giovedì 26 febbraio 2009

C'è un fatto: se sai come si fa una cosa la vedi in modo diverso.
Più in generale, se SAI vedi le cose in modo diverso.
Ieri sera guardavo gli ultimi orecchini che ho comprato. 20 Euro, dei pendenti semplici, ma molto carini. Osservavo le chiusure, gli anellini, le monachelle e mentalmente li smontavo e li rimontavo, consapevole di tutti i materiali usati, di ogni mossa fatta per assemblarli.
Ho pensato, sorridendo, che avrei potuto benissimo farmeli da sola, anzi, che potevo già farlo usando magari esattamente la perlina che mi piace senza che nessun'altro la scegliesse per me.
Mia nonna dice sempre che l'ignoranza è una brutta bestia.
Ha 84 anni, ha fatto di tutto: la contadina, la sarta, la cuoca, ma soprattutto la nonna.
Legge tantissimo. Poi si scorda molte cose, ma divora ogni sera libri di storia.
Viene da noi nipoti a raccontarceli, con uno stupore genuino e una passione incredibile.
Anche mia nonna non vuole che qualcuno scelga per lei cosa sapere, in che direzione guardare.
Informarsi, cercare, curiosare. La consapevolezza è qualcosa che vorrei acquisire eppure ancora brancolo. Leggo, spulcio vari blog, cerco l'informazione alternativa, ma so che l'esperienza diretta è l'unica maestra, so che se mi fossi limitata a leggere un manuale avrei visto quegli orecchini sì in modo diverso, ma non completo: avrei riconosciuto i componenti, ma non ne avrei ricostruito il processo.
Per ora comunque è questo ciò che riesco a fare, ciò che ho sempre fatto: essere curiosa e cercare di capire e sapere. Riflettere, leggere, discutere.
Mera teoria, lo so, ma anche quella servirà pure a qualcosa.

Volevo parlare di un po' di cose, delle ronde di volontari, dell' "emergenza" stupri e di come vengono trattate queste notizie ad hoc nei telegiornali in un'interpretazione del reale che plasma la nostra percezione. Volevo parlarne e poi mi sono resa conto che questi argomenti erano collegati da qualcosa: il non conoscere. Non dico solo il "sapere" qualcosa, ma la conoscenza di questa cosa. E mi sono venuti in mente gli orecchini di cui sopra e tutto ciò che ne consegue.
Mi resta solo lo spazio per un piccolo spunto di riflessione sulle famose ronde con le parole di Pino Corrias:
"Dopo la rissa la vendetta. Dopo i feriti la spedizione puntiva: fa tutto parte delle normali reazioni a catena che insanguinano le strade di infinite città del mondo. Per questo da un paio di secoli, almeno nell’Occidente democratico, esistono forze di sicurezza pubblica. Privatizzarle – con forza di legge – è il crimine di strada di uno Stato fallito"
(Qui trovate l'articolo completo)

mercoledì 25 febbraio 2009

Oggi mi girano ad elica.
Malumore alla grandissima, poca voglia di fare qualsiasi cosa che non prevede l'uso delle mani.
Tutto gira male e storto.
Detto ciò, forse è meglio metta solo un paio di nuove foto di 2 lavori di cui vado molto orgogliona..Spero vi piacciano. Magari domani scrivo qualcosa di sensato e decente..



Questi invece li adoro, ma sono pesantissimi e mi sa che dovrò disfarli..



lunedì 23 febbraio 2009

And the Oscar goes to...

Ricordo ancora che il primo anno che mio padre fece l'abbonamento a Tele+ mi svegliai nel cuore della notte per vivere, finalmente, la Notte degli Oscar. Presentava Billy Cristal e forse era l'anno di Titanic, ma sinceramente non ricordo.
Ricordo solo il sonno, le spassosissime battute di Cristal e la felicità di assistere alla cerimonia che per tanto tempo era stato puro mito per me.
Questa notte sono state assegnate le famose statuette e, a parte l'Oscar postumo a Ledger che trovo meritatissimo, mi ha fatto particolarmente piacere vedere fra i vincitori "La maison en petit cubes" che avevo potuto vedere al Milano Film Festival e mi aveva conquistata.
Spesso i corti animati in concorso sono fra le cose più belle che si possano vedere ultimamente in giro e in questo piccolo gioiello, malinconico e tenerissimo, c'è davvero tanto da apprezzare.


Bene: siamo di nuovo a Lunedì ed ammetto che il morale non è dei migliori. Speriamo di sopravvivere senza traumi! ;-)

venerdì 20 febbraio 2009

DAT

D.A.T.
Dichiarazione Anticipata di Trattamento


Come saprete è stato approvato il ddl Calabrò come testo base in commissione sanità al Senato.
Vorrei condividere con voi l'interessante commento di Francesco a tale disegno, che potete consultare senza commenti anche qui.
Ecco i punti salienti sottolineati da Francesco:

Art. 1 4. La Repubblica riconosce il diritto alla vita inviolabile ed indisponibile (Attenzione! qui si definisce la vita indisponibile sulla base della sua inviolabilità. Questo significa privare della vera proprietà della propria vita ciascuno di noi. Il concetto di inviolabilità riguarda il diritto di ciascuno a non vedere la propria vita violata, ma a questo si aggiunge il concetto di indisponibilità, che priva ciascuno della possibilità di disporre, appunto, della propria vita!), garantito anche nella fase terminale dell'esistenza e nell’ipotesi in cui il titolare non sia più in grado di intendere e di volere.

Art. 4
(CONSENSO INFORMATO)
1. Salvo i casi previsti dalla legge, ogni trattamento sanitario (attenzione alla dicitura "trattamento sanitario", poiché in seguito da esso verranno escluse le pratiche di nutrizione ed idratazione artificiale, escludendo il paziente dalla possibilità di rifiutarle, anche se capace di intendere e volere) è attivato previo consenso esplicito ed attuale del paziente prestato in modo libero e consapevole.
6. In caso di interdizione ai sensi dell’articolo 414 del codice civile, il consenso è prestato dal tutore che appone la firma in calce al documento. In caso di inabilitazione, ai sensi dell’art.415 del codice civile, si applicano le disposizioni di cui all’art.349, comma 3 del codice civile relative agli atti eccedenti l’ordinaria amministrazione. Qualora vi sia un amministratore di sostegno ai sensi dell'articolo 404 del codice civile e il decreto di nomina preveda l'assistenza in ordine alle situazioni di carattere sanitario, il consenso è prestato dall'amministratore di sostegno. La decisione di tali soggetti è adottata avendo come scopo esclusivo la salvaguardia della salute dell’incapace e non può pertanto riguardare trattamenti sanitari in pregiudizio della vita dell’incapace stesso (in questo caso si impedisce al tutore di attuare le volontà presunte del paziente, se esse contrastano con la conservazione in vita del paziente stesso).

Art. 5
3. Il soggetto può, in stato di piena capacità di intendere e di volere e in situazione di compiuta informazione medico-clinica, dichiarare di accettare o meno di essere sottoposto a trattamenti sanitari sperimentali, invasivi o ad alta rischiosità, che il medico ritenga possano essergli di giovamento, può altresì dichiarare di accettare o meno trattamenti sanitari che, anche a giudizio del medico avessero potenziale, ma non sicuro carattere di accanimento terapeutico (non si prevede, anche in caso di capacità di intendere e volere, la possibilità di rifiutare quei trattamenti medici che non abbiano il carattere di alta rischiosità, che non siano "sperimentali o invasivi", o che non siano di possibile accanimento terapeutico)
6. Alimentazione ed idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze e non possono formare oggetto di Dichiarazione Anticipata di Trattamento (attenzione! in questo articolo si esclude la possibilità non solo per chi è incapace di intendere e volere, ma anche per chi lo è, di rifiutare alimentazione e idratazione. Esse sono infatti escluse dalla categoria di trattamenti sanitari, e dunque secondo l'art. 4 comma 1 e art.5 comma 3 non rientrano nei trattamenti rifiutabili dal paziente).

Art. 6
(FORMA E DURATA DELLA DICHIARAZIONE ANTICIPATA DI TRATTAMENTO)
1 . Le Dichiarazioni Anticipate di trattamento (DAT) non sono obbligatorie né vincolanti (dunque sono abbastanza inutili: se si capita in cura da un medico che è anche un fanatico religioso, volete che questi non sfrutti il suo diritto di non rispettarle? qui si sancisce un discrimine forte ancora una volta fra forti e deboli, discrimine che assegna soltanto a chi è capace di intendere e volere il diritto di disporre del proprio corpo), sono redatte in forma scritta con atto avente data certa e firma del soggetto interessato maggiorenne, in piena capacità di intendere e di volere dopo una compiuta e puntuale informazione medico clinica, e sono raccolte esclusivamente da un notaio a titolo gratuito. Alla redazione della dichiarazione interviene un medico abilitato all'esercizio della professione che sottoscrive la Dichiarazione Anticipata di Trattamento.
4. Salvo che il soggetto sia divenuto incapace, la Dichiarazione ha validità di tre anni, termine oltre il quale perde ogni efficacia. La DAT può essere indefinitivamente rinnovata, con la forma prescritta nei commi precedenti. (ancora un altro limite assurdo, poiché bisogna confermare di essere rimasti della stessa opinione, quando sarebbe più logico dover comunicare di aver cambiato opinione)

Art. 7(FIDUCIARIO)
4. Il fiduciario, in stretta collaborazione con il medico curante con il quale realizza l'alleanza terapeutica, si impegna a garantire che si tenga conto delle indicazioni sottoscritte dalla persona nella Dichiarazione Anticipata di Trattamento (che si "tenga conto", non che vengano rispettate, così come d'altronde espresso nel comma 1 dell'art. 6).

Art. 8
(RUOLO DEL MEDICO)
1. La volontà espressa dal soggetto nella sua Dichiarazione Anticipata di Trattamento è attentamente presa in considerazione dal medico curante che, sentito il fiduciario, annoterà nella cartella clinica le motivazioni per le quali ritiene di seguirle (ancora una volta, deve annotare le motivazioni soltanto nel caso decida di rispettare la DAT, eppure nel comma 4 successivo si dice che in caso di sviluppi tecnici-terapeutici il medico deve motivare il proprio disattendimento della DAT, a dimostrare come sia una legge scritta con i piedi).
2. Il medico non può prendere in considerazione indicazioni orientate a cagionare la morte del paziente o comunque in contrasto con le norme giuridiche o la deontologia medica. Le indicazioni sono valutate dal medico, sentito il fiduciario, in scienza e coscienza, in applicazione del principio dell'inviolabilità della vita umana e della tutela della salute, secondo i principi di precauzione, proporzionalità e prudenza (si assegna al medico curante ampia possibilità di rifiuto delle disposizioni del paziente).
4. Nel caso in cui le DAT non siano più corrispondenti agli sviluppi delle conoscenze tecnico-scientifiche e terapeutiche, il medico, sentito il fiduciario, può disattenderle, motivando la decisone nella cartella clinica (vedi commento al comma 1).
5. Nel caso di controversia tra fiduciario ed il medico curante, la questione è sottoposta allavalutazione di un collegio di medici: medico legale, neurofisiologo, neuroradiologo, medico curante e medico specialista della patologia, designati dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero. Tale parere non è vincolante per il medico curante (dunque in ogni caso è il medico curante ad avere l'ultima parola), il quale non sarà tenuto a porre in essere prestazioni contrarie alle sue convinzioni di carattere scientifico e deontologico (ancora una volta si ribadisce il diritto del medico curante a rispettare le sue convinzioni, non quelle del paziente o addirittura di un alternativo collegio di medici).

Ho voluto riportare i commenti di Francesco poichè li condivido e penso che dovrebbero essere oggetto di riflessione.
Come dovrebbe far riflettere quanto scritto da un certo Cardinale nel 1994:

“L’interruzione di procedure mediche dolorose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti può essere legittima. Si rinuncia all’accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni spettano al paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o altrimenti a coloro che ne hanno legalmente diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.”
Cardinale Joseph Ratzinger, catechismo della Chiesa cattolica, 1994, par. 2278.

giovedì 19 febbraio 2009

R(IP)

Non c'è pace per Anna. Non c'è stata in vita, non c'è nella tomba.
Non c'era giustizia allora e non ci sarà oggi. Domani? Chissà.
C'è chi non ha pagato per l'Olocausto, figuriamoci cosa può valere la vita di una giornalista russa.


"Nessuna condanna al processo per l'omicidio della giornalista russa d'opposizione Anna Stepanovna Politovskaya, uccisa nell'ottobre 2006. A Mosca la giuria ha infatti ritenuto non provate le responsabilità dei 4 imputati: l'ex dirigente della polizia presunto organizzatore del delitto e i tre fratelli ceceni che avrebbero pedinato la donna, uno dei quali è tutt'ora ricercato all'estero"


Forse è giusto così: gli imputati, si sa, erano solo capri espiatori, i veri colpevoli non andranno mai sotto giudizio.
Il processo è finito, la luce si spegne ancora una volta.

Avrei voluto scrivere due righe sull'ennesima gaffe del nostro caro Signor B, ma mi è caduto l'occhio su questa notizia e non ho potuto fare a meno di indignarmi.
Cosa che mi capita sovente, devo dire.

mercoledì 18 febbraio 2009

Happyness

Oggi è il compleanno del mio papà.
Sto aspettando l'orario di ufficio per poterlo chiamare e fargli gli auguri..
Come promesso ecco le mie ultime creazioni:

Mi sono data anche ad un esperimento: una collana semplicissima che vorrei proporre alla mia mamma:

Non sono soddisfattissima, ma si può sempre rimaneggiare ed aggiustare!
Ho un vago mal di testa stamattina che spero passi in fretta. Ieri un'altra amica mi ha annunciato il suo matrimonio, deciso dopo pochi mesi di convivenza...è scattata un po' di invidia, lo ammetto.
Non vorrei sposarmi in fretta e furia, anzi, in qualche modo sogno il cammino che porta sino al giorno del Sì, ma ammetto anche che, contrariamente a quanto mi sarei aspettata, la convivenza non mi basta.
Io che proclamavo sempre "non mi sposerò mai! Voglio essere libera!"...che stupida: come poteva un animo pateticamente romantico come il mio non aspirare al matrimonio?!
Comunque, saranno tutti sti amici in odor di nozze (ne conto 3 sicuri e un paio in forse), anche io ci penso sempre più spesso.
- Per la cronaca...sto blog lo legge anche Luca e temo possa spaventarsi.. "Amore..è tutto a posto, non sto per chiedere la tua mano!!! :-P" -
Riflessioni inaspettate a parte mi sento abbastanza gioiosa. Sarà anche che sto evitando, ultimamente, di leggere post politici o di interessarmi veramente alle solite beghe politiche/economiche/sociali...dovrò ricominciare, lo so...ma non oggi!




lunedì 16 febbraio 2009

Io odio i lunedì

Lunedì iniziato storto: vetro della macchina in frantumi e i giubbini per la moto rubati.
Meno male che i caschi li avevamo nel bagliaio.
Non mi era mai successo che mi rubassero in macchina. Anni fa mi avevano aperto la Renault 19, avevo trovato un po' di disordine dentro, ma poi non avevano potuto rubare proprio nulla, anzi, probabilmente gli avevo pure fatto un po' pena col mio glorioso "macinino"!
Così ora non ho più il "mio" (in realtà era un prestito senza soluzione di continuità di un amico di Luca) bel giubbino di pelle nera che mi stava giusto giusto e a cui mi ero affezionata. Avendolo preso già usato la pelle era bella morbida e ci stavo comodissima dentro.
E' sempre una violenza quando entrano nel tuo spazio privato, molto più sgradevole della sottrazione in sè.

Venendo a cose positive: ho dato a Luca il mio regalo di San Valentino.
Ora posso svelare cosa gli ho donato: ho fatto incidere 2 mattonelle con una frase tratta da "Wedding Song" di Dylan, di cui una è stata posta sulla Terrazza degli Innamorati a Verona, a fianco del Balcone di Giulietta e lì rimarrà per sempre.
Per una romanticona come me è il regalo perfetto e per fortuna anche lui ha apprezzato. ^_^
Non vedo l'ora di andare a vederla a fine mese!
Sabato e Domenica sono abbastanza volati con 2 feste di compleanno e abbuffate inenarrabili, tanto che penso non vorrò vedere la carne per almeno altri 2 o 3 giorni!
Mi sono dedicata anche ancora un po' al mio hobby ed ho creato un paio di orecchini di cui sono molto orgogliona..presto metterò le foto.

Bene..direi che posso solo augurare a tutti un lunedì migliore del mio..

venerdì 13 febbraio 2009

Stamattina mi sono goduta un paio di minuti sublimi, un estratto da Comizi d'amore di Pasolini con un'intervista a Giuseppe Ungaretti.
Da tempo vorrei recuperare quel materiale perchè lo trovo geniale, profetico e, soprattutto vero e sincero.
Lo dico spesso, ma mi mancano tremendamente intellettuali del loro calibro.

Ieri sera ho finalmente terminato "Lasciami entrare". Forse se l'avessi letto quando avevo 15 anni e divoravo libri horror mi sarebbe piaciuto di più. Più di 400 pagine per un racconto alla fine un po' stiracchiato mi paiono troppe.
Salvo l'idea dell'incontro sbagliato che ti salva la vita - almeno la vita per come la conoscevi - e l'idea del male travestito da innocente necessità, ma c'è poco altro.
Ora mi potrò dedicare di nuovo agli Scritti Corsari ed alla raccolta di Montanelli, sperando che il cervello si risvegli.
Mi sento un po' più attiva del solito, ma sono anche abbastanza stanca. Ho sofferto un po' la solitudine ultimamente e quando mi trovo in questo stato immancabilmente mi torna in mente la vecchia Elisa...e mi viene persino di nuovo voglia di fumare!
Ma non ci casco, so che posso essere forte: basta volerlo.

giovedì 12 febbraio 2009

Ultime creazioni

Come promesso, ecco le mie ultime creazioni:



Ho messo qualche altro scatto nella slideshow...
Comunque mi ritengo abbastanza soddisfatta, ed ho anche rimediato una commissione per la settimana prossima! Non vedo l'ora che arrivi sabato per andare a fare un po' di shopping!

mercoledì 11 febbraio 2009

Ormai sono lanciatissima con gli orecchini: ne ho persino piazzati 4 alle colleghe!
Anche ieri sera ho ingannato l'attesa dell'uomo creandone altre 3 paia, devo dire con somma soddisfazione.
Appena possibile cercherò di pubblicare le foto.
Stavo guardando il calendario ed ho notato 2 cose:
1) questo venerdì è un 13...non che sia superstiziosa, ma...
2) mancano 2 mesi esatti al mio compleanno: sto davvero invecchiandoooo!!!
Stranamente mi fa più impressione pensare a mio fratello che ne fa 24, piuttosto che ai miei 27 però. ^_^
Quest'anno non penso proprio che festeggerò come l'anno scorso "in grande", ma starò sul tranquillo, in famiglia.
Beh, è presto per pensarci.
Stasera cercherò di non buttarmi di nuovo sugli orecchini: sto spendendo troppo per quest'hobby e poi rischio di annoiarmi troppo presto.
Voglio studiarmi un po' di collane, così sabato vado a far provvista di materiale e magari riesco a farne una per la mia mamma che, ahimè, non porta orecchini. Ci terrei a regalarle qualcosa fatto da me visto poi che l'intera famiglia era assai scettica sulle mie potenzialità manuali.

..sto scrivendo un sacco di sciocchezze perchè, anche oggi, non posso inviare la mail quotidiana a Luca e ne soffro moltissimo. Sarà che il nostro rapporto è nato via mail, sarà che una volta al giorno ne sento l'esigenza..però proprio mi dispiace non poterlo fare.
Speriamo che domani riesca a rimanere in ufficio e a riappropiarsi del suo pc!!

martedì 10 febbraio 2009

Silenzio (lettera)

Non ho potuto fare a meno di piangere, come non mi capitava da tempo.
La ritrovata serenità a volte mi fa dimenticare cos'era quel nodo alla gola ed il peso sul petto.
Ho bagnato il cuscino centinaia di notti, con le lacrime che scendevano senza controllo, incredibilmente calde. Sentivo i capelli bagnati e non mi muovevo finchè non mi addormentavo.
Piangevo sempre per me, ovviamente, per i miei casini.
Ieri sera piangevo per Te, per Tuo padre.
Io che non prego quasi mai sentivo l'esigenza, anzi, l'urgenza, di pregare per Te.
Piangevo e pregavo.
Tutto il muro di fumo, le polemiche, lo strazio della Tua strumentalizzazione si sono dissolti: un pugno di nulla nel silenzio del tuo papà.
Non so perchè me la sono presa così tanto, eppure ho sentito lo stesso dolore e lo stesso vago, colpevole, sollievo di quando, dopo mesi di malattia devastante, se n'era andato mio nonno.
Oggi Ti offro il mio silenzio.
Con rispetto,
elisa

lunedì 9 febbraio 2009

prime creazioni

Ragazzi..ecco le mie prime creazioni!!



Ne ho fatti molto altri in soli 2 giorni..e mi sto divertendo un mondo!!!!

venerdì 6 febbraio 2009

Nebbia

giovedì 5 febbraio 2009

Qualche anno fa ho passato un periodo che facevo entraEDesci dagli ospedali. Stavo male e non si capiva cos'avessi.
Per poco più di una settimana mi hanno ricoverata in un reparto di neurologia.
Ricordo ancora i volti delle persone che ho incontrato.
Il sig. Nicola che cantava "O' sole mio" a squarciagola, Alessandro che vagava per il reparto e urlava forte la notte, Fabrizio che girava con la radio accesa sulle spalle e "il Fuma" che sarebbe poi diventato la mia prima storia importante.
E poi c'era Francesca: aveva 15 anni e veniva dalla Sicilia. Un ictus le aveva paralizzato tutta la parte destra del corpo e quando parlava non si capiva nulla, ma aveva due occhi enormi e stava sempre con noi.
Era strano per me capire come il dolore accomunasse tutti noi, giovani e vecchi, ognuno diverso eppure tutti nella stessa barca, un po' alla deriva.
Capii perfettamente che un ospedale NON è il posto adatto per guarire. Sentivo uno strano senso di ribellione ed il bisogno disperato di riprendere il controllo sul mio corpo.
Per fortuna alla fine sono guarita ed ho anche incontrato, proprio lì, il primo amore.
Però mi è rimasta questa "sensibilità" verso la sofferenza..è come se l'annusassi nei miei simili, come se solo chi ha sofferto possa davvero capirmi in nome di una consapevolezza diversa.
Non voglio dire che amo il dolore, solamente che lo capisco e non mi fa paura, anzi, mi piace guardarlo in faccia e ritrovarlo negli altri, in un'ombra leggera che passa sul viso e se ne va..ed io capisco che anche loro "sanno".

mercoledì 4 febbraio 2009


Stamattina mi sono divertita a creare il mio "mangavatar" ed ecco il risultato!
Vi prego di notare la sagoma del mio animale totem sulla maglietta...pura poesia, no?! ^_^
In questi giorni vado a fasi alterne al lavoro e mi ritaglio un po' di tempo per inseguire tutorial sulla creazione di orecchini vari.
Ormai penso di avere più o meno fatta mia la teoria, non vedo l'ora di avere fra le mani tutti i materialie gli attrezzi necessari per passare alla fase pratica! Amo da morire gli orecchini, ma non li cambio spesso perchè...beh, è sempre questione di pigrizia temo. Al momento porto 3 orecchini diversi: un punto luce di cui ho perso il gemello regalo di mia nonna cui tengo molto, un piercing a banana da ombelico che infilo però nel lobo e un anellino minuscolo che ho infilato nel secondo buco esattamente 8 anni fa e non ho mai levato per paura che il buco si richiudesse.
Ho una quantità ragguardevole di orecchini vari sparsi per casa, ma raramente li metto, più che altro perchè raramente esco. Però li adoro e non vedo l'ora di poterli creare da sola!!

Ieri sera guardavo Luca lavorare coi pastelli a cera, impegnato a creare contrasti ed applicare le teorie sul colore di Goethe&Co e pensavo che anch'io, accantonata la poesia, devo proprio trovare uno sfogo creativo al più presto.
Spero di poter postare il prima possibile qualche foto delle mie creazioni..

martedì 3 febbraio 2009

click

A volte le persone toccano il tasto sbagliato.
Si tratta quasi sempre di una frase detta per scherzo, o di un commento fatto distrattamente in un discorso molto più ampio.
Click.
Il tasto va giù e una corda tesa, dentro di noi, vibra. E' lo scarto di un secondo.
Solitamente sono argomenti su cui siamo particolarmente suscettibili, piccole manie ed insicurezze che ci portiamo dietro, su cui magari spendiamo anche qualche battuta con un senso della misura però che solo noi conosciamo.
Mi è successo di recente.
Lunga distesa a terra, in mezzo all'ufficio: sono appena inciampata. Nessuna novità, maldestra come sono non è la prima nà sarà l'ultima volta. Ho tutti i colleghi intorno che ridono, anch'io rido, anche se mi pare di essere in uno di quei sogni dove tu sei nudo e tutti intorno ridono di te.
- non l'ho mai fatto sto sogno, ma pare sia piuttosto comune..mah! -
Ad ogni modo una collega lancia la battuta di troppo: " sembrava un terremoto..meno male che hai perso un chilo, sennò chissà che succedeva!!!"
Rido un po' di meno adesso. Il mio chilo perso, di cui vado fiera, il mio piccolo passo fatto di formaggini sfigati, riso scondito e giramenti di testa, non serve a nulla.
Non rido più e mi rendo conto d'essere esagerata, ma...click! Il tasto sbagliato insomma.
Sabato sera, a teatro, discussione normale con l'uomo.
Piccola osservazione "tu non osi, non ti butti mai".
Click, di nuovo.
Stavolta incazzatura, cetro, perchè non si tratta di un chiletto, ma di un lavoro su me stessa che svolgo da anni nonchè il motivo per cui perdo costantemente TUTTE le mie amicizie (a parte il fastidioso vittimismo di cui questo post è figlio), ossia il mio esistere in una terra di confine fra teoria e pratica senza riuscire a trasformare la prima nella seconda.
Non si tratta di ipocrisia o incoerenza, ma di semplice inabilità al mondo pratico.
Di recente ho deciso di farmi gli orecchini da sola..mi sto già muovendo, ho comprato un libro e le prime perline..per me non è poco, perchè di solito mi limito a sognare di agire.
Eppure mi rendo conto che non è nulla in realtà.
Continuo a superare ostacoli che vedo solo io e raramente qualcuno se ne accorge.
Click.
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