sabato 27 febbraio 2010

 
Un post veloce veloce per farvi vedere i miei ultimi lavoretti scrap altrettanto veloci.
Questi qui sopra sono due segnalibri che ho fatto, uno per me ed uno per il mio ammmore!
Questo invece è il bigliettino che ho stampato per la mattina di San Valentino:

 
In questo ho anche elaborato un po' la foto di partenza, per renderla in formato "fotoromanzo". Devo dire che il risultato mi soddisfa abbastanza, tanto più che son tutte cose fatte di corsissima!
E con questo post zuccerosamente creativo vi auguro buon week end!

venerdì 26 febbraio 2010

Reato a concorso necessario

 
CORRUZIONE IMPROPRIA ANTECEDENTE

E’ prevista dall’art. 318 comma 1 e dall’art 321, che estende al corruttore le pene previste per il funzionario corrotto.

Soggetto attivo del reato
La corruzione impropria antecedente è un reato plurisoggettivo, precisamente un reato a concorso necessario. Del reato rispondono sia il corrotto che il corruttore, cioè sia il pubblico ufficiale che il privato.

Condotta

Il delitto di corruzione impropria antecedente è un reato di mera condotta, a forma libera. La condotta incriminata si sostanzia in un accordo tra soggetto intraneus e privato avente ad oggetto la compravendita di un atto conforme ai doveri d’ufficio, con retribuzione pattuita prima del compimento dell’atto stesso.
La condotta del pubblico ufficiale consiste nel ricevere una retribuzione non dovuta o accettarne la promessa ; quella del privato nel dare o promettere la retribuizone medesima. ( Cass. VI, 29-10-1985).

Soggetto passivo

Soggetto passivo è lo Stato o altro ente pubblico da cui dipenda il p.u. o l’incaricato di pubblico servizio.

"DAVID MILLS è stato corrotto. È quel che conta anche se la manipolazione delle norme sulla prescrizione, che Berlusconi si è affatturato a partita in corso, lo salva dalla condanna e lo obbliga soltanto a risarcire il danno per il pregiudizio arrecato all'immagine dello Stato. Questa è la sentenza delle Sezioni unite della Cassazione. Per comprenderla bisogna sapere che la corruzione è un reato "a concorso necessario": se Mills è corrotto, il presidente del Consiglio è il corruttore.

Per apprezzare la decisione, si deve ricordare che cosa ha detto, nel corso del tempo, Silvio Berlusconi di David Mills e di All Iberian, l'arcipelago di società off-shore creato dall'avvocato inglese. "Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori, che di questa All Iberian non conosco neppure l'esistenza. Sfido chiunque a dimostrare il contrario" (Ansa, 23 novembre 1999). "Non conosco David Mills, lo giuro sui miei cinque figli. Se fosse vero, mi ritirerei dalla vita politica, lascerei l'Italia" (Ansa, 20 giugno 2008). Bisogna cominciare dalle parole  -  e dagli impegni pubblici  -  del capo del governo per intendere il significato della sentenza della Cassazione.
(...)
Dunque, Berlusconi ha conosciuto Mills e, come il processo ha dimostrato e la Cassazione ha confermato (il fatto sussiste e il reato c'è stato), All Iberian è stata sempre nella sua disponibilità. Sono i due punti fermi e fattuali della sentenza (altro è l'aspetto formale, come si è detto). Da oggi, quindi, il capitolo più importante della storia del presidente del consiglio lo si può raccontare così. Con il coinvolgimento "diretto e personale" del Cavaliere, David Mills dà vita alle "64 società estere offshore del group B very discreet della Fininvest". Le gestisce per conto e nell'interesse di Berlusconi e, in due occasioni (processi a Craxi e alle "fiamme gialle" corrotte), Mills mente in aula per tener lontano il Cavaliere da quella galassia di cui l'avvocato inglese si attribuisce la paternità ricevendone in cambio "somme di denaro, estranee alle sue parcelle professionali" che lo ricompensano della testimonianza truccata."
(Da Repubblica)

C'è da aggiungere qualcosa?
Ah sì, forse che grazie a questa sentenza l'avvocato Mills dovrà risarcire la Presidenza del Consiglio, ovverosia....concludete voi.
E' ora alle porte la ripresa del processo dove per lo stesso reato è imputato Berlusconi e che ha ancora un anno, due mesi e 40 giorni di vita. Chissà come mai, con un' Italia piena di problemi di ogni sorta una delle prime preoccupazioni del Governo sono processo breve e legittimo impedimento.
E ancora c'è chi leggerà questa sentenza come un'assoluzione.

giovedì 25 febbraio 2010

 
Sì, sono a dieta. Una dieta che ho cercato io perchè in effetti sono TROPPO rotonda, in un modo che non mi piace troppo e così, dato che voglio tornare un po' in forma per l'anno prossimo, ho pensato di prenderla alla larga cominciando già oggi.
Non ho mai seguito una dieta perchè amo oltre misura mangiare. Spesso una giornata dura mi risultava meno pesante al solo pensiero del tomino che avrei gustato alla sera. Dopo tennis l'idea della pizza mi ridava energia.
Bene, posso scordarmi tutto questo. La dieta che per ora devo seguire elimina pasta, formaggi e pizza.
Mi nutrirò di quelle 4 verdure che mangio e di un po' di carne e uova.
Avrei anche una buona scelta fra vari alimenti, ma non me ne piace mezzo, così finirò per mangiare sempre le stesse cose in un loop infinito e triste.
Non ho alcun tipo di soddisfazione alimentare e stare a tavola è diventato per me irritante, quando invece prima era un vero piacere.
Senza contare tutti quelli che ti dicono che non è poi così difficile, ma, grazie al ciufolo, sono proprio gli amanti delle verdure o gli onnivori per vocazione.
L'unico da cui accetterei consigli e critiche è mio padre, che è a dieta da millenni ed è schizzinoso quanto me, ma, come sospettavo, mi ha dato manforte nelle lamentele!
Poi c'è la tortura dei 2 litri di acqua al giorno: prima bevevo sì e no 2 o 3 bicchieri nell'intera giornata, pasti compresi. Ieri mi son messa di buzzo buono e ce l'ho fatta, ma era un continuo correre in bagno!
Tutto questo per perdere 7 o 8 chili che rischio pure di riprendere e che mi tolgono buona parte del mio buonumore.
Insomma, sono giurni amari.
Almeno ieri sera sono andata a ritirare il mio mini decoder per il digitale con annessa tessera Mediaset Premium, che non ho ancora attivato, per un mese di visione gratuito; l'ho montato e..TAAAK! ubito subito mi son vista Angel e X Files (mamma che nostalgia!) e la sera un bel "Almost Famous".
Nella viat bisogna sempre cercare il lato buono di ogni giornata....

lunedì 22 febbraio 2010

Di Slow Food, cinema e libri

Sarà che siamo in ballo con la ricerca della casa, ma stamattina quando mi sono imbattuta in questo
 
ammetto d'aver subito iniziato a pensare se fosse possibile realizzarlo col fai da te e dove potremmo metterlo!
L'artista che l'ha creato la trovata QUI e secondo me è geniale.
Guardate anche queste lampade che meraviglia:
Tutti materiali riciclati con estro e fantasia. Non mi spiacerebbe qualche dettaglio del genere nella nuova magione!

Week end abbastanza pieno quello appena passato.
Anzittutto sabato mi sono fatta un'ora di tennis con l'istruttore da sola, ossia giocando a tutto campo e correndo a destra e a manca come non facevo da secoli. Mi ha fatto davevro bene anche se alla fine non avevo davvero più fiato!!
Ieri mattina ci siamo invece fatti un giretto tra le bancarelle di Slow Food, comprandoci un po' di prodotti naturali veramente gustosi e sentendoci anche abbastanza virtuosi..
Abbiamo poi festeggiato i 56 anni di mio padre. Gli ho regalato, dopo mille tentennamenti, i DVD della prima stagione di Battlestar Galactica, ma temo abbia apprezzato di più le pizzette fatte in casa dal mio ammmore!!
Nel pomeriggio mi sono dedicata all'ultimo libro della trilogia di Millennium prestatomi da un collega.
In un paio di mesi me li sono letti tutti e tre e devo dire che alla fine della fiera sono un po' perplessa. Al pari di Twilight (che però non ho letto, lo ammetto) mi paiono un po' tanto sopravvalutati.
Si leggono relativamente velocemente, visto il numero di pagine, e come lettura d'evasione vanno anche bene, ma da qui a farne un caso letterario ce ne passa!
Nel primo libro, "Uomini che odiano le donne", si parlava di crimini lontani nel tempo quindi non c'era modo di entrare in fibrillazione per i protagonisti: volevi arrivare alla soluzione del giallo,  ma non c'era grande suspance.
Il secondo ed il terzo, che il realtà costituiscono un unico libro, sono più incentrati sulle vicende che coinvolgono direttamente Lisbeth Salender, la protagonista, ma l'autore continua a rassicurare il lettore non dandogli modo nemmeno stavolta di preoccuparsi mai veramente per la sorte della sua beniamina.
Un po' come quando i nostri genitori, davanti ad inaspettate scene di violenza televisiva, si affrattavano a dirci "ma no, tesoro, è tutto finto: non è sangue, è succo di pomodoro!".
Ecco Stieg Larsson fa lo stesso: capita qualcosa di brutto ai protagonisti? Subito succede qualcosa che li riporta in posizione di vantaggio. Si arriva alfine al processo che dovrebbe risolvere l'intera vicenda già sapendo che i buoni faranno un culo così ai cattivi.
Zero suspance insomma.
Per questo direi che è una lettura da spiaggia più che dignitosa, ma se contate che, anche in spiaggia, mi portavo libri tipo "La nausea" di Sartre, capirete che non è esattamente il mio genere questo.

Infine la sera siamo andati a vedere "Tra le nuvole". Dello stesso regista avevo molto apprezzato "Thank you for smoking" e devo dire che in quest'ultimo lavoro la sceneggiatura ha dei momenti di stanca che non c'erano nei precedenti film.
Reitman gira una commedia romantica che non è una commedia romantica, ma che sbanda proprio nel momento in cui cerca di attenersi a tale ruolo. Mentre la trama tiene abbastanza bene per buona parte del film, lo scivolone zuccheroso verso la fine ci fa temere il peggio. Per fortuna, sovvertendo le regole del genere, il finale rimane amarognolo e il regista si salva in extremis. Detto ciò Clooney è fantastico come sempre, la Farmiga splendida e la relativamente sconosciuta Anna Kendrik, una piccola rivelazione.
Film godibile, a tratti molto divertente, in alcuni punti con dialoghi brillanti e caustici, ma mai al passo con il già citato "Thank you for smoking".
E qui finisce il mio week end.
Spero che anche il vostro sia andato bene! ^_^

giovedì 18 febbraio 2010

MENO MALE


La gente non ha voglia di pensare cose negative

La gente vuol godersi in pace le vacanze estive
Ci siamo rotti il pacco di sentire che va tutto male
Della valanga di brutte notizie al telegiornale

C’è - l’ Italia paese di Santi
Pochi idraulici e troppe badanti
C’è - l’Italia paese della Libertè
Egalitè e del Gioca Giuè!
C’è - l’ Italia s’è desta ma
Dipende dai punti di vista
C’è la crisi mondiale che avanza
E i terremotati ancora in vacanza

Ma meno male che c’è Carla Bruni
Siamo fatti così - Sarkonò Sarkosì
Che bella Carla Bruni
Se si parla di te il problema non c’è

Io rido… io rido…
Ambarabaciccicoccò soldi e coca sul comò!
C’è l’ Italia dei video ricatti
C’è la nonna coi seni rifatti
E vissero tutti felici e contenti
Ma disinformati sui fatti

Osama è ancora latitante
L’ ho visto ieri al ristorante!
Lo so che voi non mi credete
Se sbaglio mi “corriggerete”
Ma meno male che c’è Carla Bruni
Siamo fatti così - Sarkonò Sarkosì
Che bella Carla Bruni
Se si parla di te il problema non c’è
Io rido… io rido…
La verità è come il vetro
Che è trasparente se non è appannato
E per nascondere quello che c’è dietro
Basta aprire bocca e dargli fiato!

…Carla Bruni… Carla Bruni…
Ma meno male che c’è Carla Bruni
Siamo fatti così – Sarkonò Sarkosì
Che bella Carla Bruni
Se si parla di te il problema non c’è
Io me la prendo con qualcuno
Tu te la prendi con qualcuno
Lui se la prendi con qualcuno
E sbatte la testa contro il muro
Io me la prendo con qualcuno
Tu te la prendi con qualcuno
Lui se la prendi con qualcuno
Noi ce la prendiamo
Simone Cristicchi

Lo ammetto, la canzone non l'ho sentita, ma il testo mi piace molto. 
C'è una strana analogia, per quanto mi riguarda, fra Sanremo ed il Carnevale: sono due cose che mi infastidiscono e che non vivo da anni. 
Qualche mascherata l'ho anche fatta, per carità, ma da piccolina e l'ultima volta avevo 20 anni.
Eccomi qui, nel mio travestimento incompreso:
 
  
Ovviamente ero Elle Driver, ossia Daryl Hannah in Kill Bill di Tarantino, ma nell'intero locale solo un altro maniaco cinefilo vestito da Drugo  mi aveva riconosciuta.
A parte ciò io detesto cordialmente il Carnevale perchè è chiassoso, i ragazzini si riempiono di schiuma e si fanno scherzi idioti.
Ho cominciato a detestare questa festa quando, in Piazza del Duomo, mio fratello, ancora piccolino, è stato colpito nell'occhio dalla schiuma da barba. Sono sempre stata abbastanza protettiva nei suoi confronti e vederlo con l'occhio rosso, in lacrime, in un giorno di allegria mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Poi, più in generale, sono una persona tranquilla, per cui il Carnevale proprio non fa per, per sua stessa deifnizione.
Idem il festival di Sanremo: mai visto in vita mia.
La musica italiana, e quella pop più in particolare, non mi piace molto. Ci sono bravissimi autori e cantanti giovani e magari sconosciuti che non avranno mai la loro vetrina ligure, ma che giudico assai più capaci.
Quindi sto vivendo un po' fuori dall'Italia diciamo.
Se ci aggiungete che non ugardo nemmeno il grande fratello avrete un quadro completo della mia situazione da italiana atipica! :-P
Ovviamente non voglio generalizzare, ma a volte mi pare che alcune cose siano veramente sopravvalutate.
In ogni caso il testo di Cristicchi mi piace e credo cercherò magari anche di ascoltare la canzone.
Prima o poi.

mercoledì 17 febbraio 2010

Le macchine non funzionano che guastandosi

 
Alla fine mi son dovuta arrendere: ho rottamato il Motorola comprato solo 4 anni fa e mi sono precipitata a comprare un nuovo cellulare.
Il Moto ormai si spegneva da solo e, benchè trovi interessanti le manifestazioni di carattere nelle macchine, devo dire che quando entrano in conflitto coi miei bisogni mi trovo spesso costretta alla sopressione delle stesse.
Così, dato che non abbiamo la linea fissa a casa e che Luca ha quasi sempre il cellulare scarico o irreperibile, in giro per casa/ufficio/auto, ho deciso di non star troppo lì a studiarmela e di comprare il prima possibile un sostituto.
Su suggerimento dell'uomo sono così andata al Darty e mi sono presa il Sony Ericsson T707 che vedete qua sopra.
I commessi non sapevano dirmi nulla delle sue caratteristiche, ma è a conchiglia, ha il bluetooth, legge gli mp3 e ha una piccola fotocamera: gli optional che uso ci sono tutti per cui mi andava bene.
Per ora è ancora in fase di rodaggio e mi sa che ho lasciato connesso il bluetooth che non so più come disattivare...ma entreremo in confidenza presto spero!
Ora il mio più grande problema è che sul vecchio cellulare avevo qualcosa come 90 messaggi di Luca che non voglio perdere e non so come diavolo salvare.
Mah, speriamo di risolvere..e speriamo che sto trabiccolo funzioni per più di 4 anni!!

martedì 16 febbraio 2010

"(...) Tiro fuori la carta d'identità ancora immacolata. Il poliziotto la apre e non mi vede. "Lei non è nella foto", mi dice. "E sono poco anche nella vita" rispondo con un sorriso che mi fa l'alito amaro."
 Antonio Rezza da "Credo in un solo oblio"

Venerdì siamo andati a teatro.
Per puro caso aggiungerei, o meglio ancora, per merito di facebook.
C'è un mio compagno delle superiori che posta la locandina di uno spettacolo. La sbircio, vado sul sito; per cortesia e con entusiasmo, scrivo nella pagina del mio amico che mi pare molto carino e che andrò, forse a vederlo.
Subito il ragazzo in questione, che non vedo da quasi 10 anni - ommiodiocomesonvecchia!! -, mi chiede se voglio unirmi al gruppo che sta cercando di tirar su per avere lo sconto comitiva la sera seguente.
Accetto.
Antonio Rezza ha un volto noto, ma non lo riesco a collegare a nulla di preciso.
Scopro poi che ha fatto la sua comparsa anche a "L'ottavo nano" che sporadicamente guardavo, ma non lo ricordo proprio.
Anche quel poco che trovo su youtube non mi convince molto.
Eppure sono incuriosita.
E' vagamente surreale anche la situazione: incontro Daniele, il mio amico, lo saluto, ma non parliamo quasi. Facebook non ha il potere di ridare vita ad un rapporto già all'epoca abbastanza superficiale. In più ho appena discusso con Luca e sono agitata.
Ci sediamo al nostro posto, il teatro è piccolo, ma si vede benissimo il palco.
Lo spettacolo inizia ed io mi sento tutta rigida.
Prima mi trovo un po' spaesata, con la mascella ancora contratta.
Piano piano mi sciolgo ed inizio a ridere.
E ridere.
E ridere. Non smetto più.
Non esiste una struttura narrativa per cui all'inizio si fa un po' fatica ad entrare nel gioco teatrale di Rezza.
Monologhi surreali ed acutissimi, provocatori ed infantili al tempo stesso.
C'è anche una bestemmia, ma diventa specchio del nostro Tempo: ha il suo peso, dà fastidio (a me per lo meno), ma invita a riflettere poichè significativamente gratuita.
Non posso raccontarvi 7 14 21 28, il suo spettacolo insomma.
La definizione migliore che ho trovato è questa: "paradossi fisici e verbali per non raccontare".
Se capita nella vostra città consiglio vivamente di andarlo a vedere: è un'Esperienza e non ve ne pentirete di sicuro.

lunedì 15 febbraio 2010

Romantic mood

Stamattina mi sono svegliata, come purtroppo capita ogni tanto, senza Luca che, alzatosi intorno alle 6 meno qualcosa, è uscito di casa un'ora abbondante prima di me.
Mi trascino sonnacchiosa verso il bagno e trovo il tavolo della sala così:
 
  
Il mio ammmmmore mi aveva preparato tutto per la colazione! cosa si può volere di più dalla vita??!
San Valentino è andato alla grande. Sabato sera, mentre nella vicina Via Padova si scatenava l'inferno, noi ce ne siamo andati belli paciosi alla Casa dei Ciliegi, come preventivato. Locale d-e-l-i-z-i-o-so dove mi sono pappata dei favolosi mini brie in pastella e una salsiccia con patate fantastici!!
Grazie alla collaborazione di mia cognata poi sono riuscita a far avere a Luca il giornale del suo paese dove, in questa pagina
 
gli ho fatto trovare il mio messaggino di San Valentino:
 
Sono mooolto soddisfatta!
Ieri sera poi concertone al Conservatorio davvero interessante con mie lacrimucce sul tema di Romeo e Giulietta di Nino Rota. 
Il mio tesoro mi ha regalato una bellissima rosa (la vedete su, sulla tavola apparecchiata) e tanti bacini e baciotti coccolosi. ^_^
Io resto convinta che il 14 Febbraio sia una festa commerciale, ma ho capito anche alcune cose:
1) basta non piegarsi all'acquisto compulsivo di cazzatielle inutili e varie
2) è quasi un insulto nei confronti dei singles fare i superiori "iononlofesteggioperchèsanvalentinoètuttiigiorni"
3) in sè la festa non ha molto senso, ma credo che sia bello, ogni tanto, non limitarsi ad amare ed essere amati, ma riflettere su ciò che abbiamo, su cosa proviamo; interrogarsi insomma sui propri sentimenti, riscoprirli facendoci più attenzione. 
Io e Luca, come coppia, devo dire che siamo abbastanza a rischio glicemico, ma non sono solo le piccole e grandi attenzioni che fanno la differenza, ma anche l'essere coscienti della propria fortuna, del tesoro che si ha.
E non sempre ci si ferma a pensarci.

Domani vi parlerò anche di Antonio Rezza, promesso! Oggi sono ancora zuccherosa.

venerdì 12 febbraio 2010

Programmi

Come al solito, dopo mesi di pantofolaggio acuto, ci ritroviamo ad essere in girotrottola per 3 o 4 giorni di fila: speriamo di farcela!!
Iniziamo con stasera: seratina a teatro a vedere uno spettacolo di Antonio Rezza.
 
Lo so, l'immagine è un tantino inquietante. Anche il riassunto dello spettacolo è vagamente minaccioso comunque, ma noi non ci spaventiamo!!
Domani invece, dopo un pomeriggio sui campi...
...la sera ci attende una cenetta nel ristorante che ho alfine scelto e prenotato in zona Cesarini.
 
  
Che ne dite? C'è abbastanza atmosfera?? Speriamo che anche la pappa sia all'altezza e che al mio amore piaccia.
San Valentino lo passeremo festeggiando la mia cognatina più piccola che compie ben 5 anni!
La sera invece un bel concerto di musica classica con brani di Vivaldi, Paganini, Liszt, Chopin, Schumann, Donizetti e Nino Rota: very romantic mood!!!
Lunedì pizza al paese di Luca per festeggiare un'amica che compie 30 anni.
Finiamo in bellezza, anche se non è ancora certo, martedì con una bella cena in trattoria con un menù a base di birra ed un concerto di Marco Guazzone, artista che non conoscevo, ma mi pare assai in gamba.
 
Poi, per me, ovunque ci sia un pianoforte è sempre una festa!!
Insomma, ci aspettano 5 giorni sempre fuori e per due che cascano addormentati alle 22 direi che è un bel tour de force!!
Speriamo di goderci ogni uscita e di non stancarci troppo.
A tutti auguro uno splendido week end.

mercoledì 10 febbraio 2010

Odissee

 
Non ho mai amato San Valentino, ma devo dire che quest'anno ce la sta mettendo tutta per mandarmi ai matti!!
L' anno scorso mi ero organizzata per tempo ed ero riuscita a fare anche un regalo very romantic al freghino: ero molto soddisfatta. Mi piace dedicarmi a lui, mi piace cercare idee nuove per coccolarlo un po' o quanto meno fargli sentire quanto lo amo.
Quest'anno ho prenotato i biglietti per un concerto di musica classica al Conservatorio dato che da tempo mi diceva che voleva assistere ad un concerto sinfonico, ma, visto che il 14 saremo un po' in girotrottola dai parenti per il compleanno di sua sorella, avrei voluto passare una seratina tranquilla il 13, magari in un ambiente con luci soffuse e sottofondo musicale.
E' dunque scattata la caccia al ristorante.
Dopo una ricerca accurata avevo selezionato questo:
  
Luci soffuse, toni caldi, un caminetto e il pianoforte in sottofondo: che chiedere di più?!
Stavo per prenotare quando mi è saltato in testa di cercare opinioni in rete. Un disastro: la maggior parte degli utenti, su vari siti, si dichiarava assai insoddisfatta.
Va bene, mi rimetto a cercare.
Qui ci sono già stata, ma tempo fa, con un suo compaesano e non mi va di portarci il mio ammmore.
E poi l'ambiente è un po' freddino, vorrei qualcosina di più intimo.
Inizio a perdere un po' la pazienza e non so decidermi.
Alla fine ne trovo uno che sarebbe PERFETTO, ma ha un piccolissimo problema: non esiste un recapito telefonico, nè è possibile prenotare via mail! E cosa dovrei fare?? Andare direttamente a grattare sulla porta del ristorante?
Così al momento ho in testa altri 2 ristoranti, ma uno è un franchaising, l'altro è lontanuccio e non esistono recesioni in merito.
E mi sono anche un po' stancata, lo ammetto.
Insomma, mi sa che alla fine della fiera ce ne andremo a mangiare la solita pizza e poi tenteremo un bel cinemino.
Tanto si sa che San Valentino è una festa commerciale e basta....

lunedì 8 febbraio 2010

Segni di civiltà repressa

 
Giulio Cavalli è giovane, ha solo 5 anni più di me, e fa l'attore/scrittore/regista.
E' in scena a Milano con un testo di Dario Fo, "L'apocalisse rimandata, ovvero benvenuta catastrofe".
Da tempo Giulio vive sotto scorta, in seguito alle minacce ricevute dopo il suo spettacolo "Do ut des", e purtroppo, proprio ieri, davanti al teatro in cui va in scena il nuovo spettacolo, sono stati rinvenuti 23 proiettili subito collegati all'impegno civile dell'attore.
Le repliche sono state sospese al momento e si spera potranno riprendere quanto prima.
Come per Saviano, mi fa sempre impressione sentire questo genere di minacce rivole a dei letterati/artisti che non hanno cariche politiche, nè sono legati alle forze dell'ordine, ma "semplicemente", cercano di risvegliare le coscienze attraverso l'arte e la letteratura.
Il loro impegno nasce da un'urgenza personale, non da un incarico ricevuto, nè da un preciso impegno lavorativo. Loro cercano il contatto col pubblico e, quindi con l'Uomo, col singolo.
Non parlano per slogan, ma cercano di spiegare, di narrare, di far conoscere.
Una sorta di meieutica moderna insomma, seppur di tutt'altro stampo, ovviamente.
Spero che lo spettacolo riprenda presto, spero che questi atti vili non vadano a segno.
A Giulio va tutta la mia ammirazione.

"Come dice Don Luigi Ciotti “l’etica libera la bellezza”. Finchè sfideremo le criminalità organizzate (anche) con l’arma bianca della cultura sveleremo la deriva culturale che a loro appartiene e scalfiremo la loro credibilità."
Da un' intervista a Giulio Cavalli

venerdì 5 febbraio 2010

Rassegna stampa

Sono tante le notizie che mi hanno colpita stamattina.
La condanna dei genitori di un piccolo branco che per 2 anni ha molestato una 12enne inducendola addirittura ad abbandonare la scuola e, ovviamente, provocandole danni psicologici inimmaginabili.
L'assoluta mancanza di pentimento, o qualsivoglia sentimento, nel raccontare la loro "bravata" ha indotto i giudici ad imputare a chi avrebbe dovuto educarli, parte della colpa.
In un paese dove un ingegnere di 40 anni è capace di chiedere una paghetta di migliaia di euro al ricco ed anziano genitore, mi pare una bella dimostrazione di serietà e, a sua volta, una sentenza che potrebbe educare altri genitori assenti.
Poi c'è la riforma scolastica che mi pare l'ennesimo schifoso tentativo di ridurre i costi della scuola pubblica. Le ore di studio passano da 36 a 32, scompaiono materie ed indirizzi di specializzazione.
Ricordo ancora i cortei di protesta contro l'allora Ministro della Pubblica (d)Istruzione, Letizia Moratti, e devo dire che i sentimenti non sono cambiati nei confronti di chi ricopre tale carica.
Se potessi andrei ancora a manifestare in piazza contro questi provvedimenti!!
Infine c'è QUESTO video.
Si definiscono "lavoratori africani di Rosarno", invisibli e sfruttati.
Hanno voluto farsi vedere, in questo Paese dove non esisti se non alzi la voce, se non appari in televisione.
Chiedono ascolto, dopo che l'Italia li ha spremuti come limoni, fregandosene della loro dignità umana, facendoli lavorare senza sosta, per poche lire, voltando lo sguardo quando si passava davanti alle fabbriche abbandonate dove vivevano nella miseria più totale.
Hanno osato alzare la testa, li hanno fatti sparire. Problema risolto.
E invece no che non si risolve il problema! Se butti la polvere sotto il tappeto prima o poi risalterà fuori, e ti atteccherà i polmoni, ti farà bruciare gli occhi.
Nessuno ne parla più ai telegiornali.
In televisione però si vedono di nuovo le proteste operaie, le tute blu stanno facendo sentire la lora rabbia, il loro sdegno.
Il Paese forse si sta risvegliando. Abbiamo toccato il fondo?
Ancora no, ma stiamo già scavando da un po'.

giovedì 4 febbraio 2010

 
ROMA - La Camera ha dato il via libera al disegno di legge sul legittimo impedimento, che ora passa al Senato.
Il testo è stato approvato con 316 voti a favore, 239 voti contrari. Gli astenuti sono stati 40. Alla votazione ha partecipato il governo al gran completo: i posti si sono esauriti e i ministri Tremonti e Meloni hanno dovuto votare dagli scranni dei deputati.

L'Umbertone nazionale gongola "andava fatta e l'abbiamo fatta", senza aggiungere un singolo pensiero compiuto che giustifichi l'ennesima porcata.
Del resto ha altro a cui pensare, come la candidatura del figlioletto Renzo alle elezioni regionali per la Lombardia. Il secondogenito che è stato bocciato 3 volte alla maturità e che conta, nel suo curriculum, l'accattivante videogame "rimbalza il clandestino".
A parte ciò, siamo punto e a capo. Il legittimo impedimento non è certo una novità, ma era applicato a tutti i cittadini, indistintamente, qualora, per cause di forza maggiore, si trovassero nell'impossibilità fisica di presenziare ad un processo. Metti caso che ti rompi una gamba proprio quel giorno, ad esempio!
Ora no: esistono, ed in realtà non è una novità, uomini diversi, uomini che sarebbero impossibilitati a partecipare ai loro processi per via degli impegni che la loro professione comporta.
Salvo poi vederli a feste di 18enni o ospiti a Porta a Porta.
Penso che chiunque capisca che questa legge è cucita su misura per il solito noto, in una maniera talmente smaccata, palese e senza vergogna che mi lascia veramente senza parole.
Possibile che anche chi l'ha votato non si renda conto di quello che sta facendo??!
Viviamo ormai in un Paese dove nulla ci interessa finchè non ci punge sul vivo.
Quando chiedi "ma perchè odi gli immigrati?" la maggior parte della gente si basa solo ed esclusivamente su una percezione personale, su uno sgarbo subito, sul suo microcosmo insomma, senza riuscire a vedere OLTRE, senza capire che il singolo non è la massa.
E così anche questa legge ci scivolerà addosso, alcuni persino convinti che quest'uomo sia davvero al centro di un complotto, nonostante i molteplici processi in cui è stato imputato e spesso prosciolto solo per prescrizione..

mercoledì 3 febbraio 2010

Stamattina

Stamattina sono andata a fare un ECG, che è la sigla alla E.R. per dire elettrocardiogramma.
Mi sentivo troppo una specie di Frankenstein con tutti quegli elettrodi collegati alla mia ciccetta ed infatti mi scappava un po' da ridere, se devo essere sincera.
Comunque sana come un pesce! Ora dovrei avere tutti gli strumenti per l'elaborazione della mia prossima dieta.
'Na voja! Devo dire che no scalpito molto all'idea, ma spero di far ragionare la mia dietologa; insomma, che capisca che le verdure che voglio ingerire sono essenzialmente 5: carote, pomodori, rucola, lattuga e finocchi.
Rigorosamente CRUDE.
Se riusciamo ad intenderci su queste mie restrizioni, posso anche fare dei sacrifici e rinunciare a qualcosa. Ma sulle verdure sarò, il più possibile, inamovibile!
Sperèm... Una dieta che non contempli le verdure del resto non può esser definita tale, purtroppo.
Pensate che persino alle elementari, nella recita in inglese, la maestra mi aveva dato la fatal battuta "I hate vegetables!!".
Si commenta da sè il fatto.

Mentre aspettavo il mio turno ho iniziato a leggere "Adesso Basta!" di cui vi avevo già parlato nel post precedente. Devo dire che poi, aprire la porta dell'ufficio, dopo tutti quei bei ragionamenti su come riprendersi il proprio tempo, liberi dalla schiavitù del consumismo e della smania da carriera, mi ha fatta sentire come se mi ammanettassi da sola...
Il libro comunque mi pare ben fatto: non una ricetta miracolosa per vivere meglio rinunciando comunque a molto, ma un'analisi sociologica personale e il perseguimento scrupoloso, con relativo studio, di un sogno rendendolo reale. Con tutte le conseguenze del caso.
Ricco di spunti di riflessione, al di là del tema trattato: sono a pagina 50, ma mi sento già di consigliarlo!

Infine ho preso il tram per un pezzo di strada che non facevo da molto.
Prima di andare a convivere, abitavo in una zona abbastanza lontana dal centro. Impiegavo circa un'ora, un'ora e un quarto per andare al lavoro, ma avevo modo di OSSERVARE la città, di pensare e fantasticare.
E questo mi manca, devo dire.
In metropolitana mi sento un automa: non so dove appoggiare lo sguardo e quando incontro quello dei miei simili vengo guardata con sospetto, come se mi domandassero "che diavolo hai da fissarmi??!".
Così spesso fisso un punto indefinito sul vetro della porta, cercando di sopravvivere alla calca.
In tram invece avevo modo di vedere un sacco di cose interessanti.
Ad esempio la nebbiolina leggera e la brina in un parchetto vicino alla tangenziale, colo sole che sorgeva all'orizzonte.
Oppure le persone che portavano a spasso i cani, ancora mezzo addormentate; e ancora i negozi chiusi, immersi nel silenzio dell'attesa.
Stamattina per esempio ho buttato l'occhio in un negozio di fiori.
Anzi, in un negozio di "flower engineering".
C'era questo ragazzo che avrà avuto sui 23 o 24 anni, magro, occhialini alla moda, gilet vinaccia. Si muoveva un po' impostato su un bancone color antracite, maneggiando un mazzo di tulipani.
La sua persona strideva totalmente con l'esplosione di colori che reggeva fra le mani!
Poi ha iniziato, con calma, sistematicamente, a tagliare i gambi dei fiori, uno ad uno, misurandoli attentamente, procedendo con fare sicuro e professionale.
Beh: era una scena splendida.
Questo mi manca, dei viaggi in tram... Probabilmente se tornassi, come pare dovrà essere a breve, a quella vita da pendolare cittadina, riprenderei a lamentarmi, ma tutto sommato il viaggio, in ogni sua forma, anche urbana, è sempre affascinante ai miei occhi.

lunedì 1 febbraio 2010

Del mio week end

In questo week end ho fatto un po' di cose.
Intanto i temutissimi esami del sangue in vista della dieta cui mi toccherà sottopormi.
Dovete sapere che io sono una di quelle persone capaci di svenire alla sola vista di una siringa ed assolutamente terrorizzate dal dolore fisico, anche minimo. Figuratevi che ho trovato il coraggio di farmi bucare le orecchie, a 13 anni, solo perchè avevo 38 di febbre!!
Comunque fatti gli esami e giocata, nel pomeriggio, una delle mie peggiori partite a tennis, la sera ce ne siamo andati con l'uomo a teatro a vedere "La ballata dei suicidi". Lo so: il titolo non faceva sperare in qualcosa di allegro, ma non è che questo sia mai stato un problema. Purtroppo però, complici le musiche in stile litanìa/nenìa, mi son trovata ad appisolarmi sulla spalla di Luca senza prestare molta attenzione alla pièce.
A dirla tutta non era malaccio, ma il problema è che era più materia da video che da palcoscenico, a mio avviso. Vari piani si intrecciavano in modo, secondo me, poco efficacie e confuso. Un sapiente montaggio video avrebbe confuso alla medesima maniera, ma sarebbe stato più incisivo.
Ad ogni modo all'uomo è piaciuto ed io, prima dello spettacolo, mi ero concessa uno strappo alla dieta provvisoria a base di cioccolato e gelato alla crema: direi che la serata è comunque riuscita! ^_^
Domenica ci siamo invece fatti quattro passi a piedi per una Milano quasi priva di auto.
La carissima Moratti ha deciso che per contrastare lo smog 8 ore senza auto in uno dei giorni della settimana in cui, già normalmente, non ne circolano troppe, erano la soluzione migliore. Come quelli che per nascondere una macchia sul divano ci mettono su un cuscino.
In ogni caso la città era piena di gente, tanto da indurci a rinunciare, vista la coda, alla visita alla mostra di McCurry. Ci siamo fatti un giretto in libreria dove mi sono comprata "Adesso Basta!" di Simone Perotti.
Ci giravo intorno da un po', dopo aver letto questa frase in una sua intervista:

"Il suo libro si apre con un’affermazione: “Cento, mille uomini così e il potere è spacciato”. Perché?S.P.: Perché un uomo, libero, fuori dal meccanismo del consumo, del bisogno, dell’edosimo, non vota quello che gli dici di votare, non compra quel che gli dici di comprare, non vive dove gli indica il potere, non si comporta altro che come lui sceglie. Un uomo così non lo controlli. Il vero potere, l’unico potere rivoluzionario, oggi, è la responsabilità personale, cioè la libertà.

Viviamo nell’era dell’opulenza eppure non si parla altro che di cambiare. Perché?
S.P.: Perché avere questo “tutto” non ci rende felici. Non abbiamo tempo, non possiamo fare ciò che ci piace, siamo costretti a frequentare gente che non amiamo, compriamo prodotti inutili, con soldi che non abbiamo, per impressionare persone che non ci amano. Questo ci rende deboli, vulnerabili, preda di angosce, malattie psicosomatiche, tedio. Con un mondo a disposizione, ci annoiamo. Incredibile!"

Simone era un supermanager, di quelli che hanno tutto, o almeno, che credono di avere tutto e vogliono sempre di più. Quel di più però l'ha identificato in tempo e spazio per sè e non per l'accumulo di cose. E così ha mollato tutto. Se volete seguirlo lo trovate QUI, nel suo blog.
Poi vi dirò com'è il libro.

Infine ci siamo dati anche ad un po' di Home Cinema con "Il mio vicino Totoro", un filme di Miyazaki del 1988, distribuito in Italia solo l'anno scorso.
Inutile dire quanto io ami il genio dell'animatore giapponese e anche questo piccolo film, meno complesso di altri capolavori come Mononoke Hime o La città incantata, resta un gioiellino di rara bellezza e tenerezza.
 
  
Uno degli aspetti che più apprezzo della poetica di Miyazaki è come riesca semrpe a non dare giudizi nè sui personaggi nè su ciò che accade.
Le bambine accettano subito l'esistenza di questo buffo animale, battezzato Totoro, come fosse normale, ma questo è peculiare dell'infanzia; il punto è che anche gli adulti sono totalmente connessi con la natura ed il suo spirito profondo che si manifesta nei piccoli spiritelli che la popolano.
Non è la magia, per intenderci, alla Harry Potter, ma è lo stupore davanti ad una pianta secolare, il fascino dell'inspiegabile mistero di una fioritura improvvisa.
E' l'accettare che il mondo respira insieme all'uomo, che non siamo gli unici esseri viventi su questa Terra, ma viviamo in stretto rapporto con essa e dovremmo preservarla e rispettarla.
Il tema dell'amore per l'ambiente e dell'importanza dell'equilibrio è centrale nei film di Miyazaki e ne costituisce parte del fascino.
Sempre lode alla Lucky Red che si è decisa a pubblicare i suoi titoli!

E questo è stato il mio fine settimana. Oggi è lunedì e la voglia di lavorare è a i minimi sotirci come sempre.
Buo inizio di settimana a tutti!
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