lunedì 21 giugno 2010

Ho imparato in questo mestiere che chi comanda  non solo non si ferma davanti a ciò che noi definiamo assurdità, ma se ne serve per intorpidire le coscienze e annullare la ragione.(da Saggio sulla lucidità)

Trovarsi d'accordo non sempre significa condividere una ragione, la cosa più abituale è che un gruppo di persone si riuniscano all'ombra di un'opinione come se fosse un parapioggia. (da L'uomo duplicato)

Tutto nel mondo sta dando risposte, quel che tarda è il tempo delle domande.

Di Josè Saramago ho letto solo un libro, millenni fa, quando divoravo qualsiasi cosa, qualsivoglia genere, e semplicemente volevo aprire la mia mente, farla lavorare.
Uno dei più grandi romanzieri ed intellettuali contemporanei, legatissimo, con un amore amaro negli ultimi tempi, all'Italia ed alla sua cultura. Protagonista, qualche mese fa, di una diatriba col nostro Premier che da sempre lo pubblicava e non ha voluto invece dare alla stampa l'ultimo lavoro, una raccolta cartacea del suo blog, spesso velenoso nei suoi riguardi.
Malato da anni di leucemia, se n'è andato venerdì, e già la Chiesa, sua grande oppositrice e detrattrice, lo sta ricordando come "ideologo antireligioso", ateo rabbioso contro un Dio in cui non credeva, anche se, come scrive Attilio Doni, "è sin troppo ovvio che le sue critiche erano in realtà rivolte a coloro che credono nel Dio cristiano" e non certo al Creatore stesso.
Piccolo omaggio personale ad un grande pensatore controverso, a volte esagerato, ma che di sicuro ci mancherà.

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails