dell'atto ai sensi dell'art. 4 comma 1 termine oltre il quale perde ogni efficacia. La dichiarazione anticipata di trattamento puo' essere rinnovata piu' volte, con la forma e le modalita' prescritte dai commi 1 e 2
6. In condizioni di urgenza o quando il soggetto versa in pericolo di vita immediato, la dichiarazione anticipata di trattamento non si applica.

ART. 7 - (Ruolo del medico).
1. Le volonta' espresse dal soggetto nella sua dichiarazione anticipata di trattamento sono prese (......) in considerazione dal medico curante che, sentito il fiduciario, annota nella cartella clinica le motivazioni per le quali ritiene di seguirle o meno (insomma..non servono a nulla!).
2. Il medico non puo' prendere in considerazione indicazioni orientate a cagionare la morte del paziente o comunque in contrasto con le norme giuridiche o la deontologia medica. Le indicazioni sono valutate dal medico, sentito il fiduciario, in scienza e coscienza, in applicazione del principio dell'inviolabilita' della vita umana e della tutela della salute, secondo i principi di precauzione, proporzionalita' e prudenza.
3. Nel caso di controversia tra fiduciario ed il medico curante, la questione e' sottoposta alla valutazione di un collegio di medici composto da un medico legale un anestesista-rianimatore ed un neurologo, sentiti il medico curante e il medico specialista della patologia.
Tali medici sono designati dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero o della azienda sanitaria locale di competenza.
Il parere espresso dal collegio non e' vincolante per il medico curante (ancora una volta una procedura inutile insomma), il quale non e' tenuto a porre in essere prestazioni contrarie alle sue convinzioni di carattere scientifico e deontologico.

Oltre a tutto ciò mi pare doveroso segnalare quanto scritto su Repubblica da un giornalista che stimo molto, Corrado Augias:
"Mercoledì in Parlamento il senatore Marino ha chiesto in aula al ministro Sacconi e al presidente Schifani di far comparire sul sito del Ministero, quale che sarà il testo finale della Legge sul testamento biologico, tutte le informazioni necessarie per orientare i cittadini. La risposta sarebbe forse stata favorevole se la sottosegretaria Roccella non fosse insorta reclamando a gran voce il "no". No è stato. Quando si arriva al limite di negare ai cittadini le informazioni utili a usufruire di un diritto, è chiaro che si è giunti ad un'atmosfera degna di una dittatura."
(Corrado Augias, laRepubblica 26.3.2009)

Un testamento insomma inutile che può essere ignorato a discrezione del medico curante e che prevede cose abominevoli: ad esempio "(...) se adesso il medico può decidere in alcuni casi (come nei malati di tumore che non possono più assimilare niente) di sospendere la nutrizione perché è dolorosa o accelera la morte del paziente, con la nuova legge non potrà più farlo"
(City, 27/03/09)

Mi viene voglia di urlare, di gridare che questo non è il Paese dove voglio vivere, che la mia vita non è INDISPONIBILE, ma è MIA e se io fossi atea (E NON LO SONO!) voglio la libertà di decidere cosa sarà del mio corpo a dispetto del credo di una religione che non sento mia.
Questa è una legge assolutamente non laica e dimposta da un potere ecclesiastico al tramonto che per paura diventa sempre più repressivo e integralista, senza alcun rispetto per l'individuo. E pensare che Gesù Cristo è morto in Croce proprio per l'Uomo..

giovedì 26 marzo 2009

Yeah! Ecco gli ultimi lavori.
Vi annuncio intanto che sto cercando di fare un braccialetto anche all'uomo che ieri sera, dopo che son diventata scema per disfare una vecchia collana e reinfilare le perline per lui mi ha fatto notare che lo trovava poco virile e che preferiva aspettare una mia più consona ispirazione macha.
Meno male che sabato vado da Maver coi suoi sconticini!!
Inolte oggi spero di riuscire a procurarmi la famosa porzella a cui giro intorno da un po'. Dato che persino col DAS facevo schifo ho i miei dubbi che riusicrò a far qualcosa di decente, ma almeno avrò tentato!
Bien, ecco quindi le ultime fatiche di ieri sera:

Ispirata da Alessia...pessimo risultato purtroppo!


Semplicissimi: li adoro! Notare le spirali perfette!


Etnici


Forse troppo giovanili..perfetti per la disco! ^_^


Anche questi più adatti ad una ragazzina..

Ormai un mio "classico", ma su variante argento con monachella grande

Effetto un po' "antico" per via dei colori autunnali. Mi piacciono molto..


Questo è quanto.
Ieri sera ho cercato di guardare tutto lo speciale su Saviano senza successo. Sono arrivata sino al confronto con Auster e Grossman, ma son crollata subito dopo.
Grazie a Dio fanno ancora qualche buona trasmissione in prima serata...peccato io entri in coma intorno alle 22!!! :-(

mercoledì 25 marzo 2009

Grazie Debora

Guarda caso è stata una donna a parlare. Sarò un po' "di parte", ma secondo me ci vogliono dei coglioni metaforici che gli uomini spesso non hanno per prender posizione.
Debora Serrachiani, avvocato udinese, non ha risparmiato nessuno.
nel suo discorso, il 21 marzo, ha espresso le perplessità e i dubbi di chi “nonostante tutto” continua a credere nel progetto del Partito Democratico.
"Nel corso del suo intervento, durante il quale - come ha detto lei stessa - “ne aveva per tutti”, la Serracchiani ha ribadito al segretario Dario Franceschini un concetto fondamentale che risponde a molte critiche rivolte al suo partito: “La diversità è la ricchezza del nostro partito, ma io chiedo al nostro partito di imparare a votare, di imparare ad assumere decisioni, se è necessario anche solo a maggioranza, se è necessario anche lasciando a casa qualcuno.” (da Liquida)
Ora, per chi volesse vedersi l'intervento lo trovate qui.
Per gli altri ecco una trascrizione dei punti salienti toccati dalla Serrachiani ed ampiamente condivisi da chi scrive questo blog:

(...) Io mi permetto, anche per non essere ripetitiva, di dire al mio segretario alcune cose che secondo me forse lui avrebbe dovuto e deve sottolineare con maggiore fermezza.(...)Io credo che il problema di questo partito non sia stato Walter Veltroni, io credo che sia mancata la leadership intesa come il mezzo per una linea politica di sintesi, una linea politica che pur nella più ampia discussione nella più approfondita mediazione che è necessaria in un partito grande come il nostro però, alla fine, deve arrivare alla sintesi e la sintesi è mancata. La verità. E quindi io chiedo al segretario di dirci convintamente che questo cambiamento che noi abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Walter Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo ma è una strategia, abbiamo cambiato strategia, abbiamo una linea politica di sintesi, questo io chiedo al mio segretario. Questo chiedo, perché siamo apparsi come un partito lontano dalla realtà, dalle cose reali, non siamo stati capaci ciascuno di parlare oltre il proprio elettorato.Mai una parola chiara, mai una linea netta e soprattutto mai una linea unica. E’ per questo motivo che i nostri elettori, io dico per disperazione e per assenza di alternativa, hanno votato e votano Di Pietro che è a capo di un partito fai da te, personale e personalista, che con il centro sinistra non ha nulla a che vedere e il problema non è stato quello di averlo scelto come nostro alleato, ma è stato quello di avergli fatto fare da solo l’opposizione su temi che ci appartengono, come il conflitto di interessi e la questione morale. Io l’ho detto più volte a Udine: la differenza tra noi e l’Italia dei Valori sta nel fatto che noi parliamo in tanti e iniziamo sempre i nostri discorsi con "Io", loro aprono i discorsi solo in due modi: "Berlusconi ha detto", "L’Italia dei Valori dice".La differenza è enorme si vede! La diversità è la ricchezza del nostro partito, ma io chiedo al nostro partito di imparare a votare, di imparare ad assumere decisioni, se è necessario anche solo a maggioranza, se è necessario anche lasciando a casa qualcuno. Io dico che dobbiamo imparare a parlare unitariamente da PD, è giusto il dissenso, è giusta la scelta di coscienza, ma la libertà di coscienza non deve essere il paravento dietro il quale nascondersi quando non siamo uniti. E dobbiamo smetterla di pensare che il nostro problema sia soltanto come comunichiamo ai giornali perché non è così, ci mettiamo molto del nostro. Faccio un esempio su un argomento come quello del testamento biologico: è giusta la libertà di coscienza, ma quando c’è una posizione prevalente all’interno del partito democratico questa deve avere il giusto riconoscimento, perchè altrimenti si finisce con il parlare solo della posizione di dissenso e non di tutte le altre, si finisce con il guardare l’astensione e non la compattezza del gruppo, quindi trovo, segretario glielo dico veramente con grande semplicità, trovo che sia un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo alla commissione sanità del senato chi non è portatore della posizione prevalente. Lo dico! No, siccome... scusate... siccome ne ho una per tutti, dico anche che non si può decidere di dialogare con un partito ... all’opposizione, alla vigilia della presentazione degli emendamenti al DDL Calabrò, frutto di un’ulteriore mediazione come sono stati definiti, che hanno il plauso entusiasta di quel leader e il giorno dopo pensare che non ci siano illazioni sul giornale: è assurdo!!! È folle!!! Cosi come trovo che sia intollerabile che il partito dia il mandato all’allora vice segretario per chiudere la trattativa sullo sbarramento alle europee e che poi vi siano critiche sulla scelta il giorno dopo sul giornale sull’assunto che non si hanno incarichi di partito e quindi si può dire quello che si vuole perché si è iscritti al PD. La verità è che, in questi pochi mesi di vita del partitodemocratico, almeno io ho avuto la netta impressione che l’appartenenza al nuovo partito fosse sentita molto di più dalla base che dai dirigenti. Noi dobbiamo superare i protagonisti e i personalismi ed avere una nostra politica che sia nuova e se necessario rinnovata. Abbiamo bisogno di una nuova generazione politica che non è solo una questione anagrafica ma è una questione di mentalità una mentalità che non sia ancorata alla difesa dell’identità ma votata alla costruzione convinta del partito democratico. Una mentalità che è difficile riscontrare, io lo credo, in quelli che per anni hanno vissuto come ad opposte fazioni e che non è detto che esista in coloro che indichiamo come dirigenti solo perché sono giovani o perché sono figli di. Non basta, non basta, ci illudiamo se crediamo che il cambiamento avvenga spontaneamente, noi dobbiamo conquistarlo. (…) e visto che mi state ascoltando adesso io voglio dirvi questo: che noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che crede che la sicurezza si possa realizzare affidandola a dei politicizzati che si mettono a fare gli sceriffi, noi non possiamo riconoscerci in chi pensa che gli immigrati siano i criminali. Noi non possiamo riconoscerci in un Paese che non investe nella scuola nell’università e nella ricerca. Noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che pensa di superare la crisi economica solo prendendola più allegramente. Noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che pensa che i propri lavoratori siano dei fannulloni e che i medici debbano denunciare i propri assistiti. E noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che non si preoccupa di quei bambini che rischiano di essere bambini non esistenti, bambini che non potranno essere registrati. Io quel paese non lo voglio. Noi non ci dobbiamo riconoscere in questi. E noi, dico segretario, non ci possiamo riconoscere in un Paese che non tassa i più ricchi solo perché pensa che siano troppo pochi! E dico, segretario, che non ci riconosceremo in un partito che non capisca quanto sia importante tornare a parlare agli italiani con una voce sola. Questo noi lo pretendiamo!!! Noi a Udine abbiamo fatto 7 circoli, abbiamo la fortuna di essere al governo della città perché abbiamo vinto le elezioni, raro, rarissimo caso!!! Io sono segretario di un partito vivace, generoso, che si è dimostrato veramente lucido, compatto e generoso nell’accogliere Eluana Englaro. Devo dire però che a livelli superiori non abbiamo avuto la stessa accortezza e necessità di silenzio. Noi abbiamo tenuto, il comune di Udine, la linea del silenzio, proprio per evitare che qualcuno si potesse sentire al di fuori del nostro partito. Esponenti a livello superiore hanno ritenuto che questo non fosse opportuno e solo per avere il trafiletto sul giornale, un giornale di provincia, che leggeranno che solo poche persone, io, mia nonna, mia zia, solo per fare quello fosse necessario dire io ci credo perché, perché devo pensare che uno ha diritto di morire o di vivere come meglio crede. No, non hai quel diritto! Te lo dice la Costituzione quello che devi fare. Fermati li! (...)

STANDING OVATION

martedì 24 marzo 2009

Spring Time

Questa settimana sarà tremenda e penso avrò poco tempo per scrivere o darmi alla creatività in qualsiasi sua forma.
La primavera, la mia stagione, è arrivata, ma oggi il vento ha coperto il cielo limpido di stamattina con dei nuovoloni bigi.
Il glicine che sovrasta l'ingresso del nostro ufficio mostra le prime gemme e so già che esploderà all'improvviso, quando meno ce lo aspettiamo.
Mi ricordo che la mattina, mentre aspettavo l'autobus per andare a scuola, guardavo i primi germogli sull'arbusto accanto alla fermata e pensavo a mia madre che si chiama Gemma, ed al suo nome prezioso che sa di nascita e di speranza.
Mi capita ancora, lo ammetto..
Primavera significa anche il risveglio del motociclista ovviamente. Luca ha finalmente acceso la moto sabato e so che tempo un mesetto mi toccherà patire ancora le gioie del viaggio sulla due ruote. Un po' ne ho voglia ovviamente, ma so già che, dopo i primi 100 Km, mi darò della stupida come al solito e rimpiangerò i morbidi sedili dell'auto e la musica sparata a tutto volume nell'abitacolo.
Quest'anno la meta delle nostre motovacanze estive dovrebbe essere la Francia, sù fino in Normandia. L'itinerario è già pronto e sono i soliti 2000 e passa Km, ma dobbiamo ancora prender la decisione definitiva e cominciare a cercare gli alberghi. L'organizzazione è la parte più divertente per me, forse per la mia mania di avere sempre tutto sotto controllo, non lo so. Luca invece, che è un vero centauro, andrebbe volentieri alla "sperinDio" o anche "allacazzodicane", ma siamo, come ogni coppia che si rispetti, giunti al giusto compromesso che non scontenti troppo nessuno dei due. ^_^
Altra grande notizia di oggi è che il mio papà è riuscito a procurarmi 2 biglietti AGGRATISSS per il concerto degli U2 a San Siro! Terzo anello, ovviamente, ma vuoi metter la soddisfazione di non pagare tutti quei soldi??!
Come se non bastasse ieri ho anche vinto 2 ingressi alla mostra su Marinetti e mi son portata a casa 2 biglietti a prezzo ridottissimo per lo spettacolo di Dario Fo "Sottopaga non si paga" questo venerdì!
In tempi di crisi, l'unica cosa a cui non rinuncio volentieri è proprio la cultura e riuscire ad accedervi a prezzi scontati è sempre una bella soddisfazione!
Direi che questo è quanto. Spero di riuscire a scrivere qualcosa di più ispirato nei prossimi giorni!
Buon martedì a tout le monde!

venerdì 20 marzo 2009

Approfondiamo

Torniamo a parlare del Papa.
Le sue affermazioni hanno generato un certo sdegno e molte polemiche. Io stessa non ho potuto fare a meno di riportare un commento alle esternazioni in merito all'uso del profilattico qualche post fa.
Oggi, grazie a Luca, son capitata su un sito che probabilmente non avrei mai guardato nemmeno per sbaglio dato che presenta idee un tantino di parte..intendo la parte che non sento troppo mia e con cui spesso sono in disaccordo.
Ad ogni modo il pensiero critico si basa anche e soprattutto sul confronto dei punti di vista e, il più possibile, sulle fonti, per cui mi sono andata a sbirciare l' "altra campana" per capire meglio la faccenda.
Io penso che, e l'avevo già scritto, il condom non costituisca la soluzione al problema, ma che affermarne la dannosità sia un atteggiamento tipico della Chiesa che batte sempre sullo stesso chiodo.
A riguardo, comunque, trovo interessante la seguente testimonianza:

"(...)
- Bisogna innanzitutto partire dal fatto che bisogna essere educati, anche nel vivere la sessualità. Ma l’educazione riguarda innanzitutto la scoperta di sé stessi: la persona che è cosciente di sé, sa che ha un valore che è più grande di tutto. Senza la scoperta di questo valore – di sé e degli altri – non c’è nulla che tenga. Anche il preservativo, alla fine, può essere usato bene solo da una persona che abbia scoperto qual è il valore dell’umano, se ama veramente, e se è amato. Si pensa forse che dove il preservativo viene distribuito non prosegua il contagio dell’Aids? E poi in certi casi il discorso del preservativo, nelle condizioni in cui ci troviamo, può sembrare a tratti anche ridicolo.
- In che senso?
- Pochi giorni fa, ad esempio, abbiamo fatto vedere alle nostro donne che cos’è il preservativo, spiegando anche le istruzioni per l’uso: prima di usarlo bisogna lavarsi le mani, non ci deve essere polvere, deve essere conservato a una certa temperatura. Sono state loro stesse a interrompermi: lavarsi le mani, quando per avere un po’ d’acqua dobbiamo fare venti chilometri a piedi? E poi la polvere: anche qualche granello può essere pericoloso e rischiare di strappare il preservativo. Ma queste donne spaccano le pietre dalla mattina alla sera, e hanno la pelle delle mani screpolata e dura come la roccia! Per questo dico che si parla senza minimamente conoscere il problema e la condizione in cui ci troviamo"

Il giusto sta, come sempre, nel mezzo.
OVVIO, quindi, che il preservativo non costituisca CURA e che vada accompagnato da un'EDUCAZIONE massiccia, capillare e costante che riesca a toccare quante più persone possibili. Detto ciò, il solo approccio comportamentale al problema evidentemente non basta, anche se è essenziale.
In un altro articolo si cita il discorso del presidente Ugandese Yoveri Museveni che nel 1992 al congresso Mondiale sull’ AIDS a Firenze affermò: «In paesi come i nostri, dove una madre spesso deve camminare per 40 km per ottenere un’aspirina per il figlio malato o 10 km per raggiungere l’acqua, la questione pratica di garantire una costante disponibilità di preservativi o il loro uso corretto non potrà mai essere risolta. Io credo che la miglior risposta alla minaccia dell’AIDS consista nel riaffermare pubblicamente e chiaramente il rispetto che ogni persona deve al suo prossimo. Dobbiamo educare i giovani alle virtù dell’ astinenza, dell’ autocontrollo e del sacrificio che richiede innanzitutto il rispetto per gli altri».
Il problema del rispetto è importantantissimo.
A volte ci basiamo sulla realtà che conosciamo nell'esprimere giudizi e non ci rendiamo conto che il Mondo è troppo vasto per essere letto in una sola ottica.
Eppure ancora una volta, la soluzione non è la demonizzazione della prevenzione (problematica molto sentita dai laici e dagli atei magari e che punge più sul vivo la nostra società e cultura), quanto l'INFORMAZIONE e l'EDUCAZIONE a cui affiancare un programma di protezione che, a mio avviso, sicuramente prevede l'utilizzo dei preservativi.

giovedì 19 marzo 2009

Chi bella vuole sembrare..un botto deve pagare!!!!!!!

Scena: la Ely mette piede in una profumeria dopo...mah? Diciamo un 8 o 9 anni dall'ultima volta che, per sbaglio, ci si era infilata una mattina di bigiata scolastica.
Entro sicura perchè su internet ho letto che lì vendono il mio shampoo Biopoint, l'unico che mi lascia i capelli decenti (se li lavo da mia mamma..a casa mia l'acqua è calcare puro).
Fortuna delle fortune: c'è lo sconto della ditta+lo sconto della profumeria stessa..praticamente regalato!
Mi avvicino al bancone quando la commessa, maledetta!, mi sorride suadente e mi incalza "vuole vedere qualcos'altro..?". D'istinto rispondo di no, tanto se va bene, mi trucco 2 volte al mese, poi però penso che visto che ho risparmiato sullo shampoo e che quasi tutti i miei trucchi sono prossimi alla scadenza, o son lì da almeno 3 anni, decido di buttarmi con un vago "massì, qualcosa per non sembrare un cadavere ambulante...un fondotinta?"
Primo errore: il fondotinta UNIFORMA la pelle, mica la colora. La commessa capisce con chi ha a che fare e mi accompagna davanti ad uno scaffale che è un tripudio di cosmetici. Apre il cassettone e mi tira fuori una terra. Me ne spalma un po' sul palmo della mano. Io, per cercare di riprendermi dallo scivolone precedente, subito faccio l'intenditrice: "ma..mi pare un po' pesante..forse è meglio più leggera.."
Sorriso della commesa, che sfodera un'altra terra che stavolta mi convince.
E poi..poi ci sarebbe la maledetta matita per gli occhi che mi sbava da morire dopo un'ora che ce l'ho su e si aggruma tutta agli angoli. Ok, c'è lo splendido Kajal Waterproof di non-mi-ricordo-che-marca! Apre il cappuccetto e..la mina è rettratile! La guardo affascinata..la mia matita pare una normalissima matita di grafite, questa è pura fantascienza! La prendo!
Scodinzolando mi avvicino alla cassa.
Anche la commessa scodinzola.
Batte veloce i prezzi, mi intorta anche su un concorso per andare in una qualche località esotica.
Sorridente si volta verso di me e cinguetta "Sono 68 euro".
Buio in sala per circa 5 secondi.
Salivazione azzerata e lieve giramento di testa.
Con nonchalance tiro fuori il portafogli. Lei ammica ed aggiunge "Ha mica la tessera Limoni?"
Per qualche istante cerco di capire che diavolo centri il limone con questo salasso, poi connetto che è il nome di una profumeria e scuoto la testa, ancora priva di parola.
Pago e vorrei solo accasciarmi sul bancone chiedendo pietà.
Per fortuna la simpatica donna mi chiede pure che campioncini voglio. Beh, penso io, almeno il contentino del campione! Le domando un fondotinta e una crema per il corpo.
Mi propina anche uno scrub (che so a malapena che diavolo sia, ma di certo non saprò farmelo) e 2 fondotinta così minuscoli che a stentp mi stanno fra le dita.
Scoraggiata mi dirigo verso il Super e prego l'Altissimo di riuscire a fare la spesa coi soldi rimasti!!

mercoledì 18 marzo 2009

solite vecchie storie

(...) rispondendo a una domanda sulla posizione della Chiesa nella lotta all’Aids, considerata spesso poco realista, Benedetto XVI ha dichiarato che i preservativi non risolvono il problema ma anzi lo «aumentano». (...)
La soluzione, incalza il Papa, passa invece attraverso «l’umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovamento spirituale umano che comporta nuovo modo di comportarsi l’un l’altro» e attraverso «una vera amicizia soprattutto verso le persone sofferenti». (...)

Ma io non lo so...ma come si fa a spararle così grosse???
Passi che il preservativo non sia la SOLUZIONE al problema, ma è strumento di prevenzione indispensabile e di certo non può essere in alcun modo considerato dannoso per contrastare la diffusione della malattia.
Rimango sempre allibita sia da queste affermazioni (per altro di certo non nuove) che dal silenzio assenso del mondo politico.
Inconcepibile e vergognoso.

martedì 17 marzo 2009

Good News

Oh giorno gaio: hanno inventato il pecorino anti colesterolo!!!
Io, consumatrice dipendente di tale alimento, non potevo non dare la lieta novella! ^_^
A differenza di mio fratello che mangia praticamente solo il Parmigiano, io sono un'amante quasi onnivora dei formaggi, unica categoria alimentare dove non c'è nulla che mi faccia schifo (sono una persona MOLTO schizzinosa, ahimè). Il pecorino poi è il mio preferito: quando inizio a mangiarlo me lo dovete togliere da sotto le mani.. Questa è quindi la mia notizia gioiosa della giornata.

Vi avevo promesso una recensione di "The Wrestler" ed eccola qui, anche se ammetto d'averla iniziata ieri:

Robin detesta essere chiamato col suo vero nome.
Guarda contrariato il cartellino di riconoscimento, ma poi fa il suo dovere e si mette a vender carne nel reparto macelleria del supermercato.
Ha avuto un infarto da poco e sta cercando di metter la testa a posto: Randy "The Ram" non esiste più.

Ma sopravvivere da Robin non è semplice.

Il regista di "The Wrestler" è l'autore di quella boiata immane che è "L'albero della vita" e questo, lo ammetto, non mi faceva molto ben sperare: temevo che il suo ultimo film fosse più che altro una grande prova d'attore e nulla più.
In realtà non c'è dietro chissà quale regia, anche se, tutto sommato, l'ho trovata abbastanza sobria e ben calibrata anche, e nonostante, l'uso dell'odiata camera a mano iniziale stile Dardenne.
Mickey Rourke è favoloso, l'avrete capito, e lo è proprio perchè Randy è il suo alter ego perfetto.
Inadatto alla vita al di fuori del ring dove tutto è spettacolo, carne e sangue, il suo personaggio è un perdente buono cui ci si affeziona subito. E ci commuove proprio perchè lui ci prova sino all'ultimo, è consapevole dei suoi errori, ma cerca una via di uscita per un'altra vita, quella che sogna accanto alla (splendida) spogliarellista Marisa Tomei e al fianco della figlia trascurata.
Ma l'Ariete si realizza solo sul ring, solo nel sangue e nel dolore fisico.
Nel discorso finale, se vogliamo un po' retorico, ma in questo contesto non di cattivo gusto, Randy chiude il sipario su un'esistenza vissuta al massimo ed incapace di decelerare nonostante l'età e il fisico ormai consumato dagli incontri.
Se devo essere sincera avrei parlato di gran ritorno di Rourke già con Sin City. L'unica cosa che ricordo di quel film infatti è la buona impressione che mi aveva fatto lui!
A parte le note tecniche comunque The Wrestler vale assolutamente la visione, anche se consiglio alle persone sensibili alla violenza di starci alla larga: io ho avuto il cuore in gola durante tutte le scene di combattimento ed una reale urgenza di fuga almeno in un paio di occasioni, soprattutto quando compare una sparapunti sul ring....

lunedì 16 marzo 2009

Scorpacciata di bijoux

Beh..ieri son stata all'Hobby Show...inutile dire che ho speso una fortuna!
Questi sono i primi risultati:


Non potevo resistere alle tortine!!


Semplicissimi

Non sapevo come metterli, poi il filo di rame e l'illuminazione!



La mia pasticceria pendente!


Fatti adattando un'idea da Etsy


Parure "etnica" per un'amica


Molto carini dal vivo: pallina blu e filo di rame


Il potere della ciambella è con me!!! ^_^


Chandelier, prima prova


Li adoro: in legno con disegnata Betty Boop


Doveva essere un orecchino, poi, provando e sperimentando è diventato un ciondolo!


Ancora stile "Africa" su filo di rame
Ho ancora un sacco di cosucce da sistemare..vedremo poi cosa ne salterà fuori!
Domani magari vi faccio la recensione al volo di The Wrestler, ok? ;-)
Buon Lunedì!!

venerdì 13 marzo 2009

Last but not least

Stamattina sarò più "leggera" e vi sorbite le mia solita sfilata di creazioni:


Parure "Terra": collana già fatta, completata col bracciale


Parure "Oceano" (orecchini, bracciale e collana)


Questi li adoro!!


E il mio primissimissimo esperimento di anello fatto un po' a caso e con molta fatica senza la barra graduata...


Cubi semplicissimi su filo cobra

Bracciale "mare" che però non mi convince troppo...


Non mi resta che augurare a tutti Buon Week End!!!

mercoledì 11 marzo 2009

Info



Posso dirlo? IO ADORO RAT MAN!!!!!


Volevo iniziare il post giornaliero in modo un po' leggero e così mi sono affidata ad uno dei miei fumetti italiani preferiti.
Tanto più che la seguente vignetta si ricollega all'argomento che vorrei mettere in luce oggi:

Sì, più in generale vorrei parlare dell'informazione perchè stamattina mi ha colpita la notizia riportata su City:

"Darfur, Somalia, Zimbabwe, Myanmar: sono solo alcuni dei nomi esotici che a sprazzi invadono le pagine dei quotidiani e i servizi dei tg, con il loro carico doloroso di tragedie umane. Per poi scomparire, dopo qualche giorno, quando l’alone di tragedia che si portano dietro diventa monotono, ossessivo, addirittura invadente. Medici senza frontiere, l’organizzazione umanitaria indipendente che presta soccorso medico in 60 Paesi del mondo, ha monitorato i tg Rai e Mediaset, e ha scoperto che delle crisi umanitarie nel mondo se ne parla sempre meno: da un 10% sul totale delle notizie nel 2006 si è passati ad un 6% nel 2008. Un esempio concreto? Nell’intero 2008 i tg hanno parlato complessivamente solo 57 volte dello Zimbabwe, il Paese africano dove l’aspettativa di vita media è 34 anni, dove ci sono 2 milioni di affetti da Hiv/Aids, inflazione a quota 231 milioni %, un’epidemia di colera e circa 3 milioni di persone in fuga verso il Sudafrica. Del resto, non hanno avuto più attenzione i civili nella morsa della guerra nel Congo orientale, i civili uccisi o in fuga nel Pakistan nord-occidentale, la violenza in Sudan, gli iracheni bisognosi di assistenza. E del Myanmar si è parlato solo fintanto che c’è stato il ciclone Nargis. Valentina Santarpia"

Sappiamo perfettamente che i criteri che portano a dare più o meno risalto ad una notizia sono molti (e molto cinici) e fra questi i più importanti, a mio avviso, sono la vicinanza geografica e culturale. La notizie dal mondo che non ci possono toccare direttamente ci giungono come un sottofondo confuso di cui poco ci interessa.
Sullo stesso giornale, nella sezione dedicata ai sondaggi, si domanda se tale silenzio stampa sia dovuto ad una scelta dei giornalisti o ad una sorta di esigenza del lettore.
E' un po' come quando ti chiedi se i programmi cretini ed inguardabili in tv te li propinino o in qualche modo li vuole la maggioranza della Gente.
La massa non è il singolo, questo è risaputo, e un gruppo di persone è un po' come la media statistica: ciò che rappresenta non corrisponde necessariamente alla realtà.
E' un po' la vecchia teoria dell' agenda setting che postula, in soldoni, che i media siano in grado di spostare l'attenzione del pubblico su determinati temi poichè decidono gli argomenti cui prestare attenzione, cui dedicare spazio in base ad una serie di pressioni cui sono sottoposti.
E questo mi pare ampiamente condivisibile.
Spesso visito il sito di Peace Reporter che trovo giusto tenere sott'occhio per poter avere il polso della situazione dei conflitti nel mondo:
Oggi si spara, e si muore, in Palestina, Iraq, Afghanistan, Kurdistan, Cecenia, Georgia, Algeria, Ciad, Darfur, Costa d’Avorio, Nigeria, Somalia, Uganda, Burundi, Congo (R.D.), Angola, Pakistan, Kashmir, India, Sri Lanka, Nepal, Birmania, Indonesia, Filippine, Colombia. E non solo. Questi conflitti sono costati la vita, finora, a più di cinque milioni e mezzo di persone. Se si aggiungono le guerre conclusesi negli ultimi cinque anni (Sierra Leone, Liberia, Sud Sudan, Congo Brazzaville, Eritrea-Etiopia, Casamance) il bilancio delle vittime sale a sette milioni e settecentomila morti
Nel mondo sono in corso 26 conflitti.

Eppure non se ne parla.
Si potrebbe obiettare che anche a saperle certe cose non si potrebbe far nulla. Io penso però che l'informazione e la conoscenza non siano "nulla" e che servano per avere un quadro più realistico del Posto in cui viviamo e dei meccanismi che, con la globalizzazione, ci uniscono.
Perchè il Mondo ci riguarda e perchè anche il nostro quotidiano ne risulterà ridimensionato.
Vorrei segnalare anche una sezione dello stesso sito, poi, dedicata invece alle buona notizie che, ugualmente, spesso mancano dai nostri media che confondono una "buona nuova" col gossip o le notizie di cronaca rosa.
Stamattina ho iniziato a gironzolare sul sito di Perles&Co.
Ho cominciato ad aggiungere articoli al carrello senza nemmeno pensarci troppo. Risultato?
140 Euro di (teorica) spesa. Devo dire che mi piacciono da morire le cosucce che si trovano su quel sito, ma decisamente devo darmi una calmata!
Spero davvero di trovare qualcosa di carino all'HobbyShow che si terrà questo week end perchè ho una voglia matta di creare e mi hanno chiuso l'unico negozio vicino al mio ufficio!!
Devo dire che da quando ho iniziato a creare bijoux ho speso davvero tanto, ma è un'attività che mi rilassa moltissimo e, soprattutto, mi fa arrivare alle nove di sera senza la fame spasmodica che avevo una volta, essendo tutta concentrata sul lavoro e non sullo stomaco vuoto!


Questa settimana, come la precedente, mi sta dando un po' di rogne sul lavoro e cerco di mantenere la calma più che posso anche se a volte è davvero dura.
E poi...manca un mese esatto al mio compleanno!!!! Mamma mia: 27 anni...fa troppa impressione!!

lunedì 9 marzo 2009

Anche oggi ce ne sarebbero da dire.
Nonostante non mi piaccia dare troppa voce a certe notizie, ciò che mi ha più colpita è stato apprendere che in Brasile la Chiesa Cattolica abbia scomunicato i medici che hanno praticato l'aborto ad una bimba di 9 anni stuprata dal patrigno ed incinta di 2 gemelli.
I medici, fieramente e, a mio avviso, giustamente, hanno accolto con rammarico, ma con consapevolezza e senza alcun rimpianto tale decisione.
E su questo punto si potrebbe (e si dovrebbe) aprire un dibattito infinito a base di etica, morale, laicismo, fede, ateismo e chi più ne ha più ne metta.
A me sinceramente, in questi casi, ciò che colpisce è solo il fattore umano, il singolo caso, la singola persona con la sua storia.
Sono contro gli assoluti e gli assolutismi. Sono decisamente d'accordo con la decisione presa dai medici (e dalla madre della piccola, in contrasto col padre) e penso che al loro posto avrei sicuramente fatto la medesima cosa.
Il fattore umano viene spesso dimenticato o, peggio, strumentalizzato, per crociate (mediatiche) che trovo vergognose.

Ce ne sarebbe da dire...ma per oggi direi che è abbastanza.
Buon Lunedì.

venerdì 6 marzo 2009

Divergenze





Perdonatemi, ma anche oggi sono sfatta e mi appoggio alla vignetta dell'Internazionale, vista la discussione che ha animato la mia serata ieri.

Buon week end a tutti!

giovedì 5 marzo 2009

Rita Atria

Ora che è morto Borsellino, nessuno può capire che vuoto ha lasciato nella mia vita.
Tutti hanno paura ma io l'unica cosa di cui ho paura è che lo Stato mafioso vincerà e quei poveri scemi che combattono contro i mulini a vento saranno uccisi. Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combarrete la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi.
Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi, ma io senza di te sono morta
.
Rita Atria

Conosco la storia di Rita Atria grazie ad una professoressa delle superiori: si parlava di mafia e ci portò in sala video per vedere un documentario su di lei.
Ne parlo oggi perchè a breve uscirà un film ispirato alla sua vicenda, "La siciliana ribelle" che ha destato non poche polemiche da parte della famiglia di Rita.
Rita Atria è una Testimone di Giustizia, non una pentita, lei non fece mai nulla, ma era figlia e sorella di piccoli mafiosi che vennero uccisi nell'infinita faida che insanguina quelle terre.
A soli 17 anni viveva sotto falso nome a Roma, sotto la protezione di Borsellino e collaborava attivamente con lui. Rinnegata dalla madre che, addirittura, mesi dopo il "funerale" (le chiasa in realtà glielo negò) si recò sulla sua tomba e la prese a martellate, si gettò dal settimo piano del palazzo dove viveva dopo la strage di Via D’Amelio.
Rita fu un esempio di coraggio incredibile e dovrebbe essere ricordata sempre.
Purtroppo in pochi conoscono la sua storia e speravo che questo film servisse a ricordarla.
Ancora non l'ho visto e non posso certo esprimere pareri e giudizi, ma vi invito a leggere la lettera della nipote di Rita, figlia anche lei di una Testimone di Giustizia, la cognata che per prima collaborò con la magistratura, pubblicata sul sito dedicato a Rita.
Ciò che posso augurarmi è solo che il film possa incuriosire più gente possibile ad andare a leggere e a documentarsi su questa vicenda dimenticata, per conoscere la realtà dei fatti, per rimanere profondamente colpiti dalla forza di questa giovane donna.

mercoledì 4 marzo 2009

Metro ferma. A piedi sino in ufficio.
Giornata iniziata maluccio.
Si spera in un miglioramento.
Intanto metto 2 foto. Non ho la forza per fare altro..
Adoro questa tonalità di verde!!

Swaro bellissimi, orecchini forse più adatti ad un'adolescente però..

Queste mi piacciono molto anche se forse fanno un po' "nonna". Per ora ci ho fatto degli orecchini, ma non escludo di tirarci fuori una collana prima o poi.


Presi a Verona per puro caso. Semplici e molto carini.

Anche questi trovati a verona in una libreria! Particolarissimi e un po' pesanti, ma molto carini.

Collana simile a quella fatta per mia mamma. Il pendente mi piaceva molto così gli ho aggiunto solo la zig-zag intorno. Vado molto fiera anche della mia prima chiusura hand made!
Per finire...ecco la nostra splendida mattonellina:

martedì 3 marzo 2009

Una volta il numero 3 mi portava fortuna.
Un 03/03/09 quindi dovrebbe essere un buon giorno per me.
Non mi sento troppo fiduciosa però, lo ammetto.
Sono stanca ed il tempo è uggioso, mentre il lavoro ieri mi ha distrutta ed oggi non sarà molto meglio temo.
Ad ogni modo siamo qui!
Stamattina vagavo un po' in giro sui soliti siti e mi sono imbattuta in troppi articoli interessanti, dall'articolato e ampiamente giustificato NO al nucleare sino alla nuova legge sulle modalità di sciopero che, a ben guardare, è più che altro l'ennesima limitazione alla libertà dei lavoratori.
Scelgo però, più per coerenza d'argomento già trattato che altro, di riportare il seguente passo tratto da El Paìs del 25 Febbraio:

"L’ultima idea di Berlusconi per combattere l’insicurezza criminalizza l’immigrazione
Nei sistemi rappresentativi la tentazione di governare sul filo dei sondaggi d’opinione è crescente. Risulta ancora più attraente quando, come succede a Silvio Berlusconi, si cavalca l’onda del successo popolare. Può diventare una tentazione irresistibile se, come in Italia, si manca di un’opposizione articolata, o addirittura di una qualsiasi opposizione degna di tal nome. Il premier italiano non si caratterizza per il rispetto delle istituzioni, ma dopo la spaccatura del centro-sinistra e le dimissioni di Walter Veltroni, Berlusconi ed i suoi alleati si sentono finalmente d’avere man libera.
Uno dei temi forti del Governo di destra italiano è l’insicurezza nelle città, reale o percepita. Per combatterla ha portato i militari nelle strade di varie città. Ed è proprio a questa inquietudine che risponde l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, con procedura d’urgenza, di un decreto che rende più dure le misure contro la violenza sessuale e l’immigrazione illegale. L’origine del decreto non sta nell’aumento dei delitti a sfondo sessuale compiuti in Italia, che in un anno sono diminuiti di circa un 10%, bensì nel susseguirsi di vari episodi di stupro attribuiti ad immigrati, episodi che hanno emozionato l’opinione pubblica e sono sfociati nell’assalto e nel tentativo di linciaggio di alcuni di questi immigrati, soprattutto rumeni.

(...) Berlusconi (che) ha fatto del trasporto emotivo - vedi il caso Eluana - uno dei suoi marchi di Governo. (...)"

Come sapete amo leggere un po' di stampa estera per capire come siamo percepiti negli altri Paesi. Non penso che il Mondo sia perfetto ad esclusione dell'Italia, ovviamente, ma un po' di critica, dove l'AUTOcritica manca, non può che fare bene. Certo, ci si può anche indignare e, perchè no, rispondere a tono...ma in questo caso non c'è una sola parola che non condivida, lo ammetto.
A volte sono accusata da chi ha idee diverse dalle mie d'essere una "rossa buonista", una che vuol vedere del buono anche dove c'è solo il marcio. Io non vivo nel mondo di zucchero filato e non penso che TUTTI gli immigrati siano brave persone, ma ovviamente non penso nemmeno che siano tutti delle bestie! E se devo peccare di un eccesso, preferisco riporre fiducia e cercare di ascoltare e capire piuttosto che condannare a priori.
La realtà che ci viene esposta dai media non è il mondo reale, e penso che ormai tutti lo abbiamo capito, ma a volte la percezione di questo reale è più forte della consapevolezza che ne abbiamo.
Come dicevo qualche post fa, SAPERE una cosa, esserci passato in mezzo, è ben altra cosa che averne una coscienza teorica, magari filtrata da altri. L'esperienza è, per sua definizione, personale ed è l'unica verità soggettiva cui dovremmo fare riferimento.
Anche questa, mi rendo conto, è comunque speculazione teorica.
Dunque io esprimo il mio parere, la mia critica che è filtrata attraverso la mia esperienza e la mia educazione, attraverso le mie letture ed il mo pensiero. Ed io non posso che condannare un Governo che fomenta la violenza e la vendetta. Vogliamo arrivare alla falsa sicurezza della detenzione di armi all'Ammmerigana? Vogliamo riprestinare la pena di morte? La legge del taglione? Non posso non notare come tutto stia degenerando, come tutto vada a rotoli piano piano in un'indifferenza generale che è l'anestesia del consumismo e del pensiero egoistico.

Detto ciò vorrei ricordare, per restare in argomento, che nel week end del 14/15 Marzo per chi abita a Milano c'è la Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili organizzata da Terre di mezzo che come ogni anno propone una miriade di alternative al vivere quotidiano inconsapevole per rendere, nel nostro piccolo, questo Mondo migliore. E a volte basta davvero poco. Se siete in zona vi cosniglio di farci un salto e magari passare dalla teoria alla pratica. ^_^

lunedì 2 marzo 2009

Week end DEVASTANTE ma molto bello in giro per Verona.
Abbiamo visto penso tutto ciò che potevamo visitare! Non abbiamo smesso un attimo di camminare ed eravamo davvero cotti!
Siamo anche riusciti a trovare subito la nostra famosa mattonellina, anche perchè ce ne sono ancora pochissime, ma è stata una bella emozione. Luca è stato il primo a vederla ed era molto contento, si vedeva, ed io non posso che essere soddisfatta e felice a mia volta. ^_^
Ciò che mi è più piaciuto comunque è stato: il teatro romano coi suoi ruderi, Castelvecchio e la mostra su Escher a Palazzo Forti.
Poi, certo, Piazza Bra e l'Arena che però, senza pubblico, mi è parsa minuscola!
Ad ogni modo uno splendido fine settimana, nonostante la pioggerellina di ieri pomeriggio.
Ci è anche venuta voglia di andarci a fare un viaggetto a Pasqua, ancora non si sa dove! Vedremo..

Oggi invece giornata bigia e fredda milanese, sveglia dalle 5 perchè purtroppo non c'è stato verso di riaddormentarmi dopo che Luca è andato al lavoro....MA....SONO RIUSCITA AD ACQUISTARE I BIGLIETTI PER I THE KILLERS!!!! Sabato ero davvero skazzata perchè i miei due tentativi di prenderli sia "in differita" via internet grazie a mio fratello, sia di persona lì a Verona erano falliti. Stamattina invece, finalmente, ci sono riuscita!
Dopo essermi mangiata le unghie per un mese per non essere stata abbastanza svelta nel prendere i biglietti per Milano, almeno sono riuscita ad accaparrarmi quelli per l'Arena.. Ancora non so se riuscirò ad andarci con l'uomo, ma spero comunque di andare!
^_^
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