martedì 29 giugno 2010
Se ne parlava giusto ieri: gli effetti della dieta. Purtroppo la foto più recente non è identica alle prima due, ma va bene lo stesso, l'importante è apprezzare gli effetti dei miei titanici sforzi!
Direi che ormai somiglio molto più alla me stessa del 2005 che alla Eli di due anni fa e questo mi fa veramente gonfiare le piume del petto.
Ormai la dieta non mi pesa come all'inizio e ogni tanto ci scappa anche qualche piccolo peccatuccio di gola senza rimpianti.
Non dico che sarò perfetta in costume, ma di sicuro mi sentirò molto meglio con me stessa!
E' intanto giunta la sentenza per il processo a dell'Utri: condanna a 7 anni di reclusione (contro gli 11 richiesti dall'accusa).
Interessante come dà la notizia Libero, soffermandosi sulle dichiarazioni del pentito Spatuzza che non sono state prese in considerazione e non sui fatti che sono stati provati ed hanno portato alla condanna.
La chiusa poi, che riporta le parole dell'avvocato difensore, è geniale: "(..) I giudici - ha aggiunto il legale - non hanno creduto alla linea della Procura Ciancimino-Spatuzza e hanno invece riconosciuto sussistenti i reati eventualmente legati a fenomeni estorsivi e alle intermediazioni per proteggere le aziende di Berlusconi".
Ma allora aveva ragione Silvio: dell'Utri s'è immolato per lui sull'altare dell'illegalità, per proteggerlo!
Ma per cos'è stato realmente condannatoMarcello dell'Utri, Senatore del PDL?
Nell'autunno 1974 compare ad Arcore lo "stalliere" Mangano che Wikipedia descrive come "criminale pluriomicida legato a Cosa Nostra" e che invece per il caro Marcello era addirittura un "eroe": sarebbe stato sancito da un incontro fra Dell'Utri, Berlusconi e i capimafia palermitani Stefano Bontade e Mimmo Teresi, nella sede della Edilnord l'accordo per ottenere la famosa protezione per Berlusconi e la sua famiglia grazie alla presenza di Mangano nella villa di Arcore.
"La corte d'appello ritiene provato che Dell'Utri intrattenne stretti rapporti con la vecchia mafia di Stefano Bontade e poi, dopo il 1980, con gli uomini di Totò Riina e Bernardo Provenzano, almeno fino alla stagione delle stragi di Falcone e Borsellino, nel 1992." (da Repubblica)
E' importante però quel "almeno fino al 1992" perchè con la sentenza che assolve Dell'Utri per le condotte contestate in epoca successiva al ’92 "è stata messa una pietra tombale sulla trattativa Stato-mafia", secondo l'avvocato difensore Mormino.
Le dichiarazioni del pentito Spatuzza sono infatti state ignorate e la corte ha assolto il Senatore per le condotte contestate in epoca successiva al 1992, escludendo cioè qualunque «patto» tra lo Stato e Cosa Nostra subito dopo le stragi.
Sentenza controversa, che forse scontenta un po' tutti e su cui vale la pena riflettere.
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