lunedì 14 gennaio 2013

Parigi - Giorno 1

Il treno ci aspetta in stazione alle undici e mezza passate di notte. Siamo stanchi dopo il Natale in famiglia, ma siamo anche parecchio eccitati all'idea di partire.
Il primo intoppo mi manda subito un po' in palla, col mio francese fuori forma: hanno cambiato le carrozze e anziché dormire comodi comodi in un vagon lit tipo questo...
...ci ritroviamo in uno scompartimento a noi riservato, ma con le cuccette.
Ok, non esattamente la stessa cosa. Luca riesce ad addormentarsi quasi subito, anche se si sveglia spesso, io solo verso le 3 di notte cedo il passo al sonno, ma alle 6 sono di nuovo sveglissima.
Il viaggio in treno mi piace, ma troppi scossoni per i miei gusti e alla fine arriviamo a Parigi alle 9.30 tutt'altro che riposati.
Per fortuna le 14 linee metropolitane di cui è dotata la Ville Lumière ci permettono di arrivare dopo solo mezz'oretta davanti all'appartamento che abbiamo prenotato, proprio mentre la gentilissima proprietaria, Hanna, sta parcheggiando la sua auto.
Saliamo al primo piano di questo palazzo piuttosto vecchio e ci si apre davanti un bell'ambiente luminoso ed ampio, cosa non così scontata a Parigi.
Al pavimento vecchie assi di legno di un parquet consumato dal tempo, che però ha il suo innegabile fascino, mentre una lunga serie di ampie finestre si aprono sul lato strada.
Salotto, sala da pranzo e cucina sono un tutt'uno, mentre la sala da bagno con vasca e doccia è divisa dallo sgabuzzino in cui hanno messo il water, proprio accanto all'ingresso. Che roba particolare, pensiamo.
Fra le spiegazioni di Hanna e una rapida scappata al super nelle vicinanze, fa presto ad arrivare mezzodì e mentre marito cucina salsicce e patate, io mi appisolo miseramente sul divano.

Corroborati dal pranzo decidiamo di rivoluzionare un po' il mio itinerario, e ci avviamo a piedi verso il Marais. Mi sono scaricata un itinerario dall'ottimo sito di Carla, un'utente di Tripadvisor, e ho portato in giro Luca, partendo però, dalla splendida Place des Voges.
Purtroppo la parte interna dei giardini  che permette di abbracciare con lo sguardo il quadrato perfetto della piazza, è chiusa, così optiamo per una semplice passeggiata sotto i portici ricchi di gallerie d'arte e bancarelle buffe.
Fra le varie attrattive della piazza c'è un luogo cui sono molto affezionata ed è la casa di Victor Hugo al numero 6.
Dovete sapere che alle elementari leggevo già molto e due sono i libri letti allora che maggiormente mi sono rimasti impressi: Lo Hobbit e una versione per bambini de I Miserabili. Quest'ultimo libro l'ho portato all'esamino della 5a, ma anche a quello della terza media e, finalmente in versione integrale, ala maturità.
E' un libro che amo moltissimo, assieme a Notre-Dame-de-Paris, e il cui autore, per il suo modo di scrivere, annovero fra i miei intoccabili.
Davanti alla sua tomba, nel lontano 1999, sono anche scoppiata a piangere.
Detto ciò, eccomi qui, nella doppia versione, 2000 - 2012, davanti alla casa del mio idolo.
Ovviamente da qualcuno ho preso questa mia passione, ed infatti nel 2000 vedete, oltre al mio improbabile vestiario, anche mia madre al mio fianco. ^_^
Continuiamo la nostra passeggiata fra angoli più o meno caratteristici girando per più di due ore.




Al calare della sera approdiamo vicino all'Hotel de Ville illuminato a festa.


Ed eccoci sulla Senna e dinnanzi alla meravigliosa Notre-Dame. Sempre un'emozione.



Sostiamo qualche minuto davanti alla cattedrale, anche per riprenderci un po' e riposare i piedi che urlano già vendetta, poi, gambe in spalla, torniamo all'appartamento.
Dopo 5 ore di passeggiata all'aria aperta siamo davvero provati e crolliamo esausti, sul (comodissimo) letto.

CONTINUA...

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