martedì 21 luglio 2009

Freedom

La sera mi sforzo di guardare i telegiornali.
Tollero Tg3 e Tg2, mi "diverte" Studio Aperto, l'unico telegiornale dove non compare, nemmeno nella denominazione, la parole "Tg".
Uno la fotocopia dell'altro. Vaghe sfumature, toni ovviamente più accesi (fiammate di gossip condite da nere pennellate di cronaca) su Italia1, ma in sostanza le notizie son sempre le stesse.
La solita agenda setting di cui ho già parlato insomma, ma che è diventata una sorta di mostro che fagocita il buon senso, oltre alla professionalità dei giornalisti.
In estate la fa da padrone, si sa, il meteo. Caldo record nei prossimi giorni. Ma dai? Siamo a fine Luglio! Se non fa caldo d'estate quando deve farlo? E giù i soliti buoni consigli per non stramazzare sotto il solleone, di quelli che anche un infante potrebbe arrivarci.
Seguono i servizi dalla riviera che servono solo per fare il sangue amaro a chi, causa crisi, le vacanze le fa solo nei week end, se va bene, a costo di parecchi sacrifici.
C'è poi la notiziona del momento: la temibile influenza suina.
Ora: basta informarsi un pochino e si scopre ben presto che si tratta di una influenza come tante altre, che si cura col normalissimo Tachiflu e che, al momento, non si corrono particoalri rischi.
Qualche telegiornale lo dice pure, ma la costante presenza di tale notizia, il riportare ossessivamente i nuovi casi (che tipicamente, almeno in Europa, si risolvono in pochi giorni), aumenta il senso di ansia e di preoccupazione inutilmente.
Casi di cronaca e poco altro.
Come mai nessuno mi ha riportato questa notizia, ad esempio:
"(...) Dopo le osservazioni del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e le critiche di Onu e Consiglio d'Europa, il pacchetto sicurezza entra nel mirino della Commissione Ue, unico organismo internazionale in grado di imporre modifiche qualora la norma violasse le regole comunitarie. Le critiche di Bruxelles saranno contenute in una lettera al governo italiano che dovrebbe partire con ogni probabilità già questa settimana.
(...) Secondo quanto riferiscono fonti Ue, tra i dubbi di Bruxelles c'è anche il reato di immigrazione clandestina: l'Italia è in grado di garantire che la nuova fattispecie toccherà solo gli extracomunitari? La seconda norma che non convince la Ue riguarda l'iscrizione all'anagrafe dei figli dei clandestini, che secondo i contestatori della legge sarà impossibile e secondo il governo è invece consentita. In terzo luogo i sospetti di Bruxelles sono rivolti all'aggravio dei costi per il permesso di soggiorno. Infine i riflettori della Ue si accenderanno sulle nuove regole per il trasferimento del denaro da parte degli immigrati, i cosiddetti money transfer. La legge prevede che i dati sui versamenti verso il paese d'origine vengano raccolti e immagazzinati dalle autorità, con il timore da parte di Bruxelles di una violazione delle regole sulla tutela dei dati personali."
(La Repubblica, 20/07/09)
Date un occhio al colorino malsano, giallo limone/partly free, che viene assegnato al nosro Bel Paese da Freedom House:



Non so se mi spiego.

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