sabato 5 settembre 2009

14/08/09 - Cargèse

Salutiamo Sartène e ci dirigiamo verso Cargèse, più a nord.
La mia idea sarebbe quella di spezzare nuovamente il viaggio ad Ajaccio o poco più in su, ma decido di tener duro e, anche quando Luca mi chiede più volte se voglio fermarmi gli rispondo di no.
In Corsica le distanze non si misurano mai in chilometri, ma in tempi di percorrenza e difatti anche stavolta maciniamo i 120Km che separano le due città in 3 ore arrivando ormai all'ora di pranzo all'Hotel Saint Jean.Cargèse si presenta subito come una graziosa città di mare ed il nostro albergo gode di una vista splendida sulla spiaggia di Pero:

In lontananza la spiaggia di Pero.
In primo piano il ristorante dell'hotel
La receptionist parla italiano senza problemi e ci prapara subito la camera nonostante siamo in leggero anticipo sull'orario del check in. Dopo una riassettata decidiamo di pranzare al ristorante dell'hotel: Luca si concede le cozze alla birra, io opto per un'abbondante pasta ai formaggi.
Tra l'altro..devo avere il colesterolo ai massimi storici dopo tutto il formaggio ingerito in questi 8 giorni!!
Dopo pranzo ci concediamo un po' di riposo e solo verso le 17 prendiamo Tia e raggiungiamo una spiaggetta abbastanza tranquilla, accessibile solo a piedi doo una breve passeggiata di 5 minuti.
Ci godiamo i raggi del sole della sera, caldi, ma non aggressivi. Facciamo qualche blando palleggio a racchettoni immersi in acqua e ci rilassiamo un po'.


LaEli rilassata a fine giornata
La sera il tramonto è qualcosa di meraviglioso e la sensazione di pace, calma e tranquillità è assoluta.
Scendiamo verso il piccolo Corso principale di Cargèse, in cerca di un posto dove cenare e decidiamo di provare un ristorantino all'ingresso del paese. Siamo fortunati: c'è posto!
Ceniamo in terrazza, la vista sul mare calmo della sera è superba e la pizza davvero niente male.
Il porticciolo, ai piedi della città
Anche quest'angolo di Corsica mi ha stregata.
Cargèse è detta "la greca" poichè alle sue origini c'è una colonia di Greci ivi deportati dalla capitale Ajaccio.
Ancora oggi esistono 2 chiese, una latina ed una greca, poste l'una dirimpetto all'altra, a testimonianza della doppia anima della città.
E devo dire che c'è molto della Grecia nei tramonti e negli scorci che offre..

2 commenti:

Unknown ha detto...

My beloved Corsica. I have been there eight times for a vacacions...

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

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