lunedì 4 giugno 2012

Ester&Davide

Dopo milioni di preoccupazioni sul meteo, è arrivato anche il giorno del matrimonio di Ester e Davide.
Da settimane ero alla disperata ricerca di un look alternativo in caso di pioggia e non avevo trovato nulla: lo spettro dei jeans aleggiava su di me.
Poi per fortuna il sole ha deciso di restare con noi ed ho potuto sfoggiare il mio abitino verde, mai messo nonostante l'abbia comprato più di un anno fa.
La mia parrucchiera del matrimonio è venuta da Voghera per compiere il miracolo ed eccomi qui, dopo il suo passaggio:
Quasi irriconoscibile: Emanuela ogni volta mi da grande soddisfazione! ^_^
Gli sposi li conosco davvero da una vita. A 13 anni sono entrata nel coro delle chiesa vicina alla mia scuola media. Non era la mia parrocchia, ma ci andavano, con entusiasmo, le mie compagne e a me il canto è sempre piaciuto. Ci sono rimasta per 10 anni fra alti e bassi, ma sempre con gioia.
Lì ho conosciuto Ester, la sposa, che, avendo 2 anni meno di me, forse non avrei mai conosciuto diversamente. Davide invece l'ho incontrato più o meno nel medesimo periodo, sempre alle medie, anche se non eravamo in classe insieme. Anche al Liceo stavamo nella medesima scuola e abbiamo partecipato anche insieme alla gita di fine anno a Ginevra.
L'oratorio era il territorio d'unione comune, anche se all'epoca mai avrei immaginato che le loro vite avrebbero finito per intrecciarsi così.
Anni dopo io e Davide eravamo nella medesima compagnia, un gruppo eterogeneo formato inizialmente da una maggioranza di ragazzi, apertosi poi piano piano, anche a noi ragazze.
Ester ed Anna, la sua testimone di Sabato, si sono inserite nel momento in cui io invece stavo prendendo un'altra strada e siamo state poco in compagnia insieme. Ma abbiamo continuato a sentirci e vederci di tanto in tanto.
Finché mi giunge voce che qualche equilibrio s'è spostato e che, complice una vacanza in Sardegna, Ester e Davide si sono finalmente messi insieme.
Devo dire che sin da subito mi sono sembrati una splendida coppia: lui simpaticissimo e caciarone cela una tenerezza insospettabile a volte, lei intelligente e romantica, con un sorriso che illumina il mondo.
Mi hanno sempre dato l'idea di un binomio ben assortito e saldo insomma.
La cerimonia si svolge nella chiesa dove cantavamo, ovviamente, e dura un'ora e mezza.
Da tempo non frequento la Chiesa ed ho più di qualche riserva sulla religione cattolica e il caro Ratzi, ma ho anche profondo rispetto per chi invece ha il dono della fede e ne da testimonianza. Ester e Davide hanno investito molto tempo e molto di loro stessi in questa cerimonia e si vede: ogni parola è calibrata, pensata e sentita dagli sposi, ogni canto è stato scelto con cura.
La predica è una delle più belle che abbia avuto modo di sentire: il frate parla del matrimonio cristiano, del suo senso e valore profondi, del sostegno di Dio all'interno della coppia, dell'amore umano che si trasfigura nell'amore divino e ne è immagine e compimento.
Io non credo a tutto questo, ma sento forte la loro fede e vedo la gioia serena delle loro intenzioni negli sguardi che si scambiano e nella solennità del rito che hanno scelto.
Anche la mia amica Chiara, meno convinta di me in quanto a sentire religioso, si ritrova commossa ed è bello vivere questo momento insieme.
Insomma, un matrimonio cattolico come mi piacerebbe vedere più spesso: consapevole e pieno d'amore non solo fra gli sposi, ma anche fra gli sposi e Dio.
All'uscita volano riso e stelle filanti ed in men che non si dica ci dirigiamo allo splendido castello di Sulbiate col suo splendido parco.
Rivedo vecchi amici, constato col solito stupore quanto siano cresciuti i figli dei compagni del liceo, e faccio almeno un paio di giri al buffet dei formaggi&confetture.
Genialata: il poggia bicchiere a fianco del piatto! 

Lo splendido abito: adoro il contrasto fra il raso liscio ed il tulle leggero ed increspato!
A cena ho qualche problemino con le verdure onnipresenti nei piatti, ma i ravioli alle melanzane, pomodoro fresco e timo mi conquistano nonostante la presenza dell'ortaggio: ottimi davvero!
Per il livello di bontà della torta non esistono scale di misura appropriate: vi dico solo che mi sono sbafata due fette ed ho resistito a fatica al terzo giro!
Ma la cosa più carina è stato il pensiero della moglie di un amico di vecchia data degli sposi:

Nena è bravissima ed ho trovato questo regalo davvero dolcissimo. 
Dopo il taglio della torta io e Luca abbandoniamo il ricevimento: sono le 23.15 e siamo proprio cotti.
Mi spiace un po' perdermi la parte di vera festa, ma non ce la saremmo proprio goduta con la palpebra calante.
Insomma, un matrimonio splendido che mi ha molto commossa, ma anche riempita di gioia.
EVVIVA GLI SPOSI!!!

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