mercoledì 16 giugno 2010

Fratelli d'Italia

Jong Tae-Se, numero nove della nazionale della Corea del Nord, durante l'inno scoppia in lacrime. Lui, sudcoreano, nato e cresciuto in Giappone, ma con un profondo amore per la Corea de Nord, dopo molti anni e una dura lotta, è riuscito ad ottenere il passaporto nordcoreano e a giocare con la maglia della Nazione in cui si riconosce profondamente.

Lunedì 14 giugno, dagli studi di Radio Padania, al goal del Paraguay si alza un urlo di giubilo: "Abbiamo fatto goal! Grazie a Cannavaro che si è fatto sovrastare dal paraguyano".

Ok, i leghisti per me sono, al 70%, una manica di dementi - tacciatemi pure di razzismo, non cambio opinione, ma sarò sempre ben felice d'essere smentita - per cui il loro exploit è solo da passare sotto silenzio, ma mi pare che questi due episodi, a confronto, fotografino bene l'amore per la patria che contraddistingue l'italica stirpe e si manifesta, blandamente, solo durante i mondiali di calcio.
A volte nemmeno allora....

1 commento:

Veggie ha detto...

L'Italia è il Pese che notoriamente salta sul carro del vincitore - come storia insegna.
4 anni fa, a fronte della vittoria al mondiali, tutti erano accesi di nazionalismo... Adesso, con un esordio un po' incerto, si fa presto a cambiare bandiera...
Del resto, credo che i leghisti non abbiamo assolutamente idea di cosa sia l'Italia a priori, quindi...

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