Da tempo non prendevo il tram la mattina. Oggi, complice una sottospecie di influenzetta bastarda, ho deciso di farmi accompagnare in macchina dall'uomo e poi prendere un unico mezzo di superficie al posto del solito saliescendi con la metropolitana di mezzo.
Con tre quarti d'ora di strada si fanno in tempo a vedere moltissime cose: i due fidanzatini in bicicletta che, fermi al semaforo, si scambiano un bacio fugace, prima di ricominciare a pedalare; la sciura capelli bianchi con una pettinatura che fa invidia ad Amy Winehouse tanto si eleva al di sopra della sua testa; e i lavori al teatro lirico con l'impietoso cartello "rimozione degli arredi interni" che ti riporta a qull'ultimo spettacolo visto lì con la tua classe, alle luci del foyer e alla penombra della platea mentre ti accorgi che la prof. di lettere seduta la fila dietro la tua è partita a russare sonoramente...
A sapersi guardare attorno la città offre sempre tanti spunti, tante visioni inaspetatte.
Stamattina va meglio di ieri, ma decisamente ho avuto giorni migliori. Unica consolazione è che è già giovedì: appena svegliata ero convinta fosse solo mercoledì!!
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