venerdì 26 febbraio 2010

Reato a concorso necessario

 
CORRUZIONE IMPROPRIA ANTECEDENTE

E’ prevista dall’art. 318 comma 1 e dall’art 321, che estende al corruttore le pene previste per il funzionario corrotto.

Soggetto attivo del reato
La corruzione impropria antecedente è un reato plurisoggettivo, precisamente un reato a concorso necessario. Del reato rispondono sia il corrotto che il corruttore, cioè sia il pubblico ufficiale che il privato.

Condotta

Il delitto di corruzione impropria antecedente è un reato di mera condotta, a forma libera. La condotta incriminata si sostanzia in un accordo tra soggetto intraneus e privato avente ad oggetto la compravendita di un atto conforme ai doveri d’ufficio, con retribuzione pattuita prima del compimento dell’atto stesso.
La condotta del pubblico ufficiale consiste nel ricevere una retribuzione non dovuta o accettarne la promessa ; quella del privato nel dare o promettere la retribuizone medesima. ( Cass. VI, 29-10-1985).

Soggetto passivo

Soggetto passivo è lo Stato o altro ente pubblico da cui dipenda il p.u. o l’incaricato di pubblico servizio.

"DAVID MILLS è stato corrotto. È quel che conta anche se la manipolazione delle norme sulla prescrizione, che Berlusconi si è affatturato a partita in corso, lo salva dalla condanna e lo obbliga soltanto a risarcire il danno per il pregiudizio arrecato all'immagine dello Stato. Questa è la sentenza delle Sezioni unite della Cassazione. Per comprenderla bisogna sapere che la corruzione è un reato "a concorso necessario": se Mills è corrotto, il presidente del Consiglio è il corruttore.

Per apprezzare la decisione, si deve ricordare che cosa ha detto, nel corso del tempo, Silvio Berlusconi di David Mills e di All Iberian, l'arcipelago di società off-shore creato dall'avvocato inglese. "Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori, che di questa All Iberian non conosco neppure l'esistenza. Sfido chiunque a dimostrare il contrario" (Ansa, 23 novembre 1999). "Non conosco David Mills, lo giuro sui miei cinque figli. Se fosse vero, mi ritirerei dalla vita politica, lascerei l'Italia" (Ansa, 20 giugno 2008). Bisogna cominciare dalle parole  -  e dagli impegni pubblici  -  del capo del governo per intendere il significato della sentenza della Cassazione.
(...)
Dunque, Berlusconi ha conosciuto Mills e, come il processo ha dimostrato e la Cassazione ha confermato (il fatto sussiste e il reato c'è stato), All Iberian è stata sempre nella sua disponibilità. Sono i due punti fermi e fattuali della sentenza (altro è l'aspetto formale, come si è detto). Da oggi, quindi, il capitolo più importante della storia del presidente del consiglio lo si può raccontare così. Con il coinvolgimento "diretto e personale" del Cavaliere, David Mills dà vita alle "64 società estere offshore del group B very discreet della Fininvest". Le gestisce per conto e nell'interesse di Berlusconi e, in due occasioni (processi a Craxi e alle "fiamme gialle" corrotte), Mills mente in aula per tener lontano il Cavaliere da quella galassia di cui l'avvocato inglese si attribuisce la paternità ricevendone in cambio "somme di denaro, estranee alle sue parcelle professionali" che lo ricompensano della testimonianza truccata."
(Da Repubblica)

C'è da aggiungere qualcosa?
Ah sì, forse che grazie a questa sentenza l'avvocato Mills dovrà risarcire la Presidenza del Consiglio, ovverosia....concludete voi.
E' ora alle porte la ripresa del processo dove per lo stesso reato è imputato Berlusconi e che ha ancora un anno, due mesi e 40 giorni di vita. Chissà come mai, con un' Italia piena di problemi di ogni sorta una delle prime preoccupazioni del Governo sono processo breve e legittimo impedimento.
E ancora c'è chi leggerà questa sentenza come un'assoluzione.

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