giovedì 4 giugno 2009

Partecipazione

Stamattina mi sono imbattuta in un nuovo blog: Qui Milano Libera di Piero Ricca.
Ho seguito il link ad una manifestazione che si terrà oggi a Milano contro il solito Mr B. e alla quale sto meditando di andare dopo il lavoro.
Perchè, come dicevo qualche post fa, bisogna anche far qualcosa oltre che scrivere, per far sentire la propria voce.
Intanto, grazie e Piero, ho trovato quest'articolo di Repubblica del 27 Maggio che mi ero persa e che porta interessanti riflessioni di 2 autorevoli giornali esteri, il Financial Times ("il quotidiano della City, considerato l'organo di informazione più autorevole d'Europa") e l'Indipendent.
Vi propongo, come sempre, qualche stralcio, sia da Repubblica, che dagli articoli in questione:
Dal Financial Times
"Silvio Berlusconi "non è chiaramente un altro Mussolini" e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, "ma è un pericolo per l'Italia e un maligno esempio", afferma l'editoriale non firmato, dunque espressione dell'opinione della direzione del giornale, collocato al primo posto fra i tre commenti del giorno nella pagina "Op-Ed" (opinioni ed editoriali) del Financial Times, subito al di sotto del motto del Ft, "Without fear and without favor", ossia senza timori reverenziali e senza fare favori a nessuno.
"Mr Berlusconi is clearly no Mussolini: he has squads of starlets, not of Blackshirts.
The real dangers lie elsewhere. Over the 15 years of his political career – always as prime minister, or as leader of the opposition – he has had a largely untrammelled opportunity to shift the national mood rightwards. This he has done not by crude propaganda but by a steady concentration on glitz, glitter and girls and a hyperbolic style of media-geared rhetoric that sees all opposition as communist and himself as a victim."*
"(...) Il pericolo rappresentato da Berlusconi, prosegue l'editoriale del quotidiano finanziario, è di "svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l'intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente". Il pericolo è "mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo". Che Berlusconi sia così dominante è "in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio maligno per tutti".

Dall'Indipendent invece:
"Living in Italy now is like being trapped in a field of lava slowly but irreversibly sliding down a mountainside"**

Trad.:
* "Berlusconi chiaramente non è Mussolini: ha squadroni di starlets, non di camice nere. I veri pericoli si trovano altrove. Nel corso dei 15 anni della sua carriera politica - sempre come primo ministro, o come leader del partito di opposizione - ha avuto un'ampia e libera possibilità di spostare l'umore nazionale a destra. Ciò è stato fatto non con mera propaganda, ma da una concentrazione costante su ostentazione, fascino e ragazze ed uno stile iperbolico dei mezzi di comunicazione orientati alla retorica che vede tutta l'opposizione come comunisti e se stesso come una vittima."

** "Vivere in Italia oggi è come essere intrappolati in un campo di lava che scorre lentamente ma inesorabilmenteuna giù dalla montagna"

PS: la traduzione è opera mia

1 commento:

Veggie ha detto...

Ovvio che Berlusconi non sia il nuovo Mussolini... neanche nel male riuscirebbe a essere grande, quello... Punta solo ai suoi interessi, fatti quelli se ne strafrega di tutto il resto... D'altronde, è già vergognoso di per sè il fatto che abbia fatto tutta quella storia in TV per via del divorzio con sua moglie... ma quando mai succedono cose del genere sui politici di altri stati? Suvvia, questa non è serietà, affatto... Del resto, gran parte della TV è sua, quindi... altro che monopolizzare, di più...

Giuro che era da tempo che evitavo di sentirlo e di vederlo, mi rifiutavo di dedicare il mio tempo prezioso per sentire stronzate!
Ma ieri sera ho acceso la tv, Rai Uno, "Porta a Porta", e mi sono bastate le risposte alle prime due domande per capire che niente è cambiato e che ancora è un coglione!
Io non capisco perchè in Italia si continua a votarlo!
Io non capisco!
Non capisco con che demenza si cresce in questo Paese! Cos'è? Una malattia?
Spero tanto di non prenderla mai...
E se mai dovessi prenderla, almeno spero di crepare presto per salvare la mia anima, che qui in Italia pare che in molti se la sono venduta al diavolo!

Preciso che NON sono comunista. Mi ci ritenevo molto quando ero poco più che maggiorenne. Ora invece sono meno estremista.
E' un guaio perchè mi riesce difficile trovare un partito in cui riconoscermi; e cosi quando mi chiedono se sono di destra o di sinistra, rispondo:
sono per chi fa gli interessi dell'Italia e dei cittadini italiani.
Il probelma è che nessuno sembra rispondere a questa descrizione...

P.S.= Ma ci sei andata poi alla manifestazione??

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