Ci svegliamo piuttosto rilassati e dopo la colazione ci dirigiamo verso il Guggenheim.
Costeggiamo il fiume in direzione del Museo con tranquillità: abbiamo preso una carta speciale in albergo che dovrebbe farci saltare l'eventuale coda, quindi non abbiamo nessuna fretta.
C'è già un po' di gente in fila all'ingresso, ma nemmeno troppa: è ancora presto.
Siamo gentilmente invitati a lasciare lo zaino nel guardaroba e poi possiamo entrare. La struttura del museo è qualcosa di unico sia dall'esterno che dall'interno.
A dirla tutta è proprio il Museo stesso la vera attrattiva, molto più che le opere ivi esposte. La prima sala che visitiamo è in realtà una specie di enorme hangar dove l'artista Richard Serra ha posto la sua opera. Rimango un tantinello interdetta: si tratta di una serie di "sculture" di metallo alte svariati metri arrotolate su loro stesse in spirali ed onde. Quando inizio a camminarci dentro ed intorno però mi rendo conto che il buon Serra è riuscito nel suo intento: mi sento spaesata, mi gira un po' la testa: sto interagendo con l'opera.
Le altre esposizioni sono più contenute, ma comunque tutte particolare. A dirla tutta nessuna mi colpisce davvero, gioisco solo nell'incappare in un paio di Magritte, ma l'entusiasimo è piuttosto tiepido.
L'arte contemporanea a volte mi risulta quasi fastidiosa perchè non la comprendo. Alcuni storceranno il naso e mi diranno che sono io quella limitata, ma la verità è che penso che il termine "arte" sia un po' abusato ultimamente.
Ad ogni modo restiamo dentro due ore buone e quando usciamo mi concedo finalmente un'altra cruji: la adoro!!
Il pomeriggio ce la dormiamo vergognosamente e usciamo solo verso le sei per visitare la parte vecchia della città. Si sta benissimo, in giro non c'è nemmeno troppa gente e Bilbao è veramente piacevole da girare. Da vedere non c'è poi molto, anche la cattedrale non è un granchè, per cui andiamo a cercare un posto dove pranzare tranquilli e finiamo nella pizzeria del giorno prima dove mi sfogo di nuovo sui nachos con sommo gusto.
Decidiamo di passare un'ultima volta accanto al Museo e ci fermiamo ad ascoltare un trio jazz che suona nel chiosco accanto. Mi rilasso del tutto, in pace col mondo.
Sì, Bilbao mi è proprio piaciuta.
Sì, Bilbao mi è proprio piaciuta.
11/08/08
Da bilbao a Santander dovrebbe essere una relativa passeggiata: 100 Km più o meno. Dico "dovrebbe" perchè ho totalmente rimosso quella strada! So che siamo arrivati a Santander, ci siamo cambiati e ci siamo fiondati in spiaggia, al Sardinero.
Il tempo, ovviamente, non era dei migliori: sole ma un vento teso freddo e persistente. Ho tentato di sfoggiare il costume almeno una decina di volte, ma dovevo subito ricoprirmi in fretta per il freddo.
L'intrepido uomo che mi porto appresso invece ha deciso che avrebbe sfidato l'Atlantico e si è diretto a passo sicuro verso la riva.
Devo dire che la sua discesa in mare è stata piuttosto lunga e un po' comica, ma, onore al merito, alla fine si è buttato ed è rimasto dentro una decina di minuti. Quand'è uscito rabbrividivo solo a guardarlo!Dopo esserci un po' appisolati sulla sabbia in attesa che il buon freghino si asciugasse (penso abbia fatto di più il vento che il sole in questo senso), ci siamo diretti al ristorante dove, come al solito, non ho trovato nulla da mangiare salvo l'odiatissimo melone bianco.
Una curiosità: se ordianate una "mousse al limone" vi porteranno in realtà uno YOGURT al limone. Mi hanno fregata anche sul dolce, mannaggia!
Il pomeriggio lo trascorro ascoltando musica sulla spiaggia, canticchinado fra me e me e pregando in cinese affinchè il vento si plachi finalmente.
Ovviamente non so il cinese ed il vento ha imperversato tutto il pomeriggio.
La sera camminiamo un po' per la città: è molto carina, piena di vita e di locali. Ci infiliamo in uno di questi chiedendo timidamente se potevamo cenare dato che, come al solito, tutti si affollavano al bancone delle tapas e nessuno occupava invece i tavolini del ristorante. Mi butto su una pasta alla bolognese e mi ritrovo a dover trangugiare una pasta che sa solo di peperoni: terribile.
La sera crolliamo a letto: domani ci aspettano 180Km di strada Nacional: la tremenda e bellissima N-623.
Ma questa è un'altra storia..
- TO BE CONTINUED -
1 commento:
scusami, oltre il tempo per maturare che qualcuno nel mondo possa trovare fernanda pivano noiosa (ahahaha) ho anche preparato un esame da dare domani (in effetti devo finire), così ho potuto leggere il tuo viaggio solo oggi... Bello! (sbav sbav)
io quest'estate l'ho consacrata alla meditazione e alla sopravvivenza a roma e dintorni laziali, una settimana già fatta e una da fare in sardegna (e anche lì che meraviglia le strade e il mare e tutto quanto), e poi... a spasso qui e lì dopo la sessione d'esami eh eh ;)
(quali erano gli scrittori che ha consigliato? ricordi?)
un baciotto!
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