mercoledì 21 gennaio 2009

"Il mondo può cambiare" scrivevo nel post precedente e poi Silvio rammenta al nuovo Presidente di non interrompere il dialogo con la Russia.
La Russia.
La Russia di Anastasia e di Stanislav.

Lei era una giornalista della Novaja Gazeta, come Anna Politkovskaja.
Lui era un noto avvocato difensore dei diritti civili e si batteva per riportare in carcere il colonnello Budanov, condannato a soli 10 anni di carcere per aver ucciso, dopo ripetute violenze, una diciottenne cecena e rilasciato qualche giorno fa.

Sono stati uccisi nel centro di Mosca.


Come Anna. In un REGIME che reprime e nasconde. In un Paese dove gli assassini agiscono, pare, indisturbati per mettere a tacere chiunque osi smuovere le acque, chiunque abbia il coraggio di porsi in prima linea.
La cosa inammissibile è la distanza che prende il Governo da chi si batte per la Giustizia e rimane solo. E muore solo con una pallottola in testa.

Piccolo inciso: mi è piaciuta una frase del discorso di Obama che recita più o meno così:
"tenderemo la mano, se loro apriranno il loro pugno"
Come sarebbe bello se tutti questi pugni chiusi si aprissero.

1 commento:

Veggie ha detto...

A proposito del discorso di Obama... Bellissima la frase che citi.
Anch'io no ascoltato il discorso d'insediamento.
Quello in lingua originale, perchè tendo sempre a diffidare un po' delle traduzioni...

“Change will not come if we wait for some other person or some other time. We are the ones we’ve been waiting for. We are the change that we seek.”

Penso che questa frase che ha pronunciato dica tutto e si commenti da sola. E' il mio pensiero-base, la mia filosofia di vita.
E penso che si potebbe applicare benissimo anche alla situazione russa... Не верь, не бойся ...

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