giovedì 10 febbraio 2011

ultime sfighe e qualche bella uscita

Ebbene sì, lo ammetto: sono una carretta.
Venerdì 28 Gennaio la sottoscritta è tornata a casa sui gomiti con 38 e passa di febbre. Sino a giovedì 3 febbraio se l'è tenuta ingollando, frattanto, antibiotici e mucolitici vari. Tosse tisica, mal di gola e febbrone da cavallo.
Sabato mattina, finalmente stavo meglio e siamo andati, col futuro sposo, ad incontrare l'orafa che ci insegnerà come forgiare le nostre fedi. Tipetto particolare, mooolto flemmatico, ma anche, ci è parso, molto affidabile e preparata. Quindi il 2 ed il 9 Aprile, in due mattinate, ci creeremo i nostri anelli.
Devo dire che sono assai soddisfatta, soprattutto perchè il laboratorio in questione si trova nel paesino del mio primo Amore e l'idea che ci sia un po' di quel sentimento, di quell'Elisa adolescente così cambaita, eppure così presente, ancora, nella mia memoria, mi piace da morire!
E tornare lì, dopo 10 anni (!!!), è stata una bella emozione. Senza contare la bella passeggiata nel Parco che tanto amavo..
Arcore, Villa Borromeo
Sabato sera cenona con 4 miei amici che non vedevo da quasi un anno e Domenica un bel cinemino.
Siamo andati a vedere Another Year di Mike Leigh e devo dire che mi ha piacevolmente impressionata.
Film fatto di parole e persone, di piccoli dialoghi carichi di un'umanità sofferente, ma genuina e ancora non arresa. I due protagonisti intorno ai quali ruota un universo di amici più o meno ben accetti, sono figure di sottile perfidia, di quelle che spesso si incontrano nella vita: gentili, ma pronti a giudicare, fin troppo compiaciuti della loro vita quasi perfetta. E l'amica Mary, concentrato di tic nervosi e corrosa dalla solitudine, è un personaggio di rara tenerezza che mi ha veramente commossa e toccata, pur senza mai scivolare nel patetico, ma anzi, mantenendo una ferma e forte dignità.
Insomma: consigliatissimo.
Detto ciò, lunedì me ne sono andata al lavoro, dopo una settimana, appunto, a casa. Peccato che ci sia rimasta solo 4 ore: il tempo di diventare progressivamente verde e bianca e rimettere la colazione.
Tornata a casa con lo stomaco in piena rivolta e di nuovo 38 e mezzo di febbre mi sono fatta anche la mia bella influenza gastrointestinale.
E non la auguro a nessuno.
Così rientro solo oggi, dopo ben 13 giorni a casa praticamente, 3 chili in meno persi in 3 giorni (quello tutto sommato ci voleva!) e la verve di un lombrico depresso.
Ora spero di tenere duro, di sopravvivere al pranzo, e di aver dato tutto quel che c'era da dare in termini di mali stagionali.
Necessito di un po' di salute!!!!!!!!!

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