martedì 20 novembre 2012

Il comandante e la cicogna

Soldini è un regista che, fra alti e bassi, ci ha regalato una favola moderna che trovo irresistibile, Pane e Tulipani, e un bel ritratto dei nostri tempi incerti che, poeticamente, titolava Giorni e Nuvole.
Il primo in particolare, oltre a presentare personaggi adorabili, era anche dotato di una leggerezza rara e di idee insolite e vincenti nella riproduzione delle scene oniriche.
Così, sulla scorta di tali precedenti, sono andata a vedere il suo ultimo lavoro, Il Comandante e la Cicogna.
Che delusione!
Sceneggiatura sconclusionata e vuota per una storia inutile che non scade nella noia totale solo grazie a degli attori in stato di grazia.
Si cerca la leggerezza e si trova il vuoto pneumatico.
Si vuol fari riflettere e si sparano improbabili pistolotti proferiti in modo verboso dalle statue degli eroi passati.
Tutto da rifare insomma.
Plauso invece ad ogni singolo attore, ma in particolare a Zingaretti, sull'orlo della macchietta detestabile ed invece capace di non cadere mai nella ridicola gigioneria rendendo credibile l'avvocato azzeccagarbugli del caso.

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