martedì 22 novembre 2011

14 Agosto

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Partiamo da Newport Beach e ci dirigiamo verso San Diego. Il tempo regge abbastanza bene ed arriviamo senza problemi quasi al confine col Messico.
Decidiamo di visitare il Parco di Point Loma col suo faro ed il Cabrillo National Monument.
L'ingresso al Parco è consentito sino alle solite cinque del pomeriggio e prima di arrivare al monumento, che non  è nulla di che, si costeggiano prati ricoperti di croci bianche: cimiteri militari.
Devo dire che avrei voluto fermarmi a fare qualche foto perchè questi luoghi da sempre mi mettono addosso molta pace, ma al contempo mi pare di essere poco rispettosa del luogo sacro, per cui evito.
Il faro invece è una bella scoperta. 
Gli interni, come ogni cosa in America sono perfettamente preservati e si ammirano al di là di un vetro protettivo. Una cosa che abbiamo notato infatti qui negli States è che di davvero antico hanno poco e niente, ma quel poco che hanno lo trattano veramente coi guanti! Altro che i disastri cui destiniamo i nostri Beni!



La Baia di San Diego
Dal Cabrillo Monument si gode di una vista magnifica sulla città, oltre che sul mare sottostante in cui si tuffano in una danza spettacolare i pellicani.
Restiamo un po' appollaiati lì sopra a filmare questi tuffi e poi scendiamo verso San Diego.
Siamo indecisi se visitare la USS Midway perchè è già tardi e in più non siamo propriamente dei guerrafondai, anzi, diciamo che una portaerei è qualcosa che ci mette addosso un fastidioso disagio, ma è anche l'unica occasione che avremo per salirci e quindi ci dirigiamo al molo dove, da diversi anni, l'imponente nava fa da museo.
Il ponte su cui si allineano tutti gli aerei e gli elicotteri da guerra è veramente immenso, ma resta per noi comunque un mistero come potessero decollare in così poco spazio..

Il famoso F14 di Top Gun

Mio marito non esita a salire su uno delgi elicotteri esposti..

Gli interni della USS Midway

Marito molto immedesimato prende confidenza con la cloche

Una coda di 25 minuti insieme a bambini di ogni età, ma che soddisfazione!

Siamo molto di corsa perchè, ovviamente, il museo sta per chiudere, quindi facciamo il giro più completo possibile, ma anche nel minor tempo immaginabile.
Concludiamo col giro nel negozio di souvenir, dove trovo anche questa maglietta che, soprattutto visto il contesto, un tantino mi inquieta..
Usciti dalla USS torniamo in hotel per rinfrescarci un po'. San Diego avrebbe probabilmente ancora molto da offrire, ma siamo un po' tanto cotti. Così rinuncio anche alla visita all'Hotel del Coronado, storico sfondo di "A qualcuno piace caldo".
Decidiamo comunque di andare proprio sulla penisola di Coronado per cena. tra le varie pubblicità di ristoranti che si trovano nelle scartoffie degli hotel, ci ha colpiti quella de "Il Fornaio" e decidiamo di provare.
Trovarlo è un'impresa: il navigatore vorrebbe farci passare attraverso una base militare, ma dopo un bel po' imbrocchiamo la via e finalmente arriviamo!
Devo dire che sia l'ambiente che il cibo valgono la peregrinazione preventiva.
Quando usciamo, decisamente satolli, ci gustiamo il panorama serale della città. Da qualche parte, probabilmente in un palazzetto o uno stadio, c'è un concerto di musica classica e le note arrivano sino a qui!
Ci gustiamo il momento: si sta divinamente ed è tutto moooolto romantico.

La nostra avventura Californiana finisce qui. Domani saremmo dovuti partire su un minuscolo volo da 30 posti da San Diego a Los Angeles, ma abbiamo deciso di bigiarlo: troppa paura di star male. A San Francisco, al momento del noleggio auto avevamo già chiesto di prolungarlo sino al 15 con consegna all'aeroporto di L.A. da dove partiremo con destinazione Las Vegas...
To be continued...

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