05/08/08
Mi aspetto un risveglio ad ossa rotte ed invece tutto funziona a dovere. Passeggio qualche minuto fuori dalla camera, mi azzardo addirittura ad accennare qualche esercizio per controllare se è davvero tutto a posto e poi ci fiondiamo a colazione. Il secondo giorno abbiamo in programma Aix-en-Provence/Toulouse, 393 Km. Il fatto che siano 100 in meno del giorno prima mi rassicura un po' ed infatti la strada corre sempre dritta e senza intoppi, ma ci mettiamo comunque 6 ore prima di arrivare in città. Il vero problema si rivela essere la localizzazione dell'hotel: la via dove dovrebbe trovarsi è lunghissima e non intravediamo nemmeno un cartello di indicazioni. Giriamo a vuoto per almeno mezz'ora prima di renderci conto che il cartello col nome dell'albergo in effetti c'è, ma è totalmente girato, quasi impossibile da notare, come del resto l'hotel stesso, nescosto in una strada chiusa.
Optiamo ancora una volta - lo ammetto, su mia insistenza - per la cena in loco e ce la ronfiamo pure un po'. Intanto sfoggio il mio impeccabile francese alla facciazza dell'odiato esame mai passato in università: son soddisfazioni! Prima di coricarci mi godo dalla finestra, con sottile piacere, la grandinata che si becca la nostra odiata/amata Tia. Ringrazio di non esserci in groppa e vado a nanna.
06/08/08
Giornatona: ci aspettano i Pirenei. Luca ha parecchio fantasticato sulla tappa odierna che ci condurrà a Pamplona: curve, paesaggi montani...curve...vabbeh, è un motociclista!
La zavorrina invece è un tantinello preoccupata, ma si siede buona buona dietro e si affida alla sorte. Tuttalpiù, a metà strada, potrei sempre chiedergli una deviazione verso Lourdes!!
L'autostrada è ancora molto bella, incrociamo pesrino un'esercitazione militare con lancio dei paracadutisti piuttosto suggestiva: mi sembra la canzone "It's raining men"...ma meglio non dirlo a Luca! ;-)
Ci dirigiamo verso Roncisvalle e lì iniziano i guai: incredibilmente mi viene la nausea anche in moto. C'era già stato un precedente, ma speravo fosse un'eccezione. Niente da fare, ci dobbiamo fermare.
Per fortuna il panorama è splendido, c'è persino il torrentello rilassante di sottofondo e piano piano passo dal verde al mio solito colorito.
Riprendiamo la marcia e raggiungiamo Roncisvalle giusto in tempo per il pranzo. Prima (e migliore, rispetto a quelle che prenderà in seguito) paella di Luca. Io opto per una specie di pizza/focaccia con prosciutto e formaggio che si taglia con una sotra di martello/mezzaluna e che imparerò ad amare profondamente. Ci concediamo una pausa insieme ai pellegrini che da qui partono per il Cammino di Santiago de Compostela. C'è davvero gente d'ogni tipo: ciclisti più o meno giovani con le due ruote stracariche (e io che mi lamentavo di Tia!!), bande di vecchietti più in forma di me (non che ci voglia molto), ragazzi e persino qualche famiglia.
Mi aspetto un risveglio ad ossa rotte ed invece tutto funziona a dovere. Passeggio qualche minuto fuori dalla camera, mi azzardo addirittura ad accennare qualche esercizio per controllare se è davvero tutto a posto e poi ci fiondiamo a colazione. Il secondo giorno abbiamo in programma Aix-en-Provence/Toulouse, 393 Km. Il fatto che siano 100 in meno del giorno prima mi rassicura un po' ed infatti la strada corre sempre dritta e senza intoppi, ma ci mettiamo comunque 6 ore prima di arrivare in città. Il vero problema si rivela essere la localizzazione dell'hotel: la via dove dovrebbe trovarsi è lunghissima e non intravediamo nemmeno un cartello di indicazioni. Giriamo a vuoto per almeno mezz'ora prima di renderci conto che il cartello col nome dell'albergo in effetti c'è, ma è totalmente girato, quasi impossibile da notare, come del resto l'hotel stesso, nescosto in una strada chiusa.
Optiamo ancora una volta - lo ammetto, su mia insistenza - per la cena in loco e ce la ronfiamo pure un po'. Intanto sfoggio il mio impeccabile francese alla facciazza dell'odiato esame mai passato in università: son soddisfazioni! Prima di coricarci mi godo dalla finestra, con sottile piacere, la grandinata che si becca la nostra odiata/amata Tia. Ringrazio di non esserci in groppa e vado a nanna.
06/08/08
Giornatona: ci aspettano i Pirenei. Luca ha parecchio fantasticato sulla tappa odierna che ci condurrà a Pamplona: curve, paesaggi montani...curve...vabbeh, è un motociclista!
La zavorrina invece è un tantinello preoccupata, ma si siede buona buona dietro e si affida alla sorte. Tuttalpiù, a metà strada, potrei sempre chiedergli una deviazione verso Lourdes!!
L'autostrada è ancora molto bella, incrociamo pesrino un'esercitazione militare con lancio dei paracadutisti piuttosto suggestiva: mi sembra la canzone "It's raining men"...ma meglio non dirlo a Luca! ;-)
Ci dirigiamo verso Roncisvalle e lì iniziano i guai: incredibilmente mi viene la nausea anche in moto. C'era già stato un precedente, ma speravo fosse un'eccezione. Niente da fare, ci dobbiamo fermare.
Per fortuna il panorama è splendido, c'è persino il torrentello rilassante di sottofondo e piano piano passo dal verde al mio solito colorito.
Riprendiamo la marcia e raggiungiamo Roncisvalle giusto in tempo per il pranzo. Prima (e migliore, rispetto a quelle che prenderà in seguito) paella di Luca. Io opto per una specie di pizza/focaccia con prosciutto e formaggio che si taglia con una sotra di martello/mezzaluna e che imparerò ad amare profondamente. Ci concediamo una pausa insieme ai pellegrini che da qui partono per il Cammino di Santiago de Compostela. C'è davvero gente d'ogni tipo: ciclisti più o meno giovani con le due ruote stracariche (e io che mi lamentavo di Tia!!), bande di vecchietti più in forma di me (non che ci voglia molto), ragazzi e persino qualche famiglia.
Siamo tutti sdraiati sul prato e raccogliamo le energie, ognuno col proprio obiettivo, col proprio viaggio. La sensazione è splendida.
Arrivo a Pamplona un po' sui gomiti: ci sono 38 gradi ed io ho su anche l'imbottitura. L'hotel è a pochi passi dal centro così ci godiamo la pennica pomeridiana. Quando usciamo la temperatura, nel giro di 2 ore, è scesa di ben 12 gradi!
Ceniamo in un ristorante molto "in"..talmente "in" che siamo dentro in 4, ovviamente tutti turisti e tutti italiani. In realtà il cibo è ottimo, il prezzo un po' meno. Scambiamo 2 parole con un'altra coppia di motociclisti di Pavia se non ricordo male e ce ne torniamo in albergo.
Mi addormento serena: l'indomani niente moto, ma una sana, tranquilla gita a Pamplona.
Arrivo a Pamplona un po' sui gomiti: ci sono 38 gradi ed io ho su anche l'imbottitura. L'hotel è a pochi passi dal centro così ci godiamo la pennica pomeridiana. Quando usciamo la temperatura, nel giro di 2 ore, è scesa di ben 12 gradi!
Ceniamo in un ristorante molto "in"..talmente "in" che siamo dentro in 4, ovviamente tutti turisti e tutti italiani. In realtà il cibo è ottimo, il prezzo un po' meno. Scambiamo 2 parole con un'altra coppia di motociclisti di Pavia se non ricordo male e ce ne torniamo in albergo.
Mi addormento serena: l'indomani niente moto, ma una sana, tranquilla gita a Pamplona.
- TO BE CONTINUED -
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