venerdì 5 settembre 2008

Flashforward e flashback (6° giorno)

05 Settembre 2008
Apro gli occhi, sbircio la sveglia: 4:45. "strano - penso - di solito mi sveglio alle 5:30". Luca è in piedi e si sta vestendo: va al lavoro.
Passo le restanti 3h e mezza a tentare di riaddormentarmi. Senza successo. Quando mi decido ad alzarmi, sull'orlo delle lacrime, mi rendo pure conto che ha dimenticato gli occhiali a casa: mi fossi alzata prima avrei potuto portarglieli, ora è tardi.
Questo per spiegarvi la mania del flashback vacanziero che imperversa in quetso blog ultimamente.
Oggi vi accontentate di quanto ho scritto ieri, ossia il report di un solo giorno, perchè non ho la forza di aggiungere altro..
09/09/08
Splende il sole, ho dormito in un morbidissimo letto ad una piazza e mezza e mi sento fresca e riposata. Più o meno.
Faccio gli auguri al buon Mauro che compie 31 anni e penso al fatto che lo conosco da 26 e che mi fa un po' impressione saperlo così "vecchio".
Scendo pimpante a fare colazione e, meraviglia delle meraviglie, mi trovo davanti un'infinita scelta di cibi e bevande e, addirittura la fontana di cioccolato in cui affogare le ciambelline glassate!! Ricordo che mi sono persino incantata lì davanti: non mi pareva vero!!Dopo la robusta colazione ci prepariamo per la ripresa del viaggio. Faremo un pezzo di strada Nacional e poi ci butteremo sull'autostrada.
Come tappa non è stata una vera e propria passeggiata poichè la strada si è rivelata una splendida litoranea tutta curve con meravigliosi paesaggi e scorci marittimi, ma piuttosto faticosa per le mie braccia sempre impegnate a scaricare il peso sul serbatoio ad ogni curva.
Ammetto però che, nonostante abbia un po' ringhiato contro il mio povero e paziente pilota, abbiamo visto veramente dei posti stupendi ed in moto, non fosse per la fatica, una strada simile è ancora più bella da vivere.
Arriviamo a Bilbao e troviamo subito l'hotel: miracolo!!! Sta a due passi dal Guggenheim, davanti ad un futuristico ponte bianco dalla forma bizzarra. Appena il tempo di sistemarci e usciamo a cercare la pappa. Fa un caldo allucinante e non c'è in giro nessuno. Decido di dirigerci verso il Museo: essendo zona turistica dovremmo trovare qualcosa di aperto, nonostante gli orari impossibili degli spagnoli!
Per fortuna ci imbattiamo in una pizzeria dove fanno anche i nachos al formaggio e posso dare libero sfogo alla mia golosità. Allargo persino gli orizzonti di Luca che non li aveva mai provati e subito li apprezza molto!Giriamo intorno al Guggenheim: è impressionante. Non amo particolarmente l'architettura, non l'ho mai seguita e ricordo sempre e solo la casa sulla cascata di Wright, più in là non vado, ma questo museo è qualcosa di incredibile.
La luce si riflette su tutta la superficie proprio come fossero le scaglie di un pesce e le forme si intersecano e si compenetrano come dialogassero fra loro.E' come...guardare la musica, non so se mi spiego.Nel pomeriggio ci riposiamo un po' e la sera facciamo quattro passi per il centro antico. Bilbao è una città moderna, si vede, ma mantiene anche il suo cuore antico coi mille balconi a veranda affacciati sulle strade. Camminiamo un po', ma il porco che è in me già reclama la cena. Luca propone una puntatina al di là del fiume, dove non siamo ancora stati, ma c'è più o meno il vuoto per cui finiamo nuovamente nei pressi del Guggenheim. Ho così fame che mi mangerei il tavolo, ma ci fanno gentilmente notare che prima delle nove il ristorante non apre. Ci prendiamo una coca intanto che attendiamo il fatidico orario (mancavano 20 minuti) e finalmente ceniamo.Una breve passeggiata lungo il fiume e rientriamo in hotel.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao cara!
Bentornata...
e il fatto bello è che tu sei ancora con la mente in volo...cioè in corsa!
e con il racconto, trascini anche noi in tutto questo... wow... doppia vacanza quindi!


a presto,
abbraccio

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