giovedì 4 settembre 2008

4° e 5° giorno

07/08/08
L'hotel non prevede colazione, ma il bar attaccato non ci lascia a stomaco vuoto. Provo un ottimo the pakistano alla cannella ed una brioche al cioccolato lunga quasi 20 cm che mi rimettono in pace con il mondo.
La mattina la vogliamo dedicare alla visita dell città, così ci incamminiamo verso il centro. Sono circa le nove del mattino e sembrano le sei: Pamplona sta ancora dormendo! In giro qualche sparuto turista e nulla più. Ci infiliamo nella prima chiesa che incrociamo proprio pochi secondi dopo l'apertura. Mi scappa da ridere perchè si chiama San Saturnino, proprio come il paese che fa da panorama alla mia casa al mare da 26 anni..quasi quasi mi sento un po' a casa.
Proseguiamo seguendo la mappa recuperata in hotel sino alla stradina dove corrono i tori il giorno di San Firmino. Niente più che una viuzza abbastanza stretta che seguiamo fino ad arrivare all'arena. Ci guardiamo intorno poco convinti e luca decide di passare alla visita della Ciutadella, ossia ciò che rimane delle antiche mura di Pamplona.
Tutto molto "carino", certo, eppure non è molto più che un parco tenuto bene e, sinceramente, è quasi meglio il Sempione!!
Ci sediamo su una panchina e ci rendiamo conto che abbiamo già finito il nostro giro; sono passate solo due ore. Facciamo passare un altro po' di tempo per poter mangiare qualcosa e poi torniamo in hotel. Luca scalpita per fare un giro in moto nel pomeriggio, ma riesco a dissuaderlo e dedichiamo il resto del tempo all'antica arte dello svacco con mio sommo gusto e piacere.
La sera ci attende invece una tragicomica avventura al ristorante Avvocato Pentito dove il cameriere, probabilmente appena assunto, non ne azzecca mezza: conta i tavoli per capire che numero siamo, ci parla velocissimo in spagnolo raccontandocela sù nonostante i nostri sguardi interrogativi e i ripetuti tentativi di fargli capire che non parliamo una singola virgola di spangolo, ci lascia sul tavolo bottiglie di vino dei tavoli che stava sparecchiando e molte altre amenità di questo tipo. Il cibo però è buono e ci facciamo comunque quattro risate. L'indomani ci aspetta una tappa abbastanza tranquilla per cui vado a letto rilassata.
08/08/08
Mi sveglio pensando che è un cosiddetto "giorno palindromo", più o meno, e mi ricordo anche di aver letto che molti sposi hanno cercato di accapparrarsi questa data per il fatidico sì a causa della sua particolarità e del fatto che l'8, in molte culture è un numero benaugurante.
Detto ciò: sono riposata e fiduciosa, tanto più che i chilometri previsti sono circa un'ottantina: di tutto riposo insomma.
Carichiamo Tia e partiamo con una temperatura di tutto rispetto: 14 gradi!! Il tempo si mette sempre al peggio e, imboccata la Nacional, dobbiamo fermarci dopo poco per infilarci l'imbottitura. Io stavo gelando da almeno mezz'ora, ma non osavo fermare Luca e cercavo di fare la dura..per fortuna è stato lui a mollare saggiamente il colpo!
Non passano nemmeno 10 minuti ed ecco le prime gocce che ci costringono ad una nuova sosta per indossare la tenuta antipioggia. Ora: prima volta che devo indossarla.
Fermatevi un attimo ed immaginate una donna di 1,73cmx65Kg, imbragata già dentro un paio di pantaloni con le protezioni rigide e la giacca di circa 6Kg, che tenta di metterci sopra altri pantaloni e un'altra giacca comprati quando pesava 5Kg in meno. Il tutto sotto la pioggia, ai bordi di una superstrada.
E' stata una dura prova, lo ammetto.
Dopo il solito siparietto comico della vestizione e, soprattutto, della risalita sul mezzo, ripartiamo pieni di entusiasmo.
Arriviamo a San Sebastian relativamente presto dato che abbiamo comunque dovuto rallentare un po' a causa della pioggia.
Sembro un'astronuata, ma sono anche abbastanza divertita e rilassata: tutto sommato la pioggia non è così terribile.
L'hotel ha il check in alle 14 e non è nemmeno mezzodì, per cui scarichiamo Tia e ce ne andiamo in centro a gironzolare un po'.
San Sebastian è una splendida località balneare ricca di surfisti e giovanissimi. Le spiagge sono lunghe e spaziose, il cielo è di un blu incredibile nonostante qualche nuvola.
Pregusto già il pomeriggio a prendere il sole e dil mio primo bagno nell'Atlantico insomma.
Dopo aver passeggiato un po' sul meraviglioso lungomare cerchiamo un posto dove pranzare e proviamo finalmente le famose tapas, alimento fondamentale dello spagnolo medio.
Dovete sapere che in Spagna la gente, la sera, NON MANGIA, ma si limita ad ammazzarsi con le famigerate "tapas", stuzzichini, panini e bocconcini vari che sostituiscono la cena e che somigliano al nostro Happy Hour, ma in versione ipervitaminizzata.
E' anche il motivo per cui gli iberici SE cenano lo fanno intorno alle 22: devono digerire l'aperitivo.
Torniamo in hotel per riposare e infilarci il costume e finalmente entriamo nella nostra camera: è enorme! L'hotel è un 4 stelle, uno dei pochi lussi che ci siamo concessi, ed è bellissimo! C'è persino la zona "studio" con poltroncina e scrivania. Il bagno invece ha la particolarità di avere la porta completamente trasparente, ma è l'unica stranezza che incontriamo.
Il pomeriggio indosso il mio costumino azzurro e sono pronta per carpire ogni singolo raggio di sole. Ovviamente il sole è sparito ed al suo posto minacciosi nuvoloni ricoprono il cielo.
Passiamo il resto del tempo stoicamente in spiaggia, ma senza avvicinarci al mare se non per pucciare timidamente il piedino. Delusione.
La sera ci diamo finalmente alla sangria in un ristorante moooolto alla mano e ci rintaniamo presto in hotel: l'indomani saremo di nuovo in viaggio.
- TO BE CONTINUED -

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails