Oggi saluto Lisbon.. Lo saluto qui, nella Rete, perchè è qui che l'ho incontrato, che l'ho conosciuto.
Lo saluto postando la prima sua poesia che ho letto e che mi era arrivata come un pugno nello stomaco..
Metamorfosi
14/09/2003
Ho schiacciato il mio grillo parlante,
stuprato la fatina buona,
distrutta a calci e sputi di schegge
la falegnameria di mio padre.
Nel paese dei balocchi ho trovato l’inganno,
ho tradito i miei peggiori amici,
fracassato la testa all’ultimo estraneo.
Ho ridotto a niente la vita di un bimbo
e cavalcato distese di malvagità.
Ho mangiato l’ultima mela dell’affamato
e bevuto l’ultimo sorso del fiume degli assetati,
non sono più di legno:
finalmente... sono un uomo.
Lisbon
Alessandro, questo il suo nome, aveva un'anima fragile e tormentata, bellissima.
Alessandro scriveva:
"Non è il padre che ci ha creato a sua immagine e somiglianza, ma suo figlio Gesù: siamo tutti in croce."
Dopo due anni, ancora, ti rendo omaggio.
Sono giorni durissimi in ufficio, giorni senza respiro.
Oggi i colleghi dell'agenzia pubblicitaria mi hanno chiesto se potevo domandare all'uomo di posare come modello per una campagna pubblicitaria.
E' ufficiale: sto con un bell'uomo. Non che non me ne rendessi conto, ma è strano quando te lo fanno notare anche gli altri. Un po' ti inorgoglisci pure...per cosa poi? Manco fosse un tuo merito!
In ogni caso l'offerta è stata declinata cordialmente..e non potrò vantarmi dicendo che il mio amore sta sui cartelloni pubblicitari o affisso sui tram che girano per la città
Sopravviverò! ;-)
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