giovedì 15 gennaio 2009

“Il cuscino disse:
alla fine di un lungo giorno
solo io conosco
la confusione di chi e’ sempre sicuro
il desiderio di chi non ha desideri
l’impercettibile tremolio sulle ciglia del tiranno,
l’oscenità del predicatore,
e la voglia che ha l’anima di un corpo caldo
quando le scintille fuggevoli diventano carbone lucente”.
(Mourid Barghouti)
Inattesi segreti dell'anima che si svelano nell'umanità inerme che riposa. Le debolezze umane che germogliano nella notte. Scriveva Quasimodo:
"Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera"
E nella notte che ci accoglie saremo nudi e soli davanti al nostro riflesso e non potremo scappare, e non potremo fa altro che guardarci.
Per questo, ogni sera chiudiamo gli occhi, per non vedere, e lasciare al cuscino l'ingrato compito di testimoniarci.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Povero cuscino... che compito ingrato ha.
Da una parte.
Dall'altra si fa confidente di ogni piccolo segreto.

Non so se invidiarlo o no...

Scusa per il commento un po' così... doveva risultare più profondo ;P

Un saluto.

.Clara.

Veggie ha detto...

E non solo la sera chiudiamo gli occhi per non vedere... molto spesso, lo facciamo anche nella vita... E quel riflesso che troppo spesso cerchiamo d'ignorare... quel riflesso che non è rimandato dallo specchio ma dalla nostra anima... si proietta su tutto ciò che ci circonda... e solo la notte, al buio, al silenzio, può rivelarsi...

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