venerdì 23 aprile 2010

Di ciò che sta accadendo ultimamente in Italia non saprei più cosa dire.
Ieri sera ho guardato, forse per la prima volta, Annozero sino alla fine. Nonostante detesti cordialmente Santoro, ieri non ho potuto proprio cambiare canale.
Non tanto per il solito intervento del mio Travaglio o per la presenza di una donna che stimo come la Serrachiani, ma piuttosto per lo spettacolo ai limiti della decenza offerta dal collegamento con Adro, il paesino della mensa della vergogna. I fatti sono questi: ai figli dei genitori insolventi viene tolto il diritto alla mensa scolastica. I figli, come sempre, pagano le colpe dei padri e si accende subito la polemica. Un benefattore, inizialmente anonimo, si accolla l'onere del tributo dovuto e le madri, inferocite, insorgono: che giustizia è questa, che io pago e altri, i furbetti, usufruiscono del magnanimo contributo dell'imprenditore "che vota Formigoni"?
In collegamento esterno da Adro il sindaco difende le sue posizioni con fermezza mentre le mamme si accapigliano, si infervorano, si urlano dietro in un massacro che lascia annichiliti.
La gente sente la crisi e di conseguenza difende con le unghie e con i denti ciò che ha faticosamente conquistato e non tollera che vengano elargiti "privilegi" straordinari a chi è in difficoltà. Se lui ce l'ha perchè non posso averlo anch'io? Non è giusto!
Un bambino di 4 anni può pensarla così, non certo un adulto.
La solidarietà è un sentimento che dovrebbe nascere spontaneo che non dovrebbe essere criticato.
Non possiamo sapere se, effettivamente, all'interno del gruppo di famiglie insolventi, ci fossero davvero dei furbi, ma credo non sia confutabile dire che sicuramente c'erano anche veri bisognosi.
E allora perchè accanirsi? L'ingiustizia è davvero questa? O sono altre le forme di ingiustizia? Come il ragazzo che, in studio, racconta la sua situazione di immigrato senza cittadinanza solo perchè ha deciso di studiare e non di lavorare. 12 anni nel nostro Paese e ancora costretto a rinnovare di anno in anno il permesso di soggiorno. 
E se per il sindaco di Adro i bonus vanno prima ai cittadini italiani e poi agli stranieri, per lo stesso principio direi che i cittadini stranieri debbano pagare le tasse "solo" dopo che tutti i cittadini italiani di Adro abbiano pagato fino all'ultimo centesimo senza nemmeno un evasore fiscale.O forse sono uguali agli solo se devono pagare?
Questa è ingiustizia, non un atto di solidarietà, per altro fatto in una vicenda in cui sono soinvolti dei bambini che non hanno alcuna colpa.
Ieri sera le madri di Adro mi hanno fatto davvero paura. Perchè il "povero" (passatemi il termine e la generalizzazione) che attacca il povero e non si rende conto che è chi ha il potere a dover essere contestato, è una deriva pericolosa. E' un modo per tenerci buoni, per chiuderci ancora di più ed alimentare un odio ed una paura ingiustificate per il nostro prossimo.
La coesione sociale è saltata.
Ed è gravissimo.

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