martedì 30 settembre 2008

Solo l’amare, solo il conoscere
conta, non l’aver amato,
non l’aver conosciuto.
Dà angoscia
Il vivere di un consumato
amore.
L’anima non cresce più.
Ecco nel calore incantato
Della notte che piena quaggiù
tra le curve del fiume e le sopite
visioni della città sparsa di luci,
echeggia ancora di mille vite,
disamore, mistero e miseria
dei sensi, mi rendono nemiche
Le forme del mondo, che fino a ieri
erano la mia ragione di esistere.
Il pianto della scavatrice (Pier Paolo Pasolini)


E allora ciò che conta è il mio presente stretto fra le mani, che pure è evanescente ed indecifrabile.
Sforzarsi di coltivare qualcosa dentro di noi, che ci sorpassi, che dica di più, al mondo, su noi stessi e non ci appartenga al tempo stesso.

Giornata iniziata male e in continuo peggioramento: casini sul lavoro e mal di gola galoppante. Unica consolazione l'uscita anticipata causa sciopero mezzi, ma proprio stasera che l'uomo mi rientrerà ad orari assurdi. Insomma.. tutto storto!

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