venerdì 10 luglio 2009

Sviluppo (?)

Con 154 voti favorevoli, 1 solo contrario e 1 solo astenuto (Pd e Idv hanno abbandonato l’aula nel tentatvio vano ) il Ddl Sviluppo è divenuto legge.
Questa decisione, presa in spregio al referendum popolare del 1987, viene presa senza una consapevolezza adeguata dell’opinione pubblica circa la portata delle decisioni e delle sue conseguenze.
Alla fine degli anni 80, in pieno clima post Černobyl', il popolo italiano esprimeva la il suo parere con picchi dell'80% a favore dell'abbandono di questa tecnologia.
80%: quasi impensabile viste le ultime percentuali ai vari referendum.
Come si può, oggi, ignorare questa volontà così forte di allora? COME MINIMO mi aspettavo un nuovo referendum, o quanto meno un minimo di informazione alla popolazione, che vada al di là di slogan propagandistici!
(dal sito Oltre la coltre)
"(...) Come da abitudine le sedute di approvazioni di decreti e disegni di legge avviene in periodi che definire particolari si passa per ingenui. Durante l’estate, prima delle ferie natalizie, durante polveroni mediatici o notizie dal mondo che attraggono l’interesse pubblico. Questa volta è toccato al G8. Mentre i media di regime propagandano senza tregua sul vertice dei “grandi”, il Senato in gran silenzio, a banchi semi-vuoti tramuta in legge il Ddl sulla sviluppo, passato alle cronache nell’autunno scorso come il ddl Nucleare."
"Sono innumerevoli i punti qualificanti del ddl Scajola: il ritorno del nucleare, l’arrivo della Class Action, la liberarizzazione delle Ferrovie e degli Aereoporti etc. (...) Firmatari dello scempio oltre al sopracitato Claudio Scajola abbiamo: Tremonti, Alfano, Sacconi, Brunetta e Calderoli. Un impasto di politichese che non porterà a nulla di buono."
"Il punto più dolente è rappresentato certamente dalla voglia di nucleare manifestata del Governo Berlusconi che in questo ddl si palesa in toto. Il governo potrà pilotare l’Italia nel ritorno al nucleare. Avrà sei mesi di tempo per localizzare i siti degli impianti, potrà definire i criteri per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, dovrà individuare le misure compensative per le popolazioni che saranno interessate dalle nuove strutture. Per la costruzione di centrali, è noto, saranno necessari anni, ma l’iter sarà velocizzato. Viene poi creata una agenzia per la sicurezza del nucleare."
Secondo la nuova legge "il Governo, potrà scegliere dei siti dove costruire impianti nucleari e siti di stoccaggio rifiuti tossici, dove più desidera, in barba alla popolazione che sarà piegata a questo volere anche tramite le forze dell’ordine e/o l’esercito. Ed in barba anche al referendum dell’87 in cui la netta maggioranza degli italiani si era espressa contraria all’uso dell’energia nucleare sul nostro territorio."
"(...) E’ previsto inoltre in base all’articolo 29 (”Agenzia per la sicurezza nucleare“) la sostituzione dell’ENEA, ovvero l’ente per le nuove ricerche, l’energia e l’ambiente, con l’ENEs, agenzia nazionale per le nuove tecnologia, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Capo dell’ambaradan sarà il ministro dello sviluppo economico Scajola (noto per la sua ampia conoscenza sull’atomo, sic!). Secondo il governo oligarchico il nucleare è da compararsi ad un forma di sviluppo sostenibile. Siamo messi bene. Vorrei ricordare che lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo che non mette a repentaglio il futuro delle generazioni prossime, con politiche inquinanti e contro natura. E Dio ci perdoni, visto il piano smaltimento rifiuti del nostro governo che, prevede discarche e termovalorizzatori a macchia di leopardo su tutto il territorio, non osa pensare che futuro avranno i nostri posteri, circondanti da rifiuti tossici e scorie radioattive.
Il fatto grave, ancora una volta, è che il governo continua a legiferare per maggioranza, senza tastare umori e malumori della popolazione. Chi protesta è considerato un nemico, dopo aver messo a tacere la flebile opposizione politica sono pronti a fare lo stesso con il già interporito gregge italiota. La militarizzazione della provincia de L’Aquila è stato il banco di prova per la prossima militarizzazione del paese. In questi giorni si è parlato tanto del colpo di Stato militare in Honduras e non riusciamo a vedere che nel nostro giardino sfilano uomini in mimetica pronti a bastonarci a ogni belato fuori coro."

Ed in merito alle scorie:
"Eppure le scorie (anche quelle vecchie) sono tuttora un problema irrisolto, nel mondo.
Eppure l’Agenzia che dovrebbe garantire la sicurezza delle persone e dell’ambiente è inadeguata alle esigenze. Se l’Agenzia italiana delineate nel ddl viene paragonata alla consorella francese, che pure lavora all’interno di una logica nuclearista, c’è da mettersi le mani nei capelli.
Eppure le Regioni dovrebbero avere voce in capitolo (art. 117 della Costituzione) e tante hanno già detto no.
Eppure le popolazioni e gli Enti locali dovrebbero poter dire la loro opinione, farla valere, mentre il ddl del Governo militarizza tutto e taglia le procedure con la scusa della sicurezza. Perfino alla magistratura amministrativa vengono messi vincoli pesanti. Una sentenza sulle scorie radioattive come quella del TAR del Piemonte a favore delle popolazioni in futuro non sarà più possibile.
Almeno ci fosse convenienza economica. Non è così. Smentiscono la convenienza economica studi internazionali (ad es MIT), autorevoli scienziati che ricordano che l’uranio finirà più o meno come il petrolio, salvo fare prima formidabili balzi nei costi.

Il principio di precauzione dovrebbe consigliare a tutti prudenza e scegliere invece di investire nelle energie rinnovabili, basta ricordare che nel solare l’Italia ha una modesta percentuale della Germania, che ha meno sole di noi, e che altri paesi hanno in programma investimenti enormi nel settore delle rinnovabili, che portano innovazione e occupazione qualificata."

Dal sito di Arianna Editrice si legge ancora:
"L'energia nucleare origina nel suo ciclo produttivo rifiuti che generalmente vengono chiamati scorie. La creazione dei rifiuti nucleari comincia nelle miniere d'uranio, prosegue nei centri di arricchimento e si conclude nelle centrali elettronucleari e negli impianti nucleari militari. Durante questo percorso vengono prodotti rifiuti nucleari che hanno la caratteristica di essere sempre altamente tossici: ci sono le scorie al plutonio, combustibili irradiati delle centrali nucleari estremamente pericolosi e destinati a restare attivi per migliaia di anni, e scorie "meno" pericolose che dimezzano la loro radioattività, e quindi il rischio, nel giro di pochi anni. Gli effetti di questi materiali sono noti: una irradiazione provocata da materiale contaminato può causare lo sviluppo di tumori o la nascita di bambini malformati. Com'è noto la malattia può svilupparsi anche parecchi anni dopo e colpisce a caso: nessuno può prevedere chi fra gli irraggiati verrà colpito né quando verrà colpito. Ma, a parte qualche caso sporadico, la scienza ammette l'estrema pericolosità delle scorie nucleari.
tre possibili soluzioni:
1) Confinamento a grandi profondità: è presentata come "la" soluzione al problema. In realtà il seppellimento solleva molteplici questioni: come sarà possibile garantire che i bidoni in cui verrebbero conservate le scorie resistano per così tanto tempo e non sversino all'esterno il loro terrificante contenuto? Come evitare i rischi d'intrusione umana? Chi può garantire la stabilità del sottosuolo per migliaia di anni?
2) Condizionamento e deposito di lunga durata in gallerie costruite in superficie dove le scorie dovrebbero rimanere, al massimo, per 300 anni. Si tratterebbe di depositi "temporanei": la soluzione del problema sarebbe rinviata ai nostri discendenti!
3) Separazione e trasmutazione: poiché è impossibile neutralizzare la radioattività si sta studiando la possibilità di "trasmutare" una parte degli elementi radioattivi in atomi stabili dalla vita più corta. Si tratterebbe di un procedimento complesso, proposto agli inizi degli anni '90 dall'americano Bowman e da Carlo Rubbia, che però rischia di creare, a sua volta, rifiuti pericolosi. Queste ricerche vengono considerate da molti scienziati come semplici ma costose curiosità di laboratorio!
È sconcertante constatare che a più di mezzo secolo dal lancio del nucleare civile nessuno sa come risolvere il problema della messa in sicurezza dei rifiuti nucleari. Se non ci fossero pressanti interessi economici e militari basterebbe solo questa considerazione per scartare l'ipotesi nucleare. E invece..."


E a chi mi dice che siamo arretrati e che è da ipocriti comprare energia nucleare dalla Francia dico che in effetti io smantellerei proprio tutte le centrali, non solo le nostre. E investirei in altre forme di energia. Ripetono che non sono abbastanza, ma il sospetto che non sia abbastanza il tornaconto c'è sempre.
Come mai esistono, a livello sperimentale, così tante possibilità di soluzioni alternative, ecosostenibili, e si decide sistematicamente di non percorrere tale strada?
Perchè non veniamo informati? Perchè non veniamo interpellati??
La sensazione che tutto venga deciso alle nostre spalle, su temi così scottanti mi ricorda tanto i soliti film catastrofici dove la popolazione ignara, carne da macello, attende, senza nulla sospettare, d'essere annientata, mentre i grandi della Terra si parano il culo.

3 commenti:

Veggie ha detto...

Il nucleare... Potrei scrivere un commento chilometrico su questo argomento... Comunque. Premetto che sono a favore del nucleare. Che se fossi stata maggiorenne e avessi potuto votare a quel referendum, avrei votato a favore.
Data la capacità di produrre energia tutto sommato "pulita" e in elevata quantità, consentendo di risparmiare su altre fonti (tipo carbone, petrolio, etc...), e la riduzione dei costi, nonchè le attuali norme di sicurezza, trovo che i pregi siano superiori ai difetti...
Anche perchè... ci sono tantissimi Paesi al mondo che ne fanno già uso, ed è un peccato che l'Italia rimanga "indietro" e debba dipendere da essi... Dovrebbero rifare un altro referendum al rigardo, secondo me... Che quello che hanno fatto, si basava soprattuto sullo sfruttamento della paura della gente per l'incidente che era da poco accaduto...
Sicuramente il nucleare non sostituirà il petrolio, purtroppo... Però potrebbe dare una notevole mano...
Per quanto riguarda il mettere a repentaglio l'organismo, dato che tutte le centrali nucleari francesi sono schierate praticamente al confine con l'Italia, credo che se succedesse qualche incidente saremmo messi a repentaglio nè più e nè mano come ad avere dette centrali nel nostro Paese...
In quanto a Chernobyl... Premesso che le disfunzioni ci possono stare dappertutto... Voglio precisare che la centrale di Chernobyl è classificabile come una centrale “del vecchio tipo” in quanto utilizzava la grafite come moderatore. Senza scendere in particolari tecnici, questo tipo di reattore ha un’antipatica particolarità: in caso di fusione del nocciolo, cioè se la temperatura sale in modo incontrollato, la grafite inizia reagire con l'acqua di raffreddamento, aggiungendo danno a danno. Il 26 aprile del 1986 si stava eseguendo una prova tecnica, atta allo studio del comportamento di un sistema di sicurezza in condizioni critiche. Furono, quindi, esclusi i sistemi di spegnimento automatico del nocciolo, e fu portato il reattore a funzionare ad una potenza molto inferiore a quella di targa, condizione in cui quel nocciolo diveniva, evidentemente, instabile. Nel caso specifico, instabile vuol dire che, in caso di una fluttuazione di potenza, la reazione a catena tende a salire in modo incontrollato. Quindi il danno che ha portato poi all'esplosione è stato provocato dal capo-centrale che si è messo a "giocare" col reattore facendo dei test, degli esperimenti, senza neanche rendersi conto delle conseguenze cui sarebbe potuto andare incontro...
Chernobyl non può essere portata a testimonianza della pericolosità delle centrali nucleari... semmai testimonianza della stupidità umana... (l'ho sempre detto io che bisognerebbe rinasecere tutti betulle...
(continua...)

Veggie ha detto...

(...continua)
[Non mi c'entrava tutto in un solo commento, l'ho dovuto spezzare... se ti sto annoiando, anzi, senza il "se", puoi pure cancellare...]

E' anche vero che il nucleare non è l'unica risposta.
Oggi possiamo concentrarci maggiormente anche su altre forme di energia.
I mezzi li abbiamo, la ricerca ha fatto passi da gigante in termini di fotovoltaico, idrogeno, energia eolica, idroelettrica…e chi più ne ha più ne metta. Siamo un paese IDROGEOLOGICO!!!
L’alternativa oggi ce l’abbiamo.
Anni fa questo non era possibile.
E allora al posto di fare castelli in aria riprendendo dei progetti interrotti... perchè non ci concentriamo sulle tecniche e avanziamo nelle tecnologie sulle fonti rinnovabili per essere ai vertici di questa tecnologia in modo che dopo gli altri vengano da noi?!
Tra altri vent’anni saremo ancora qui a chiederci perché non interrompiamo il nucleare e investiamo su queste fonti alternative…c’è da scommetterci.
Purtroppo bisogna avanzare mentalmente con la tecnologia. Non si può rimanere a tecniche di vent’anni fa.

La Ely ha detto...

Non lo faccio mai, ma 'stavolta una risposta la "meriti", visto il tempo che mi hai dedicato ;-)
Sono d'accordo con te: Chernobyl è stata una disgrazia dovuta all'avventatezza umana e ad una struttura vecchio stampo.
Eppure non trovo così impossibile in verificarsi di nuovi incidenti, anche non così devastanti.
Voglio dire: a Viareggio quante persone sono morte x un semplice trasporto di gas??
In Italia le cose le si fanno sempre un po' alla carlona e gli interessi economici che ci stanno sicuramente sotto potreranno il solito "magna magna" in cui la sicurezza passa in secondo piano.
Perchè ciò che mi spaventa è il fatto che non ci sia interesse per il Paese, ma interessi per gli investitori, dietro questa scelta. E dalla smania di denaro non esce mai nulla di buono.
Semplicemente non credo che il nucleare sia la risposta e la vedo come ultima spiaggia, dato che, come ricordi anche tu, avremmo molte altre forme di energia da sfruttare sul nostro territorio.
Il nostro stile di vita è ormai totalmente insostenibile per il Pianeta e mi chiedo quanto reggeremo ancora..

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