mercoledì 30 maggio 2012

Pensi sempre non possa accadere a te, nè alle persone a te care.
Poi arriva un 29 Maggio, ore 9 e qualcosa, e tutto trema, anche qui a Milano, a chilometri di distanza.
Dicono che la Natura non sia crudele, ma solo spietatamente indifferente. Come quando distrattamente calpestiamo un formicaio.
Ieri mattina eravamo in 3 in ufficio e solo io ho avvertito la prima scossa. Cerco subito notizie, ma il sito dell'ANSA è intasato ovviamente. Il tam tam sul web però per fortuna funziona ed arriva la conferma: ancora la mia Emilia, ma stavolta più vicino ai paesi dei parenti.
Riesco a contattare una cugina di mio papà che ha un bimbo piccolo: stanno bene, le case, sua e dei suoi, hanno retto. Solo i comignoli sul tetto dei genitori rimangono pericolanti, ma per il momento non crollano.
Non ho il numero dell'altra cugina: la casa dei suoi genitori e dello zio (zii di mio papà) aveva già molte crepe dopo la scossa del 20 maggio e sono preoccupata.
Alle 13 un'altra scossa violenta. Anche stavolta non tutti da me la sentono. Io ho il cuore in gola. Ogni volta mi viene il mal di mare e il battito accelera all'inverosimile.
Sento subito la prima cugina: i comignoli son volati giù, ma stanno bene.
In serata notizie dai prozii: il tetto ha ceduto, la casa s'è accartocciata.
Una villetta bifamiliare in cui stavano i fratelli di mia nonna, costruita con amore incredibile. Zio Ivo un giorno ha deciso di intagliare il legno. S'è messo a studiare i vari tipi di legno, è andato a comprarsi tutta l'attrezzatura, ha addirittura organizzato gite "didattiche" nelle città d'arte per studiare meglio le sculture che voleva riprodurre.
Autodidatta bravissimo, aveva riempito la casa di piccoli capolavori.
Zio Leo invece girava per mercati mostrando fiero i vari attrezzi agricoli da lui aggiustati, puliti e dati a nuova vita. Erpici, gioghi ed altre meraviglie di un mondo antico facevano bella mostra di sè nel cortile di casa.
Ripenso a tutto questo e posso solo immaginare cosa stiano provando.
Zio Leo rimane con la moglie in camper vicino all'edificio, Zio Ivo con la famiglia, compresa mia cugina e suo marito che li seguono per non lasciarli soli, vengono sfollati a Gargallo.
Mio papà, che li ha sentiti, mi spiega che la zia piange sempre.
Mi si stringe il cuore.

Parte subito la polemica: annullare la parata del 2 Giugno e la visita del Papa a Milano, eventi per cui c'è poco ancora da non spendere, essendo tanto imminenti.
Mi chiedo se la gente ci sia o ci faccia.
Compreso Napolitano che se ne esce dicendo che festeggeranno "sobriamente". Mah.
Anche se qualcosa da recuperare e su cui riflettere c'è:
"...alla parata dovrebbero sfilare 2.584 militari e 738 unità di altre amministrazioni. Inoltre: 10 bande, 93 mezzi e 98 cavalli e vari velivoli. Il costo complessivo dell’operazione si aggira intorno ai tre milioni di euro.
Più di 3300 uomini (e donne) verranno distratti dalle loro ordinarie funzioni operative per essere impiegati nella sfilata. La prima conseguenza pratica è che, per assicurare la funzionalità del servizio a livello centrale e nei territori, queste migliaia di lavoratori (tra carabinieri, agenti di polizia, vigili del fuoco, corpo forestale e guarda di Finanza e, in parte, anche per l’Esercito, la Marina e l’Aeronautica militare) dovranno essere rimpiazzati da altri: a questi ultimi andrà garantito il giusto supplemento per il lavoro straordinario e l’indennità festiva, così come prevede, per esempio, l’accordo quadro della Polizia di Stato. Inoltre, per quanto riguarda il personale proveniente da fuori Roma, verrà considerato orario di servizio effettivo tutto quell’arco temporale che va dal viaggio di trasferimento di andata fino a quello di ritorno, compresa la permanenza a Roma, più vitto e alloggio.
A questi costi non indifferenti si aggiungono quelli relativi al cerimoniale, all’imponente dispositivo di sicurezza messo in atto durante la sfilata, al trasporto dei mezzi e dei cavalli, al carburante dei velivoli. Tutti soldi non ancora spesi, ad eccezione, forse, degli impegni di spesa relativi agli allestimenti."

E poi la seconda grande notizia: il calcio! Intere rassegne stampa dedicate a questo schifo.
A me vien più voglia di chiedere che sti str*** che prendono milioni di Euro vengano condannati a versare cospicue somme di denaro per i terremotati.
A parte le polemiche ora rimango in attesa di sapere come andrà avanti la vita in Emilia. Si parla anche di anni di sciame sismico e non so come potrebbero reagire gli abitanti di quelle zone.

Pensi sempre non possa accadere a te, nè alle persone a te care....

1 commento:

Signor Ponza ha detto...

Un abbraccio. Quando queste cose toccano da vicino conoscenti o familiari, il senso di impotenza è ancora più grande!

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