Mi domando se si nota, se le persone sedute accanto a me sull'autobus riescono a vedere che sono diversa.
Come quand'ero adolescente, ripasso mentalmente la giornata di ieri, cerco di cogliere i segnali che mi sono sfuggiti.
Luca mi porta a Sirmione, un luogo che ci ricorda gli inizi della nostra storia, nel maggio del 2007.
Da un po' vorrei fare una cena romantica e la sera prima, causa stanchezza mia e sua (almeno credevo!! In realtà era un'abile mossa di chi mi conosce bene e sapeva non sarei uscita due sere di file) avevamo dovuto rinunciare ad una serata sui navigli con mio malcelato disappunto.
Domenica si decide a portarmi sul lago. Durante il viaggio ogni tanto straparla un po', è vero, ripete spesso "scusa, sono un po' in aria", ma non ci faccio troppo caso.
Sirmione è sempre bellissima. Io mi sono anche vestita "da donna", mi sono truccata e persino pittata le unghie.
Lui mi potra su e giù per la penisola, alla ricerca del punto più estremo, ma, scoprirò poi, in realtà sta cercando il ristorante dove avrebbe voluto prenotare e che, all'ultimo, aveva deciso di non chiamare.
Verso l'ora di cena studiamo i menù dei vari ristoranti. Ce n'è uno in particolare, dove si cena proprio sul molo, molto suggestivo, ma, data una scorsa ai piatti presentati lo scarto con una frase del tipo "non mi sfamo certo coi bei paesaggi!".
Luca scoppia in una risata quasi isterica che lì per lì non capisco. Poi mi spiegherà che era proprio il ristorante dove voleva portarmi!
Alla fine ceniamo in un locale più defilato, ma sotto una coltre di alberi e lumini, veramente suggestivo e, per me, molto romantico. In più ci sono le crocchette di patate e io sono in pace col mondo.
Ci concediamo anche il dolce e torniamo verso il molto. C'è la luna a specchio sull'acqua, pare il sorriso dello Stregatto. Luca mi sta dicendo che non ha mai fatto una proposta di matrimonio ed io penso che sono stata proprio indelicata a ricordarglielo, a tavola, a dargli l'ennesimo ultimatum.
Perchè la proposta la volevo memorabile e l'avrei voluta prima che mancasse un anno al matrimonio.
Il mio amore ci si è dannato dietro a questa mia pretesa, prima organizzandola per Parigi, che purtroppo è sfumata, e poi, per ieri sera.
E lì infatti, davanti alle luci del Lago di Garda, Luca si inginocchia. Sta dicendo qualcosa come "e se te la facessi adesso..?", ma io quasi non capisco, mi domando se sta accadendo davvero o è uno scherzo. Ma no, poi incontro i suoi occhi e vedo che luccicano che sono scuri e brillanti insieme e in un soffio me lo chiede sul serio "MI VUOI SPOSARE?"
Rido? Piango? Non lo so, mi tremano un po' le mani mentre lui fruga nella tasca dei pantaloni e tira fuori un fazzolettino. L'anello.
Un anello che non vedo nella penombra del molo, ma non mi importa: è bellissimo, lo so.
Me lo infila all'anulare sinistro che poi, sì, lo so, non va lì, ma me lo faccio mettere lì ugualmente.
Si alza, lo stringo forte forte.
E' tutto magico, è come lo sognavo e capisco che, nonostante mi senta vagamente in colpa per aver voluto che tutto fosse così, romantico e un po' pretenzioso forse, è solo così che poteva andare, ne avevo bisogno.
Non so perchè ci tenessi tanto, se sia una questione di sindrome alla Mme Bovary o altro, so che per me era necessario e so che lui, il mio insostituibile, unico uomo, mi ha capita.
Tornando verso casa capisco perchè era così "in aria", mi racconta anche che era emozionatissimo che in macchina, all'andata, gli veniva anche un po' da piangere.
E io rivivo ogni attimo delal giornata, lo rileggo attraverso i suoi occhi.
Gli occhi del mio amore, che in un solo istante hanno illuminato la notte, mi hanno abbracciata, mi hanno carezzato il cuore.
E l'anello? E' veramente splendido, il più bello che abbia mai visto.
E oggi sono qui e mi sento un po' diversa. Mi sposo e lo so, lo so da un bel po' che il mio freghino me lo sarei sposato, però mi pare tutto più reale e mi sento sulla nuvoletta rosa su cui galleggiavo quand'ero adolescente, quando tutto era più intenso.
Luca mi fa sentire così: viva, speciale. E lui è unico, insostituibile..e lo amo, lo amo forte, tanto, profondamente.
lunedì 13 settembre 2010
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