giovedì 24 maggio 2012

Se ti abbraccio non aver paura


Anch'io, come molti credo, ho comprato questo libro dopo aver visto il padre di Andrea, il ragazzo autistico protagonista di questa straordinaria avventura, in televisione  dalla Bignardi, alle Invasioni Barbariche.

L'amore evidente per il figlio e l'inarrestabile entusiasmo di quest'uomo mi hanno colpita nel profondo sino a spingermi a comprare il libro che Ervas ha tratto dal racconto del viaggio di Franco ed Andrea su e giù per le Americhe.
Franco Antonello è un bell'uomo, somiglia al Liga, e ha due figli. Il primogenito che oramai ha 17 anni, è affetto da autismo. Nonostante i mille pareri contrari, ha deciso che questo ragazzone dai capelli arruffati come il padre, si meritava un bel viaggio, di quelli senza meta precisa, dove la strada ed il susseguirsi dei paesaggi, sono l'anima dell'andare.
Questa è in effetti la prima cosa che mi ha colpita: lo spirito profondamente motociclisico dell'impresa.
Perchè chi gira su una due ruote, non trae piacere dalla stasi, dal fermarsi a lungo nei posti, confondendosi con l'ambiente, ma, al contrario, si esalta nel moto perpetuo, nei chilometri macinati.
Quindi nulla di strano nella scelta del mezzo di locomozione nell'esplorazione dei garndi spazi dell'America del Nord.

Il senso di libertà che traspare da questo viaggio, che è un'avventura on the road, ma anche umana, potente, è davvero forte.
La narrazione scorre veloce, come pennellate intense su una tela distratta per poi rallentare in Sud America, quasi a seguire la tipica indolenza dei popoli sotto l'Equatore.
Andrea ci viene raccontato, ma ci parla anche direttamente, attraverso stralci di conversazione battuta a computer, soprattutto prima della partenza, che sono testimonianze toccanti di un giovane uomo intrappolato in una malattia che incasina ogni percezione e parola.
Tutto è stra-ordinario e splendente, fuori dalla norma e complicato, eppure bellissimo, proprio come percepiamo essere Andrea e la sua vita.
C'è tempo per perdersi e ritrovarsi, sempre in bilico, distanti e avvinti in un abbraccio fortissimo.
Un padre coraggioso, innamorato follemente della sua famiglia e dei suoi figli.

Un libro che va dritto al cuore senza mezze misure, che ha alcune pecche stilistiche forse, ma che conquista senza se e senza ma.
Assolutamente da leggere.


Tutte le immagini sono tratte dal sito di Andrea, e sul profilo Facebook.


1 commento:

Veggie ha detto...

Non ho letto questo libro, ma già solo dalla tua recensione mi ha toccato molto... Io non riesco neanche ad immaginare come potrebbe essere l'avere un figlio autistico (non riesco neanche a immaginare come potrebbe essere il solo avere un figlio, in effetti...), e credo che per un genitore un evento del genere sia una sfida molto grande, che in qualche modo ti piega... Ed è qui che si vedere quello che ha veramente dentro una persona: se si arrende,o se dà fondo a tutto se stesso per trovare soluzioni alternative...

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