lunedì 1 dicembre 2008

Ce l'abbiamo fatta: l'albero di Natale perfettamente addobbato troneggia in casa nostra!
Devo dire che fa davvero la "prima donna" nei nostri 35mq, ma è spettacolare!
Non vedo l'ora di metterci sotto qualche pacchettino :-)

Sabato sera spettacolone del Marco Travaglio. Ammetto un certo sgomento iniziale:
"Mi scusi, quanto dura?"
" TRE ORE E VENTI"
Devo aver ripetuto questo mostruoso lasso di tempo almeno 4 o 5 volte...un monologo di più di 3 ore??!!!!
Hanno sposato il Ciak in zona Monumentale, sotto una tensostruttra enorme e gelida: meno male che abbiamo tenuto i cappotti.
Siamo in seconda fila: certo, per sentire meglio, mica per vederlo meglio!!
Travaglio entra in scena ed inizia a parlare. Scenografia inesistente, seduto su dei cubi bianchi, coi suoi appunti in mano a una polo blu abbastanza triste..del resto, l'importante è COSA dice, mica COME lo dice.
Sono 7 quadri della Storia italiana quelli che ripercorre, come li portasse sul palcoscenico, li illuminasse ognuno per mezz'ora o più e poi li rimettesse al loro posto, nei nostri cervelli, ma tirati a lucido, rispolverati e più vividi nel ricordo.
Si ride anche, sia a denti stretti, sia di pancia, fragorosamente, perchè certe uscite sono talmente grossolanamente comiche da essere degne di una puntata del buon vecchio Zelig.
Mi sembrava di vedere una puntata della Gialappa a Mai Dire Grande Fratello, quando il trio sbeffeggia le uscite infelici e gli strafalcioni dei personaggi di turno che popolano il reality.
Ammetto, cospargendomi il capo di cenere, che mi sono anche addormentata una ventina di minuti, ma dico a mia discolpa che ero sveglia dalle 7 e non mi ero mai fermata, fra compere natalizie, spesa, tennis e pizzeria. Lo so: vergognosa lo stesso!
Ad ogni modo un bello spettacolo, necessario, coinvolgente, amaro e in qualche modo disperante.
Travaglio ripete queste cose da tanti anni e ormai le sa a memoria anche al contrario e c'è quindi disillusione e stanco sarcasmo nelle sue parole, c'è incredulità nella consapevolezza di avere ancora al governo il caro vecchio Sire, come lo chiama la Littizzetto, e ancor più sgomento nel rendersi conto che la stessa "sinistra" (virgolette d'obbligo) gli abbia ceduto il Paese su un piatto d'argento.

1 commento:

Veggie ha detto...

Perchè non posti una foto del tuo albero di Natale? Sarei curiosa di vederlo... Eh, ormai non manca poi così tanto tempo...
E anche a me piace molto fare i regalini di natale, nonostante tutto...

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