martedì 29 novembre 2011

Road 2 Hana

Il secondo giorno a Maui facciamo un giretto a Lahaina, l'ex capitale prima di Honolulu. Qui hanno fatto una cosa molto intelligente: hanno evitato qualsiasi tipo di mega hotel spostando gli immensi resort a Kaanapali Beach, in modo da preservare l'atmosfera di Lahaina.

La cosa più bella del paesino è la piazza del Baniano. Quest'ultimo è il nome comune del Ficus bengalensis, un albero sempreverde che presenta radici avventizie aeree. L'esemplare di Maui è alto 18 metri e racchiude un intero isolato!
Se prestate particolare attenzione potrete veder un puntino viola appoggiato all'albero: sono io!!! Davvero una pianta impressionante...
Fra le mille attività che si possono fare qui, io - che furba! - ho proposto al freghino una bella gita in barca con fondo trasparente per ammirare le bellezze del fondale marino.
Ho anche pensato, baldanzosa: "se nelle navi si sta meglio in basso, figuriamoci come starò sott'acqua: il beccheggio quasi non si sentirà". E ci credevo eh, guardate che bel sorriso...
Per fortuna non esistono testimonianze fotografiche di quanto successo dopo. Finché la barchetta è andata ero abbastanza tranquilla, non appena s'è fermata per far scendere i sub che ci avrebbero mostrato le meraviglie del fondale ho cominciato a diventare verde e poi sempre più bianca. Ho preso a masticare due Travelgum senza successo. Poi ho cominciato a sudare freddo, piangere e tremare: stavo malissimo, una nausea pazzesca. I poveri sub che, tutti contenti, venivano a mostrarmi le stelle di mare e i pesci che ci nuotavano attorno, si trovavano davanti una disperata in lacrime!
Alla fine sono uscita sul ponte per prendere un po' d'aria e, grazie a Dio, la barchetta ha preso la strada del ritorno. Ci ho messo un bel po' a riprendermi ed ero talmente sconvolta che stavo per lasciare la mia macchina fotografica nuova sul muretto dove mi ero seduta!
Abbiamo passato il resto della giornata in hotel a rilassarci e, verso sera, ci siamo fatti uno splendido bagno quasi in solitaria, nella vasca idromassaggio: favoloso!

23 Agosto
Oggi la nostra prima tappa sarà Paia la cittadina da cui poi parte la famosissima e, dicono, pericolosissima, "Road to Hana". Esistono addirittura delle magliette con tanto di gloriosa dicitura "sono sopravvissuto/a alla Strada per Hana"...
Ora, di tutto mi aspettavo, ma di certo non la paciosissima strada che abbiamo poi affrontato. E' vero, è parecchio trafficata a causa dei turisti che si fermano lungo la via per ammirare panorami e cascate che la rendono tanto affascinante, ma da qui a dire che è una delle strade più pericolose al mondo...!!!!
Insomma, cari Hawaiani, venite in Liguria e poi ne parliamo!!


Visualizzazione ingrandita della mappa
Ad ogni modo partiamo baldanzosi e, in effetti, la strada offre scorci splendidi. Questa parte dell'isola presenta una vegetazione davvero lussureggiante grazie al terreno vulcanico che la costituisce.
Si possono fare moltissime soste per addentrarsi nella vegetazione, ma ovunque ci si giri, già sul ciglio della strada, si possono ammirare splendide cascate o magnifici alberi dai fiori sgargianti.

Una delle cose ci ci colpisce delle Hawaii è l'assoluta fiducia degli abitanti nell'onestà dei turisti. Lungo tutta la via, si trovano numerosi banchetti che vendono frutta fresca: tutto è esposto e ci si serve liberamente, non c'è nessun addetto alla vendita, ma spesso solo un contenitore in cui versare i soldi. Qui in Italia tempo 10 minuti e sparirebbero frutta, soldi e probabilmente anche il banchetto!!
Ad un certo punto faccio svoltare Luca in una stradina secondaria che ci porta al Waianapanapa State Park dove facciamo una breve passeggiata ammirando i contrasti cromatici della costa, la spiaggia nera e inoltrandoci nella vegetazione alla ricerca della famosa grotta della principessa Popoalaea. Un'antica leggenda hawaiana descrive come la principessa, mentre si nascondeva nella grotta dal suo crudele e geloso marito, sia stata scoperta ed uccisa senza pietà da quest'ultimo. Da allora le acque che attraversano la grotta assumono una colorazione rossastra più volte l'anno in ricordo del crudele omicidio. Ovviamente la colorazione è dovuta in realtà a delle particolari alghe che si trovano sul fondo e che, altrettanto ovviamente, noi non abbiamo visto! Ma la camminata è stata comunque molto bella. ^_^ 


Arrivati ad Hana, un paesino in mezzo al nulla a dir poco tranquillo e senza alcuna attrattiva, ci guadagnano un posto a sedere nell'unico locale in cui si possa mangiare qualcosa e ci rilassiamo un po' prima di riprendere il viaggio al contrario e tornare verso casa.
Decidiamo di fare l'ultima sosta nella prima attrazione venendo da Paia che avevamo saltato, il Giardino dell'Eden, un orto botanico che lascia senza fiato.
La vedete quella roccia là in fondo? Se qualcuno ricorda una delle scene iniziali di Jurassic Park, forse la riconoscerà... ;-)
Gli alberi sono imponenti e bellissimi, i fiori strani e dai colori intensi. Il Giardino è in chiusura, ma il proprietario ci ha spiegato come fare ad uscire e ce lo giriamo in santa pace. Ovunque si volga lo sguardo non ci si può non meravigliare.


Finito il giro decidiamo di rientrare: siamo in giro dalla mattina e siamo abbastanza stanchi. Questa parte dell'isola però ci rimane nel cuore ci fa sentire davvero lontani anni luce dalla nostra Europa, da ciò che siamo abituati, più o meno, a vedere.

2 commenti:

linus ha detto...

ciao blog veramente bello,
ti volevo chiedere l roccia di jurassic park la si vede dal giardino dell eden??

grazie

La Ely ha detto...

Ciao Linus, grazie per i complimenti. Sì, la roccia si vede dal Giardino dell'Eden ;-)

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