A volte le persone toccano il tasto sbagliato.
Si tratta quasi sempre di una frase detta per scherzo, o di un commento fatto distrattamente in un discorso molto più ampio.
Click.
Il tasto va giù e una corda tesa, dentro di noi, vibra. E' lo scarto di un secondo.
Solitamente sono argomenti su cui siamo particolarmente suscettibili, piccole manie ed insicurezze che ci portiamo dietro, su cui magari spendiamo anche qualche battuta con un senso della misura però che solo noi conosciamo.
Mi è successo di recente.
Lunga distesa a terra, in mezzo all'ufficio: sono appena inciampata. Nessuna novità, maldestra come sono non è la prima nà sarà l'ultima volta. Ho tutti i colleghi intorno che ridono, anch'io rido, anche se mi pare di essere in uno di quei sogni dove tu sei nudo e tutti intorno ridono di te.
- non l'ho mai fatto sto sogno, ma pare sia piuttosto comune..mah! -
Ad ogni modo una collega lancia la battuta di troppo: " sembrava un terremoto..meno male che hai perso un chilo, sennò chissà che succedeva!!!"
Rido un po' di meno adesso. Il mio chilo perso, di cui vado fiera, il mio piccolo passo fatto di formaggini sfigati, riso scondito e giramenti di testa, non serve a nulla.
Non rido più e mi rendo conto d'essere esagerata, ma...click! Il tasto sbagliato insomma.
Sabato sera, a teatro, discussione normale con l'uomo.
Piccola osservazione "tu non osi, non ti butti mai".
Click, di nuovo.
Stavolta incazzatura, cetro, perchè non si tratta di un chiletto, ma di un lavoro su me stessa che svolgo da anni nonchè il motivo per cui perdo costantemente TUTTE le mie amicizie (a parte il fastidioso vittimismo di cui questo post è figlio), ossia il mio esistere in una terra di confine fra teoria e pratica senza riuscire a trasformare la prima nella seconda.
Non si tratta di ipocrisia o incoerenza, ma di semplice inabilità al mondo pratico.
Di recente ho deciso di farmi gli orecchini da sola..mi sto già muovendo, ho comprato un libro e le prime perline..per me non è poco, perchè di solito mi limito a sognare di agire.
Eppure mi rendo conto che non è nulla in realtà.
Continuo a superare ostacoli che vedo solo io e raramente qualcuno se ne accorge.
Click.
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