Contrafforte al congedo
la rabbia s'imprime
nello stomaco avverso.
Il silenzio preme
su labbra serrate
rantolando l'offesa
nella muta risposta.
E
non m'appartiene
lo sdegno
e
non controllo
il mio sguardo
che domanda e pretende
parole di pace.
(22/10/08)
Quando vorresti urlare "basta" e non trovi voce.
Quando tutto trema intorno e tu stringi i pugni conficcandoti le unghie nella pelle, concentrando te stessa in pochi centimetri di te.
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