Corte - Sartène
Sveglia intorno alle 8 e colazione abbondante come piace a noi, ossia dolce+salato.
Ammetto che una delle cose più goduriose dei soggiorni in hotel sono proprio i mini pranzi che ci spazzoliamo al mattino io e Luca. Personalmente inizio con the e marmellatine, passo poi all'eventuale brioche, per chiudere in bellezza con spremuta d'arancia, salumi e formaggi.
Come da copione infatti anche la mattina dell'11 mi faccio fuori quanto sopra citato e poco dopo siamo in sella: direzione Ajaccio.
Ho deciso di spezzare i 115Km che ci separano da Sartène puntando verso la costa e fermandoci per pranzo nella capitale còrsa.
La strada è ampia e scorrevole, ma giunti nei dintorni di Ajaccio il clima si fa torrido ed attraversiamo molte zone arse dagli incendi dei giorni precedenti. L'ingresso nell'area urbana risulta piuttosto lungo e difficoltoso: c'è un traffico infernale!! Anche in moto procediamo a passo d'uomo e siamo ormai disidratati quando riusciamo a fermarci in una piazzetta per il pranzo.Della città vediamo solo il bar dove mangiamo infatti: siamo stanchi, fa molto caldo ed abbiamo altri 70 Km (che in Corsica significano 2 ore e mezza) da percorrere.
Nemmeno il tempo di iniziare la digestione e siamo nuovamente in movimento.
Ecco: scelta sbagliata.
Qualche chilometro, ed innumerevoli curve più avanti, laEli ferma disperata il freghino e scende barcollante dalla moto assumendo un preoccupante colorino verde smorto e trattenendo a stento la pasta al formaggio nello stomaco.
Momenti durissimi.
laEli impietosamente immortalata dal freghino in un momento di sofferenza
Dopo più di mezz'ora ho ripreso un colorito sano e riprendiamo la marcia sino alla meta: Sartène, "la più còrsa delle città còrse".
L'hotel ha una vista incredibile che spazia sino al mare, sito una decina di chilometri più in basso. Dopo un riposino e una doccia ci fiondiamo sulla spiaggia di Propriano, la più vicina.
Si raggiunge dalla strada ed è semi deserta e lunghissima: ci voleva proprio un po' di relax in riva al mare!Dopo la sosta in hotel per l'ennesima doccia, usciamo a procacciarci il cibo intorno alle 21 e davanti a noi si apre questo splendido tramonto
Ci dirigiamo verso la piazzetta, il centro della città, ma passiamo oltre, in cerca di un ristorante un po' più tipico e meno turistico. Ci imbattiamo nel Restaurant du cours, un minuscolo ristorantino lungo il Corso, come dice il nome. Il cameriere, un ragazzino di circa vent'anni alto e sorridente ci accoglie in italiano e ci fa subito sistemare al tavolo. L'ambiente è assai rustico e caratteristico e ci troviamo benissimo. I piatti poi sono abbondanti ed ottimi e di sottofondo vecchie canzoni italiane ci suggeriscono un'origine PENinsulare del proprietario.
Ad ogni modo ci tengo a consigliarlo vivamente a chiunque abbia intenzione di visitare Sartène perchè è proprio un posto delizioso.Dopo la lauta cena ci trasciniamo stanchi in albergo ed io gongolo già pensando che l'indomani staremo nei dintorni, spalmati in riva al mare tutto il giorno a goderci il meritato riposo!
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