giovedì 14 maggio 2009

Il mostruoso sonno della ragione

Mi sono letta articoli a destra e a manca e li volevo citare tutti, ma mi pareva un po' esagerato.
Parlo del Decreto Sicurezza che verrà approvato - già si sa - oggi.
Non dirò nulla sul ricorso alla fiducia, ma vi invito a leggere questo bell'articolo e trarre le vostre conclusioni.
Trovo invece assai più incisivo postare quanto segue:
Da una relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912:
“Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina.
Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”.
La relazione così prosegue: “Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione”.
FONTE: RAINEWS 24

Tratto dal sito Osservatorio sulla legalità che vi invito a visitare.
I migranti sono ovviamente tutti diversi poichè diverse sono non solo le culture, ma anche le persone in sè. Eppure l'idea che si ha di loro e della loro vita pare comune.
E non perchè loro SCELGANO questo tipo di vita, ma perchè ogni società ne ha paura e li relega in questo cliché. L'integrazione, equamente, umanamente e giustamente regolamentata è assolutamante necessaria e non deve spaventare.
Non voglio passare per la solita buonista, ma solo sottolineare come alimentare la paura del divreso sia sempre la scelta sbagliata.

1 commento:

Veggie ha detto...

Il "diverso" fa sempre paura perchè deroga dagli schemi che ci siamo precostituiti e che ci hanno inculcato fin da piccoli... Ma se invece di vedere nel "diverso" un "nemico", vedessimo un "completamento", una possibile fonte d'integrazione, allora saremmo veramente riusciti a cambiare qualcosa...

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